decialtronizzato
p. pass. e agg. (iron.) Privato degli aspetti più cialtroneschi. ◆ C’è insomma l’oltranza berlusconiana in tutte e due le lettere. Ma è soffusa di delicatezza femminile quella di Veronica [...] [Lario]. Il suo è berlusconismo ingentilito e persino «decialtronizzato». (Francesco Merlo, Repubblica, 1° febbraio 2007, p. 19, Commenti).
Derivato dal s. m. cialtrone con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato. ...
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decimalizzazione
s. f. L’esprimere una misura mediante il sistema metrico decimale. ◆ Impallidiscono, al confronto, anche esempi recenti e ben studiati, come la conversione dal franco leggero al franco [...] transazioni. (Sole 24 Ore, 21 luglio 2000, p. 59, New Economy).
Derivato dall’espressione (sistema metrico) decimale con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
Già attestato nella Repubblica del 16 giugno 1990, p. 28, Automotori (Alberto Bellucci). ...
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declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece [...] agli altri Paesi. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 18 dicembre 2007, R2 Diario, p. 37).
Derivato dal s. m. declino con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 24 luglio 1990, p. 10 (Ennio Caretto).
V. anche antideclinista. ...
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decomunistizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del comunismo; liberare dall’ideologia comunista. ◆ Come racconta il senatore dello Sdi, Giovanni Crema: «Nell’ultima riunione, Giuliano [Amato] ce lo [...] , 28 ottobre 2007, p. 2).
Derivato dal s. m. e f. comunista con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.
Già attestato nella Repubblica del 6 gennaio 1990, p. 11, Politica (Ezio Mauro), nella variante grafica de-comunistizzare. ...
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cantantessa
s. f. Cantante donna, cantautrice. ◆ sontuosi bolero hanno occultato il punk che presiedeva alla nascita della cantantessa, senza che il suo universo immaginario venisse compromesso. (Marinella [...] senso suonare ed esibirsi. (Guido Andruetto, Repubblica, 8 marzo 2007, Torino, p. VIII).
Derivato dal s. m. e f. cantante con l’aggiunta del suffisso -essa.
Già attestato nel Corriere della sera del 23 maggio 1997, p. 35, Spettacoli (Gloria Pozzi). ...
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de-confessionalizzare
v. tr. Privare dei connotati confessionali e ideologici, rendere pragmatico. ◆ Quello di cui si sente bisogno, almeno in Italia, è una separazione netta tra attività del pensiero [...] o con soluzioni intermedie» [Gennaro Acquaviva intervistato da Giovanna Casadio]. (Repubblica, 1° novembre 2005, p. 12).
Derivato dall’agg. confessionale con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.
V. anche confessionalizzarsi. ...
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cantantista
s. m. e f. Cantante di maniera. ◆ Guido Lembo si definisce «cantantista chitarrante» ed è figlio di pescatori capresi. È rupspante e genuino, un vero trascinatore con vena molto goliardica. [...] sue idee: e in luogo pubblico si sconta il dissenso, anche brutale. (Foglio, 3 maggio 2007, p. 4).
Derivato dal s. m. e f. cantante con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Stampa del 4 gennaio 1999, p. 7, Interno (Pierluigi Battista). ...
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de-confessionare
v. tr. Privare dei sentimenti fideistici e passionali propri dell’appartenenza a un gruppo, a una confessione religiosa. ◆ «De-confessionalizzare l’intellighenzia?». Sarebbe come de-confessionare [...] e Garibaldi lo seguono, mentre i più vecchi si riraccontano le barzellette sui carabinieri. (Alberto Arbasino, Stampa, 7 marzo 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. confessione con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -are1. ...
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cantautorile
agg. Da cantautore; proprio di un cantautore. ◆ Compirà quarant’anni nel bel mezzo del Festival, il 5 marzo, ma Gino De Crescenzo, in arte Pacifico, non sembra dare troppo peso all’avvenimento. [...] Come non bada troppo a quell’allure cantautorile «colta» con cui si presenta tra i garofani e le facezie di Sanremo. (Andrea Spinelli, Sicilia, 23 febbraio 2004, p. 20, Spettacoli).
Derivato dal s. m. cantautore con l’aggiunta del suffisso -ile. ...
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cantrice
s. f. In senso figurato e con riferimento letterario, autrice in chiave epica, che celebra nelle sue opere eventi, personaggi o situazioni esistenziali. ◆ Dobbiamo forse rassegnarci ad aver [...] e piena di echi, strati, allusioni, memorie, (Lidia Menapace, Liberazione, 12 ottobre 2007, p. 5).
Derivato dal v. tr. cantare con l’aggiunta del suffisso -trice.
Già attestato nella Repubblica del 15 ottobre 1987, p. 28, Cultura (Guido Almansi). ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto,...
In botanica sistematica, suffisso dei nomi scientifici che indicano le sottofamiglie; di norma si aggiunge al nome di un genere compreso nella sottofamiglia; per es., Maloidee (sottofamiglia delle Rosacee), dal genere Malus, a cui appartiene...