sassofono
sassòfono (o saxòfono) s. m. [dal fr. saxophone, comp. del cognome dell’inventore dello strumento, il belga Adolphe Sax (che lo brevettò nel 1846) e -phone «-fono»]. – 1. Strumento musicale [...] , avente forma di tubo conico e fornito di ancia battente applicata su un bocchino analogo a quello del clarinetto, dal suono vellutato ed espressivo, usato inizialmente nelle bande, poi adottato anche in orchestre, spec. di jazz e di musica leggera ...
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codetta
codétta s. f. [dim. di coda]. – 1. Piccolo segno in forma di virgola rovesciata verso destra, usato: a) nei manoscritti e nelle vecchie edizioni, sotto la e, per indicare il dittongo latino ae; [...] b) nell’ortografia polacca e nella traslitterazione dell’alfabeto cirillico antico, sotto alcune vocali, per indicarne il suono nasale; c) in alcuni sistemi di trascrizione fonetica, sotto le vocali, per indicarne la pronuncia aperta (si usa la ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] Mal dare e mal tener, per indicare i due opposti peccati). In musica, t. una nota, prolungarla con la voce e col suono; t. l’acuto finale, nel canto. c. Mantenere, nel senso di avere presso di sé provvedendo al necessario sostentamento: tiene in casa ...
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ferire
v. tr. [lat. ferīre] (io ferisco, tu ferisci, egli ferisce [ant. fière o fère], ecc.; v. anche fedire). – 1. a. Colpire, direttamente o indirettamente, con un’arma o con altro oggetto tagliente [...] (Dante). 2. estens., letter. Colpire, percuotere: ferì ’l carro di tutta sua forza (Dante). In partic., f. l’orecchio, detto di suono, voce, grido, spec. se alto, stridulo: un lungo grido, Un alto duol l’orecchie gli ferìa (Ariosto); f. l’occhio, la ...
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melodia
melodìa s. f. [dal gr. μελῳδία der. di μελῳδέω «cantare», comp. di μέλος, (v. melos) e ᾠδή «canto»; lat. tardo melodĭa]. – 1. a. Successione di suoni animata dal ritmo e regolata da leggi strofiche [...] ritmica cadenza delle sillabe e nella piacevole successione degli elementi fonici nel verso, e in senso fig. il soave incanto dei suoni o anche di alcuni aspetti della natura: la m. di un violino; la tremula m. dei mandolini; la carezzevole m. di ...
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spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una [...] insieme delle oscillazioni armoniche dalla cui sovrapposizione può pensarsi risultante la vibrazione data; s. di un suono, l’insieme dei suoni semplici che lo costituiscono; s. acustico, anche per indicare il campo delle frequenze acustiche (circa 16 ...
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quadrittongo
quadrittòngo s. m. [comp. di quadri- e del gr. ϕϑόγγος «suono», sul modello di dittongo] (pl. -ghi). – In grammatica e linguistica, successione di quattro elementi vocalici nella stessa [...] sillaba, fenomeno rarissimo e comunque non stabile in italiano (per es. in ossequiai, dove però -quiai può anche formare, in particolari usi metrici e stilistici, due o tre sillabe) ...
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melodioso
melodióso agg. [der. di melodia]. – Pieno di melodia, che ha una dolcezza di suono gradevole all’udito e allo spirito: musica m.; voce m.; lingua, pronuncia m.; tono, accento m.; versi, periodi [...] melodiosi. ◆ Avv. melodiosaménte, in modo o con tono melodioso: parlare melodiosamente ...
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prevocalico
prevocàlico agg. [comp. di pre- e vocale2] (pl. m. -ci). – Di suono che si trova davanti a vocale (in contrapp. a postvocalico): un fonema p. (o in posizione p.); caduta di una consonante [...] p. iniziale ...
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malapropismo
malapropìsmo s. m. [dall’ingl. malapropism, (propr. «buffo scambio di parole»), der. del nome di Mrs. Malaprop., personaggio dal linguaggio sgrammaticato nella commedia The Rivals di R. [...] B. Sheridan (1751-1816)]. – In linguistica, sostituzione di una parola con un’altra, avente un suono simile ma di significato completamente diverso, il cui uso produce effetti comici (per es. «ho avuto un lapsus» per «ho avuto un raptus»). ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...