prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] ); per fare quei pochi passi camminò in mezzo a noi e si prese prima al braccio di Augusta eppoi al mio (Svevo). b. Con valore intensivo: prendersi un caffè, un toast (con sign. identico al semplice prendere, ma più forte); prendersi un divertimento ...
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patente1
patènte1 agg. [dal lat. patens -entis, part. pres. di patere «essere aperto o manifesto, estendersi, allargarsi»]. – 1. a. ant. Aperto: Poi che la porta ritrovò patente, Era venuto dentro alla [...] p. la sua intenzione d’ingannarci; ormai la cosa è p.; è una p. ingiustizia; tacque mortificata di aver detto due p. bugie (Svevo). 2. a. letter. Largo, espanso, o che si allarga: di molle panno La tavola vestissi e de’ patenti Bossoli ’l sen (Parini ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] è venuto nessuno); letter. raro, con lo stesso sign., l’infinito sostantivato: a mio sapere egli non s’indirizzò a nessuno di costoro (Svevo). Se qualcuno lo vuol s.; chi non lo sapesse; se lo vuoi s.; se lo volete proprio s.; se vi preme saperlo e ...
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tardare
v. intr. e tr. [lat. tardare, der. di tardus «lento»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Giungere in un luogo o fare qualche cosa oltre il limite di tempo che sarebbe necessario, conveniente, desiderabile; [...] qui giunga! (Dante); avrei dovuto accorgermi che all’ufficiale tardava di essere lasciato solo con la sua carta e i suoi uomini (Svevo); e assol., avere fretta: Già tarda a la tua dama; e già con essa Precipitosamente al corso arrivi (Parini). 2. tr ...
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soffice
sòffice agg. [etimo incerto]. – Che cede dolcemente alla pressione, conservando nel comprimersi una maggiore o minore elasticità: guanciale, materasso s., e per estens. letto, divano, poltrona [...] ; un s. strato d’erba, di foglie; un grosso, magnifico gatto angora che proprio attirava le carezze sul s. pelo (Svevo); pane s., morbido, ben lievitato. In agraria, di terreno bene amminutato e di struttura glomerulare, quindi permeabile all’aria e ...
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scoperta
scopèrta (ant. o poet. o region. scovèrta) s. f. [femm. sostantivato di scoperto, part. pass. di scoprire]. – 1. Lo scoprire, l’essere scoperto. In partic.: a. Acquisizione alla conoscenza e [...] meriti, spec. artistici, fino allora ignorati o trascurati: la s. di nuovi talenti in campo musicale; la s. di Svevo è in gran parte merito di Joyce. 2. Con accezioni specifiche: a. ant. Nel linguaggio milit., esplorazione, ricognizione, soprattutto ...
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scoppiare1
scoppiare1 v. intr. [der. di scoppio] (io scòppio, ecc.; aus. essere). – 1. a. Spaccarsi a un tratto, violentemente e fragorosamente, per eccesso di pressione, con riferimento a recipienti [...] quanto si voleva nascondere o si cercava di non dire: una sera scoppiò: «Devo dirti che ho fatto testamento» (Svevo). 2. Esplodere, detonare: è scoppiato un fulmine; i tuoni scoppiati con istrepito repentino, scorrevano rumoreggiando dall’una all ...
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alemanno
(o alamanno) agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Appartenente all’antica popolazione germanica degli Alamanni o Alemanni (nome derivato dal gotico alamans «uomini», che prob. indicò dal 3° sec. d. [...] tedesca, nel Baden meridionale, in quasi tutto il Württemberg e ai margini occidentali della Baviera, con due varietà: lo svevo, la cui caratteristica principale è la pronuncia èi, òu in Zeit «tempo», Haus «casa»; e l’alemanno propriamente detto ...
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melenso
melènso (ant. milènso) agg. [etimo incerto]. – 1. Di persona, che mostra inerzia dal punto di vista intellettivo, che è tarda nell’intendere e nell’agire, che alla scarsa intelligenza unisce [...] lentezza di movimenti e goffaggine d’aspetto: un servo m.; il vero furbo ... doveva fare in modo di apparire m. (Svevo). Spesso sostantivato: è proprio un m.; non vorrei che tu credessi che io fossi stata una milensa (Boccaccio). 2. estens. a. Dell’ ...
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smaniare
v. intr. [lat. *exmaniare, der. del lat. tardo manĭa: v. mania] (io smànio, ecc.; aus. avere). – 1. Essere in preda alla smania, agitarsi per la smania: s. per la febbre, per il caldo, per il [...] avere o di fare qualcosa: smania d’avere l’automobile, di andare in villeggiatura; io smaniavo di averla finalmente accanto (Svevo); smaniava di raccontare al nonno tutto ciò che sapeva (Deledda). ◆ Part. pres. smaniante, con valore verbale e di agg ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), Senilità (1898), e La coscienza di...
Nobile, usurpatore del trono svevo di Spagna nel 583. Vinto da Leovigildo, re dei Visigoti, fu fatto prigioniero; costretto a farsi monaco, fu confinato a Pax Iulia (Beja). Con lui, nel 585, la monarchia sveva cessò di esistere.