supereterodina
s. f. [dall’ingl. superheterodyne, comp. di super- e heterodyne «eterodina»]. – In radiotecnica, circuito rivelatore eterodina, adatto per molte specie di segnali, dalla radio alla TV [...] e al radar, e adottato in molti radioricevitori, detti appunto radioricevitori a supereterodina (v. radioricevitore). ...
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esodo2
èṡodo2 (o èxodo) s. m. [comp. di esa- e -odo1]. – In elettronica, tubo a vuoto con sei elettrodi (donde il nome) contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, adoperato di solito come mescolatore [...] nei radioricevitori a supereterodina. ...
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ottodo
òttodo (o òctodo) s. m. [der. di otto- (o octo-), col suff. -odo di elettrodo]. – In radiotecnica, tubo termoelettronico a otto elettrodi (catodo, sei griglie, anodo), usato generalm. come convertitore [...] di frequenza nei radioricevitori a supereterodina. ...
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radioricevitore
radioricevitóre s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e ricevitore]. – Apparecchio per ricevere e rendere utilizzabili (mediante registrazione, trasduzione, ecc.) i radiosegnali emessi [...] di ampiezza, ecc.). Dal punto di vista delle caratteristiche del circuito utilizzato, i più diffusi sono i r. a supereterodina, costituiti in generale da un’antenna ricevente collegata con un circuito sintonizzatore (in grado cioè di selezionare, tra ...
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radiotelescopio
radiotelescòpio s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e telescopio]. – In radioastronomia, strumento usato per raccogliere e registrare i segnali emessi da radiosorgenti stellari e costituito [...] o paraboloidico ricoperto da una griglia metallica; da un rivelatore di radiosegnali, per es. un radioricevitore a supereterodina dotato di un dispositivo in grado di discriminare il segnale (spesso anche debole) dal rumore generato dal ricevitore ...
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omodina
s. f. [comp. di omo- e (etero)dina]. – In ottica, tecnica di rivelazione di segnali ottici che siano stati modulati, oppure siano genericamente variabili, consistente nel fare interferire i segnali [...] frequenza di essi, cosicché il segnale di battimento è costituito dalle sole componenti di modulazione; questa tecnica, in uso negli anni ’30 del Novecento, fu poi sostituita da altre più efficienti, specialmente la rivelazione a supereterodina. ...
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padding
‹pä′diṅ› s. ingl. [der. di (to) pad «imbottire»], usato in ital. al masch. – 1. Imbottitura; il termine ha indicato particolarm., in sartoria, i cuscinetti ovattati applicati agli abiti per aumentare [...] diminuirne la capacità; in partic., quello posto in serie al condensatore variabile dell’oscillatore locale dei ricevitori supereterodina. 3. Nel procedimento di tinture del cotone con coloranti formati direttamente sulla fibra, l’operazione con cui ...
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superautodina
s. f. [comp. di super- e autodina]. – Denominazione con cui in passato si indicava, in radiotecnica, una supereterodina nella quale uno stesso tubo esplicava le funzioni di oscillatore [...] locale e di primo rivelatore ...
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ultradina
s. f. [comp. di ultra- e -dina di eterodina e simili]. – Circuito radioricevente a supereterodina nel quale la conversione di frequenza viene effettuata in un solo stadio, per modulazione del [...] segnale dell’oscillatore locale da parte del il segnale ricevuto ...
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supereterodina In radiotecnica, tecnica di rivelazione indiretta introdotta nel 1918 da E.H. Armstrong per i ricevitori radiofonici, secondo la quale un oscillatore a radiofrequenza, posto nel ricevitore, viene utilizzato per produrre dei battimenti...
Circuito radioricevente a supereterodina nel quale la conversione di frequenza viene effettuata per modulazione tra il segnale dell’oscillatore locale e il segnale ricevuto.