cantantista
s. m. e f. Cantante di maniera. ◆ Guido Lembo si definisce «cantantista chitarrante» ed è figlio di pescatori capresi. È rupspante e genuino, un vero trascinatore con vena molto goliardica. [...] sue idee: e in luogo pubblico si sconta il dissenso, anche brutale. (Foglio, 3 maggio 2007, p. 4).
Derivato dal s. m. e f. cantante con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Stampa del 4 gennaio 1999, p. 7, Interno (Pierluigi Battista). ...
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de-confessionare
v. tr. Privare dei sentimenti fideistici e passionali propri dell’appartenenza a un gruppo, a una confessione religiosa. ◆ «De-confessionalizzare l’intellighenzia?». Sarebbe come de-confessionare [...] e Garibaldi lo seguono, mentre i più vecchi si riraccontano le barzellette sui carabinieri. (Alberto Arbasino, Stampa, 7 marzo 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. confessione con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -are1. ...
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cantautorile
agg. Da cantautore; proprio di un cantautore. ◆ Compirà quarant’anni nel bel mezzo del Festival, il 5 marzo, ma Gino De Crescenzo, in arte Pacifico, non sembra dare troppo peso all’avvenimento. [...] Come non bada troppo a quell’allure cantautorile «colta» con cui si presenta tra i garofani e le facezie di Sanremo. (Andrea Spinelli, Sicilia, 23 febbraio 2004, p. 20, Spettacoli).
Derivato dal s. m. cantautore con l’aggiunta del suffisso -ile. ...
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cantrice
s. f. In senso figurato e con riferimento letterario, autrice in chiave epica, che celebra nelle sue opere eventi, personaggi o situazioni esistenziali. ◆ Dobbiamo forse rassegnarci ad aver [...] e piena di echi, strati, allusioni, memorie, (Lidia Menapace, Liberazione, 12 ottobre 2007, p. 5).
Derivato dal v. tr. cantare con l’aggiunta del suffisso -trice.
Già attestato nella Repubblica del 15 ottobre 1987, p. 28, Cultura (Guido Almansi). ...
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de-emozionalizzato
p. pass. e agg. Privato della capacità di provare emozioni. ◆ il rimedio farmacologico al blocco della depressione è peggio del male, perché, mettendo a tacere il sintomo, vietando [...] , sulle ferite della vita, e sulla fatica di vivere. (Umberto Galimberti, Repubblica, 1° febbraio 2000, p. 36, Cultura).
Derivato dall’agg. emozionale con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato.
V. anche emozionalizzato. ...
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degregoriano
agg. Relativo al cantautore Francesco De Gregori. ◆ vogliamo sottolineare il dignitoso e serio silenzio degregoriano davanti alla pseudopolemica che qualcuno ha tentato d’imbastire su «Il [...] «Buona Notte Fiorellino». (Matteo Cruccu, Corriere della sera, 30 gennaio 2007, p. 17).
Derivato dal nome proprio (Francesco) De Gregori con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 4 febbraio 1987, p. 23 (Gino Castaldo). ...
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capitalina
s. f. Piccola capitale, centro di riferimento di modeste proporzioni ma di rilevante interesse. ◆ È sublime il palazzo, costruito in quella fine Settecento in cui Faenza divenne, chissà perché, [...] il più cospicuo d’Italia. (Alberto Statera, Repubblica, 14 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. capitale con l’aggiunta del suffisso -ina.
Già attestato nella Repubblica del 3 marzo 1985, p. 16, Cultura (Alberto Arbasino). ...
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dellutriano
agg. Di Marcello Dell’Utri, esponente politico del centrodestra. ◆ Al Teatro Novelli ci saranno il futuro coordinatore forzista [Sandro] Bondi, i dellutriani [Gianfranco] Miccichè e [Angelino] [...] Udc, Domenico Sudano. (Emanuele Lauria, Repubblica, 17 novembre 2007, Palermo, p. I).
Derivato dal nome proprio (Marcello) Dell’Utri con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 20 giugno 1996, p. 27, Economia (Valeria Sacchi). ...
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deluchiano
agg. Di Vincenzo De Luca, esponente politico del centrosinistra, più volte sindaco di Salerno. ◆ La scelta per [Mario] De Biase è coerente con l’intenzione di De Luca di capeggiare la lista [...] evidente riferimento a un tema deluchiano, la chiamata alle urne anche di elettori del centrodestra. (R[oberto] F[uccillo], Repubblica, 14 ottobre 2007, Napoli, p. II).
Derivato dal nome proprio (Vincenzo) De Luca con l’aggiunta del suffisso -(i)ano. ...
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carabinierese
s. m. (scherz. iron.) Il linguaggio tipico dei carabinieri. ◆ Antonio Pennacchi […] Ha preso un gialluccio -- il delitto di Cori, due fidanzatini massacrati con il record mondiale di coltellate, [...] (di cui cinquanta stranieri), tre arresti per violazione alla legge sui documenti di soggiorno, cinquanta veicoli fermati. (Massimo Lugli, Repubblica, 3 settembre 2005, Roma, p. VII).
Derivato dal s. m. carabiniere con l’aggiunta del suffisso -ese. ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto,...
In botanica sistematica, suffisso dei nomi scientifici che indicano le sottofamiglie; di norma si aggiunge al nome di un genere compreso nella sottofamiglia; per es., Maloidee (sottofamiglia delle Rosacee), dal genere Malus, a cui appartiene...