davantologico
agg. (scherz.) Che è davanti agli occhi di tutti, che tutti possono facilmente comprendere. ◆ Lino Jannuzzi è una leggenda vivente del giornalismo dietrologico. […] È tutto così davantologico, [...] puntate che al senatore dedicò Mattia Feltri sul «Foglio», in occasione dei suoi settant’anni. (Foglio, 24 dicembre 2001, p. 1, Prima pagina).
Derivato da un non attestato davantologia con l’aggiunta del suffisso -ico, sul modello di dietrologico. ...
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calembourista
s. m. e f. Chi ha la passione di intrattenere e divertire con giochi di parole. ◆ «Qui nessuno riuscirà a trovarmi», disse dopo aver acquistato un loculo accanto alla brava donna, «neanche [...] rimasto completamente solo; non sapremo se in realtà tale non sia stato per l’intera vita. (Paolo Isotta, Corriere della sera, 20 luglio 2004, p. 35, Terza pagina).
Derivato dal s. m. inv. calembour, di origine fr., con l’aggiunta del suffisso -ista. ...
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caprella
caprèlla s. f. [lat. scient. Caprella, der., con suffisso dim., del lat. capra «capra»]. – Genere di piccoli crostacei anfipodi, dal corpo esilissimo, trasparente, in cui però le zampe toraciche [...] del secondo paio, soprattutto nei maschi, hanno sviluppo notevole e terminano con robuste chele. Le caprelle vivono sulle alghe presentando singolari adattamenti mimetici di colore e di forma ...
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camillerismo
s. m. (iron.) Tendenza letteraria imposta dalle opere e dallo stile dello scrittore Andrea Camilleri. ◆ Il dialetto come lingua di una narrativa di ampio respiro popolare, che dà nuova linfa [...] 5. Sicilianitudine incomprensibile soprattutto per i siciliani, camillerismo televisivo, leccasaponi e sindacalisti eroici. (Foglio, 27 ottobre 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio (Andrea) Camilleri con l’aggiunta del suffisso -ismo. ...
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deandreiano
agg. Del cantautore Fabrizio De André (1940-1999). ◆ Dopo gli assoli, nel secondo tempo Cristiano torna a suonare i suoi nove strumenti per accompagnare una lunga carrellata che parte dall’«Infanzia [...] «Creuza de mä». (Alberto Campo, Repubblica, 16 settembre 2005, Torino, p. XII).
Derivato dal nome proprio (Fabrizio) De André con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa dell’8 novembre 1992, p. 23, Spettacoli (Gabriele Ferraris). ...
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debancarizzare
v. tr. Privare progressivamente di un sistema bancario efficiente e competitivo. ◆ Il Mezzogiorno d’Italia - più di 20 milioni di abitanti - è l’unico grande «territorio» d’Europa a essere [...] ». Non è stato così, per secoli. E non è così, nel resto d’Europa. (Giulio Tremonti, Corriere della sera, 14 settembre 2004, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. bancario con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare. ...
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debenedettiano
agg. Di Carlo De Benedetti, finanziere, industriale e editore; che fa riferimento a Carlo De Benedetti. ◆ Il mondo che ruota attorno alla corazzata editoriale debenedettiana, non va dimenticato, [...] di fine agosto. (Armando Zeni, Stampa, 10 agosto 2007, p. 31, Economia).
Derivato dal nome proprio (Carlo) De Benedetti con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 29 maggio 1987, p. 41, Economia (Salvatore Tropea). ...
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debertinottizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza e ai condizionamenti esercitati da Fausto Bertinotti, esponente politico della sinistra. ◆ [tit.] Il partito di [Fausto] Bertinotti senza Bertinotti va [...] ha davanti Giordano, che lo stesso presidente della Camera invita a fare), debertinottizzare il partito. (Foglio, 1° giugno 2006, p. 3).
Derivato dal nome proprio (Fausto) Bertinotti con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare. ...
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decamorrizzarsi
v. intr. pron. Liberarsi dalla camorra. ◆ [tit.] Decamorrizziamoci, lezioni di legalità alla Federico II [testo] […] Decamorrizziamoci, brutto dal punto di vista linguistico ma efficace, [...] ha bisogno la città per liberarsi dalla criminalità organizzata. (Alessandro Ingegno, Corriere del Mezzogiorno, 3 maggio 2007, p. 6).
Derivato dal s. f. camorra con l’aggiunta simultanea del prefisso de-, del suffisso -izzare e della part. pron. -si. ...
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decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è [...] dall’anzianità di nomina a «cardinale vescovo». Da allora, invece, per decisione di Paolo VI, è una carica elettiva. (Luigi Accattoli, Corriere della sera, 1° maggio 2005, p. 15, Cronache).
Derivato dal s. m. decano con l’aggiunta del suffisso -anza. ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi più comuni in italiano sono -ino, -etto,...
In botanica sistematica, suffisso dei nomi scientifici che indicano le sottofamiglie; di norma si aggiunge al nome di un genere compreso nella sottofamiglia; per es., Maloidee (sottofamiglia delle Rosacee), dal genere Malus, a cui appartiene...