cacerolazo
s. m. Manifestazione spontanea di protesta popolare durante la quale si percuotono casseruole e suppellettili di cucina. ◆ Intanto gli argentini si preparano a finire un anno che è stato tra [...] [della Sinistra / l’Arcobaleno] consegneranno una lettera aperta. (Liberazione, 9 dicembre 2007, p. 2, Attualità).
Dallo spagn. cacerolazo, a sua volta derivato dallo spagn. cacerola (‘casseruola, pentola’) con l’aggiunta del suffisso -azo. ...
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damatiano
(d’amatiano), s. m. e agg. Chi o che sostiene le posizioni di Antonio D’Amato, presidente della Confindustria dal 2000 al 2004. ◆ Che la Confindustria damatiana non operi nessuna particolare [...] importante: mettere d’accordo maggioranza «montezemoliana» e opposizione «damatiana». (Paolo Baroni, Stampa, 14 dicembre 2007, p. 35, Economia).
Composto dal nome proprio (Antonio) D’Amato con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
V. anche antidamatiano. ...
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calderolata
s. f. (iron.) Atteggiamento, presa di posizione, dichiarazione tipici di Roberto Calderoli, esponente della Lega Nord. ◆ Da maggioranza e opposizione coro di no al progetto leghista di un [...] disegnata su misura delle forme che la politica ha in questo particolare momento» [Marco Follini riportato da F. B.]. (Repubblica, 30 giugno 2007, p. 12, Politica).
Derivato dal nome proprio (Roberto) Calderoli con l’aggiunta del suffisso -ata1. ...
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calderoliano
agg. Di Roberto Calderoli. ◆ A suggello di questo clima l’«Osservatore Romano», di solito meno rudimentale nei giudizi, scrive che [Romano] Prodi «alla ricerca di voti sta lacerando la famiglia», [...] dire che uno sbaglia passa inosservato. Dire invece che è un colossale imbecille porta dritti in prima pagina. (Mattia Feltri, Stampa, 12 aprile 2006, p.7, Elezioni).
Derivato dal nome proprio (Roberto) Calderoli con l’aggiunta del suffisso -(i)ano. ...
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davantologico
agg. (scherz.) Che è davanti agli occhi di tutti, che tutti possono facilmente comprendere. ◆ Lino Jannuzzi è una leggenda vivente del giornalismo dietrologico. […] È tutto così davantologico, [...] puntate che al senatore dedicò Mattia Feltri sul «Foglio», in occasione dei suoi settant’anni. (Foglio, 24 dicembre 2001, p. 1, Prima pagina).
Derivato da un non attestato davantologia con l’aggiunta del suffisso -ico, sul modello di dietrologico. ...
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calembourista
s. m. e f. Chi ha la passione di intrattenere e divertire con giochi di parole. ◆ «Qui nessuno riuscirà a trovarmi», disse dopo aver acquistato un loculo accanto alla brava donna, «neanche [...] rimasto completamente solo; non sapremo se in realtà tale non sia stato per l’intera vita. (Paolo Isotta, Corriere della sera, 20 luglio 2004, p. 35, Terza pagina).
Derivato dal s. m. inv. calembour, di origine fr., con l’aggiunta del suffisso -ista. ...
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caprella
caprèlla s. f. [lat. scient. Caprella, der., con suffisso dim., del lat. capra «capra»]. – Genere di piccoli crostacei anfipodi, dal corpo esilissimo, trasparente, in cui però le zampe toraciche [...] del secondo paio, soprattutto nei maschi, hanno sviluppo notevole e terminano con robuste chele. Le caprelle vivono sulle alghe presentando singolari adattamenti mimetici di colore e di forma ...
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camillerismo
s. m. (iron.) Tendenza letteraria imposta dalle opere e dallo stile dello scrittore Andrea Camilleri. ◆ Il dialetto come lingua di una narrativa di ampio respiro popolare, che dà nuova linfa [...] 5. Sicilianitudine incomprensibile soprattutto per i siciliani, camillerismo televisivo, leccasaponi e sindacalisti eroici. (Foglio, 27 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Andrea) Camilleri con l’aggiunta del suffisso -ismo. ...
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deandreiano
agg. Del cantautore Fabrizio De André (1940-1999). ◆ Dopo gli assoli, nel secondo tempo Cristiano torna a suonare i suoi nove strumenti per accompagnare una lunga carrellata che parte dall’«Infanzia [...] «Creuza de mä». (Alberto Campo, Repubblica, 16 settembre 2005, Torino, p. XII).
Derivato dal nome proprio (Fabrizio) De André con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa dell’8 novembre 1992, p. 23, Spettacoli (Gabriele Ferraris). ...
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debancarizzare
v. tr. Privare progressivamente di un sistema bancario efficiente e competitivo. ◆ Il Mezzogiorno d’Italia - più di 20 milioni di abitanti - è l’unico grande «territorio» d’Europa a essere [...] ». Non è stato così, per secoli. E non è così, nel resto d’Europa. (Giulio Tremonti, Corriere della sera, 14 settembre 2004, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. bancario con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare. ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto,...
In botanica sistematica, suffisso dei nomi scientifici che indicano le sottofamiglie; di norma si aggiunge al nome di un genere compreso nella sottofamiglia; per es., Maloidee (sottofamiglia delle Rosacee), dal genere Malus, a cui appartiene...