seguidilla
〈segħidħìl’a〉 s. f., spagn. [der. di seguir «seguire»]. – Danza popolare spagnola dei secoli 18°-19°, ballata al suono delle castagnette, in movimento allegro, abbastanza vivace, in ritmo [...] ternario: la celebre s. nella «Carmen» di Bizet. Adattamenti ital. della parola sono seghidiglia, seghediglia e l’ibrido seguidiglia ...
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succio
sùccio s. m. [der. di succiare]. – 1. non com. Succiata, forte aspirazione a labbra contratte per succiare qualcosa. 2. Nel linguaggio venatorio, verso che fa il beccaccino levandosi, così detto [...] dai cacciatori per le affinità con il suono che si può produrre con le labbra succhiando con forza. ...
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intermettere
interméttere v. tr. e intr. [dal lat. intermittĕre «interporre; tralasciare», comp. di inter «tra» e mittĕre «mandare, lasciar andare»] (coniug. come mettere). – 1. letter. Tralasciare, [...] come agg., tralasciato, sospeso: ognun tornava all’intermessa Opera (Pascoli); o che si manifesta in modo discontinuo, a intervalli: suono, rumore intermesso; s’udiva lo strepito dell’acqua e il soffio intermesso del vento su i mirti (D’Annunzio). ...
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menestrello
menestrèllo (ant. minestrèllo o ministrèllo) s. m. [dal fr. ant. menestrel, mod. ménestrel, che è il lat. ministerialis «incaricato di un servizio (ministerium)»]. – 1. Nel medioevo, giullare [...] si identificano). 2. Per estens. scherz., chi in luogo pubblico o all’aperto canta canzoni, per lo più accompagnandosi al suono della chitarra o del mandolino: la voce stonata di un m. ambulante; la serenata di un menestrello. Anche, cantante o ...
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ciacche
(o ciàcch 〈čak〉). – Voce imitativa dello sciacquio del mare, o del suono che si produce schiacciando qualche cosa o battendo su qualche cosa di molle. ...
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intermittente
intermittènte agg. [dal lat. intermittens -entis, part. pres. di intermittĕre «tralasciare; interrompersi, smettere»]. – In genere, di qualsiasi fenomeno (o fatto, azione, manifestazione) [...] s’interrompe di tanto in tanto, a intervalli più o meno regolari: segnali i.; faro a luce i.; sirena a suono i.; fonte i., a getto periodico; polso i., quando manca, periodicamente o sporadicamente, una pulsazione arteriosa; febbre i., a carattere ...
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intermittenza
intermittènza s. f. [der. di intermittente]. – Condizione di ciò che è intermittente; discontinuità nella manifestazione di un determinato fenomeno, con sospensioni alternate a riprese: [...] i. d’una luce, d’un suono, dei fasci luminosi d’un faro; i. della febbre; anticam. anche sinon. di intermissione. In elettrotecnica, interruttore a i. (o anche, semplicem., intermittenza), interruttore costituito da un dispositivo (lamina bimetallica ...
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w, W
(vu dóppia o dóppia vu; anche, vu dóppio o dóppio vu); s. f. o m. – Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in parole d’origine straniera non adattate). Sconosciuta all’alfabeto latino [...] v; si suol dare la stessa pronuncia anche alla w (propriam., uu) che compare in carte latine medievali, dove rappresenta il suono għu̯ di vocaboli (e soprattutto di nomi proprî) germanici, continuato da ġu̯ in voci italiane di sviluppo popolare (es ...
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percussionismo
s. m. La musica degli strumenti a percussione. ◆ la secolare Scuola di ballo del Teatro alla Scala […] ha scelto due brani con coreografie del primo ballerino della Scala Biagio Tambone. [...] 17, Visioni) • Per gli amanti del reggae, una serata da non perdere al Clover Club (La Terrazza) di Rodello: suonano gli albesi Tribaxè, con la loro mescolanza di reggae giamaicano, percussionismo e ritmiche ballabili, per presentare il nuovo singolo ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] dato da G. Carducci a una forma metrica (da lui realizzata nelle Odi barbare) che intendeva riprodurre approssimativamente il suono e la misura dei versi latini nella poesia italiana, ma che sarebbe risultata «barbara», cioè straniera, estranea, all ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...