salice
sàlice (pop. sàlcio, letter. o poet. salce) s. m. [lat. salix -ĭcis]. – 1. Nome comune delle varie specie di piante del genere Salix della famiglia salicacee, ampiamente distribuite soprattutto [...] temperate e artiche dell’emisfero boreale e in partic. in ambienti umidi, per es. lungo i corsi d’acqua: sono alberi o arbusti, anche striscianti sul suolo o con fusto ipogeo, come per es. Salix herbacea che vive anche in Italia oltre i 2000 m, su ...
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regolite
s. f. [comp. del gr. ῥῆγος «mantello» e -lite, sul modello dell’ingl. regolith]. – In geologia e agrobiologia, mantello detritico superficiale, dello spessore talora di parecchi metri, che ricopre [...] la roccia inalterata in posto; sede di importanti fenomeni fisici e biologici, è costituito sia da elementi clastici provenienti direttamente dal substrato roccioso, sia dal vero e proprio suolo vegetale umico. ...
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zapateo
〈tħapatéo〉 s. m., spagn. [der. di zapatear «pestare i piedi», da zapato «scarpa»]. – Nella danza, il ritmico battere della pianta, del tallone o della punta della scarpa sul suolo. ...
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fango
s. m. [da una voce germ., affine al gotico fani «fango»] (pl. -ghi). – 1. La terra dei campi o la polvere delle strade ridotta dall’acqua a una poltiglia più o meno densa e di vario spessore: camminare [...] o del residuo della dissoluzione del plancton. Particolare importanza hanno i f. termali, provenienti da fessure del suolo in corrispondenza di focolai termici, spesso utilizzati a scopo terapeutico, sia mediante immersione (bagni di fango) sia ...
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configurazione
configurazióne s. f. [dal lat. tardo configuratio -onis]. – 1. Il configurare o il configurarsi; il modo d’essere configurato. In partic., conformazione di un oggetto, risultante dalla [...] sua struttura e dalla disposizione delle parti: c. del suolo; c. di un paese; c. orizzontale o verticale di un continente; la c. dello scheletro umano; fig., la c. giuridica di un fatto. 2. Con sign. tecnici particolari: a. In astronomia, c. ...
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sciovia
sciovìa 〈ši-o-〉 s. f. [comp. di sci e via2, sul modello di ferrovia, seggiovia, ecc.]. – Impianto funicolare terrestre per il traino di sciatori su piste di risalita lungo pendii innevati o ghiacciati, [...] (generalm. quella a valle) dotata di motore per l’azionamento; la fune è mantenuta lungo il percorso da sostegni intermedî a un’altezza dal suolo non inferiore a 2,50 m e ad essa, a intervalli di 4-10 m, è fissata una scatola con dentro una funicella ...
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edafon
èdafon s. m. [lat. scient. edaphon, dal gr. ἔδαϕος «suolo» (la terminazione -on è dovuta all’influsso di plancton)]. – In ecologia, l’insieme degli organismi microscopici o di dimensioni piccolissime [...] (batterî, funghi, alghe, protozoi, ecc.), che vivono negli strati superficiali del terreno, e hanno grande importanza per le piante terrestri perché modificano la composizione chimica del terreno stesso ...
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briacee
brïàcee s. f. pl. [lat. scient. Bryaceae, dal nome del genere Bryum «brio2»]. – Famiglia di piante briofite della classe dei muschi, comprendente varî generi, che nelle zone montuose rivestono [...] fittamente il suolo; fra i più importanti, è il genere Bryum, con numerose specie (v. brio2). ...
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censuale
censüale agg. e s. m. [dal lat. tardo censualis]. – 1. agg. Che concerne il censo o proviene da censo; in genere, è sinon. di censuario. 2. s. m. Nel tardo Impero romano (4° sec. d. C.), funzionario [...] , erano detti censuali i semiliberi, in quanto soggetti al pagamento di un censo per la terra che coltivavano; in genere affrancati, pur essendo capaci di diritto, erano legati alla terra e vincolati da un nesso personale a un proprietario del suolo. ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] : a vederlo). In usi fig., con soggetto inanimato: la casa che lo ha visto nascere; Né tante vede mai l’autunno al suolo Cader co’ primi freddi aride foglie (T. Tasso). b. Con un compl. predicativo dell’oggetto: Veggiono il ciel di tenebre coperto ...
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suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte di agenti esogeni e degli organismi che...
suolo
Domenico Consoli
" Superficie del terreno ", con valore generico che si presta a esiti semantici diversi, precisati dal contesto.
Non ha particolari specificazioni in If XIV 34, dove Alessandro Magno, per spegnere le falde di fuoco...