strattonare
v. tr. [der. di strattone] (io strattóno, ecc.). – Tirare, spingere con uno o più strattoni: suonò lui stesso la campana dell’allarme ... strattonando la fune (Pavese); nel calcio e nel ciclismo, [...] s. un avversario, spingerlo, spostarlo a strattoni, irregolarmente ...
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ciccidino
(cicidino), s. m. e agg. Appartenente o sostenitore del Centro cristiano democratico; a esso relativo. ◆ Un problema fonetico ancora maggiore pongono le altre due formazioni cattoliche del [...] centro-destra. I simpatizzanti del Ccd dovrebbero essere i «cicidini», un suono con cui -- ci perdoni l’onorevole [Pier Ferdinando] Casini -- si possono chiamare soltanto due gattini sperduti. (Beppe Severgnini, Corriere della sera, 8 aprile 1998, p. ...
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spazialismo
s. m. [der. di spaziale]. – Movimento artistico (detto anche movimento spaziale) nato nel secondo dopoguerra, che, con il superamento dei generi espressivi tradizionali (pittura, scultura, [...] poesia, musica), auspicava un’arte integrale in grado di rifiutare l’immagine naturalistica e di servirsi di mezzi quali la luce, il suono, il vuoto spaziale; ne pose le basi L. Fontana, e in Italia vi aderirono varî artisti tra cui R. Crippa, E. ...
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arrochire
v. tr. e intr. [der. di roco] (io arrochisco, tu arrochisci, ecc.). – 1. tr. Far diventare roco, provocare raucedine: l’aria umida lo ha arrochito. 2. Più com. intr. (aus. essere), diventare [...] roco: sono improvvisamente arrochito. ◆ Part. pass. arrochito, anche come agg.: cantava con voce arrochita (o, con valore participiale: arrochita dal fumo, dal troppo fumare, dall’alcol; Un arrochito suono di campane (Pascoli). ...
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grugnito
s. m. [lat. grunnītus o grundītus -us; v. la voce prec.]. – Il verso caratteristico del porco e del cinghiale. In senso fig., fam., riferito a persona, borbottio, suono gutturale inarticolato: [...] rispose con un g.; ascoltava emettendo di tanto in tanto dei g. di approvazione ...
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aleggiare
v. intr. [der. di ala] (io aléggio, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Agitare le ali, volando con leggerezza; estens.: un aleggiar leggiero Di remi (Chiabrera); fig., poet.: benché a le dame [...] Gl’itali iddii (Carducci). Più com., alitare, spirare lievemente (del vento): E i montanini zefiri fuggiaschi Docili al suono aleggiano più ratti (Foscolo); Sovra campagne inargentate ed acque, Là ’ve zefiro aleggia (Leopardi); e con uso estens ...
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jug
〈ǧḁġ〉 s. ingl. [propr. «brocca, orcio», forse da Jug, ipocoristico del nome proprio femm. Joan] (pl. jugs 〈ǧḁġ∫〉), usato in ital. al masch. – Strumento musicale di origine africana consistente in [...] un recipiente di terracotta con imboccatura ristretta, dentro cui il suonatore soffia ritmicamente, ottenendo un suono simile a quello del basso tuba; fu molto usato, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento nel sud degli Stati Uniti d’ ...
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virago
(o viràgine) s. f. [dal lat. virago -gĭnis, der. di vir «uomo, maschio»] (pl. virago o, rarissimo, viràgini), letter. – Donna dotata di forza e di arditezza virile: Camilla, La gran Volsca virago, [...] ; con riferimento a figurazioni allegoriche: Da i santi sepolcri La nuova Italia uscì: Uscì fiera viragine De le battaglie al suono (Carducci). In usi fig. e per lo più scherz., donna che ha caratteristiche mascoline nell’aspetto e un comportamento ...
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esecrare
eṡecrare v. tr. [dal lat. exsecrare, classico exsecrari, der. di sacer «sacro»] (io eṡècro, alla lat. èṡecro, ecc.). – Detestare, avere in orrore persona o cosa che ripugni moralmente: e. i [...] traditori della patria; chi non esecrerebbe un misfatto così truce?; il suo nome fu esecrato da tutti. ◆ Part. pass. eṡecrato, anche come agg., aborrito, maledetto: Su nel cielo in sua doglia raccolto Giunse il suono d’un prego esecrato (Manzoni). ...
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virginale2
virginale2 s. m. [dall’ingl. virginal, di etimo incerto]. – Nome dato in Inghilterra, nel sec. 16°, a uno strumento musicale a tastiera e a corde pizzicate in forma di piccola spinetta, che [...] tavolo o tenuto in grembo dall’esecutore; divenne molto popolare nell’epoca elisabettiana (seconda metà del secolo) per la dolcezza del suono e la facilità dell’esecuzione. Verso la fine del ’500 il nome passò a indicare i varî tipi di clavicembalo. ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...