laboratorio
laboratòrio s. m. [dal lat. mediev. laboratorium, der. di laborare «lavorare»]. – 1. Locale o edificio fornito di apposite installazioni e apparecchi per esperienze e preparazioni fisiche, [...] ricerche spaziali. L. linguistico, complesso di apparecchiature elettroniche e meccaniche per la registrazione e riproduzione del suono (con magnetofoni) e talora visive (con proiettori cinematografici), collegate in modo che un docente possa ...
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musico
mùṡico agg. e s. m. [dal lat. musĭcus, gr. μουσικός, der. di Μοῦσα «musa2»; propr. «delle Muse, che riguarda le Muse»] (pl. m. -ci). – 1. agg., letter. Musicale: Fra il suon d’argute trombe ... [...] m. armonia (Ariosto); anticam. anche con uso più ampio: strumenti m.; le m. corde; voce m., melodiosa; mani, dita m., esperte nel suono di uno strumento. In partic., nel linguaggio poet., di uccello che canta con voce canora: E di m. cigno il flebil ...
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rivolto2
rivòlto2 s. m. [der. di rivolgere, part. pass. rivolto]. – 1. Nella terminologia musicale, il vocabolo può indicare: a. L’inversione dell’ordine dei suoni componenti l’intervallo (generandosi [...] corrisponderà, nell’inversione, uno di seconda discendente. c. Uno stato dell’accordo diverso dallo stato fondamentale, cioè il suono generatore situato altrove che nella parte più grave (il numero di rivolti che ogni accordo può avere è pari al ...
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pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, [...] e pastoso Marino – è incredibilmente arido e stentato (B. Croce). c. Voce p., piena, calda, gradevole; e così del suono d’uno strumento. d. Del vino, caratterizzato da un sapore abboccato, per un contenuto residuo di zuccheri, che tuttavia non ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] sia in fine, in principio o nel mezzo dell’elemento accentuato (v. intonazione). b. Analogam., in musica, l’intensificarsi del suono in alcuni punti del discorso musicale, in relazione o con lo schema fissato per i diversi tipi di battuta (a. metrico ...
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ossessionare
v. tr. [der. di ossessione] (io ossessióno, ecc.). – Tormentare con insistenza l’animo, la coscienza, la volontà di una persona, fino a costituire per essa un incubo, una preoccupazione [...] a liberare: una visione, un’immagine, un’idea ossessionante; per estens., che dà oppressione, stordimento, angoscia: un rumore, un suono ossessionante. ◆ Part. pass. ossessionato, anche come agg., tormentato, angosciato: un uomo o. dai sospetti. ...
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ossessivita
ossessività s. f. [der. di ossessivo]. – Qualità, caratteristica di ciò che è, o di chi è, ossessivo: l’o. di un suono, di un rumore; con le sue continue richieste è diventato di un’o. tremenda. ...
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accentuare
accentüare v. tr. [dal lat. mediev. accentuare, der. di accentus -us «accento»] (io accèntuo, ecc.). – 1. Dare maggior rilievo a una parola o a una frase del discorso, pronunciandola con accento [...] è un oratore efficace che sa a. convenientemente le frasi. Per estens., dare a una frase musicale la debita espressione rafforzando il suono delle note. Il verbo si usa anche talora con il sign. di accentare. 2. fig. Rendere più marcato: a. le linee ...
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avvertibile
avvertìbile agg. [der. di avvertire]. – Che può essere avvertito, cioè percepito dai sensi o attraverso i sensi: un suono, un rumore a. distintamente; una leggerissima granulosità, appena [...] a. al tatto; differenze non a. a occhio nudo ...
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Walzer
〈vàlzër〉 s. m., ted. – Forma tedesca del termine diffuso in Italia nell’adattamento valzer (v.). ◆ Altri adattamenti, più rari, sono stati in passato walser, waltz, waltzer (influenzati gli ultimi [...] due dall’ingl. waltz): Né maraviglia fia se pino e quercia ... al suono D’un walser danzerà (Leopardi, Palinodia, vv. 46-48); ad ogni giro di waltzer l’aveva trascinata via con un ardore febbrile (Serao). ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...