feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto [...] decisi e piccati, ruvidi piatti da pastori, da viandanti su sentieri aspri, che ogni tanto provano a elevarsi a consistenze si è ormai guadagnata uno spazio significativo sulla tavola degli italiani. Le vendite nella distribuzione moderna sfiorano ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] in senso fig. (v. manica, n. 1 b); t. su una casa, costruirla; t. su i capelli, raccoglierli e fermarli in alto, sulla testa; t. su le carte, prenderle dal mazzo o dal tavolo; t. su i numeri (della tombola, del lotto, ecc.), prenderli dal sacchetto ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] la sua lunghezza da una sottile tavola posta al centro, usata per in generale, s. funzionale della funzione f(x), scala che si ottiene su una retta r fissando su essa preventivamente una scala metrica e associando poi ai punti di ascissa cartesiana ...
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pittura
s. f. [lat. pictūra, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. L’arte di dipingere, raffigurando il mondo esterno, o esprimendo l’intuizione fantastica, per mezzo di linee, colori, [...] masse, valori e toni: p. sutavola, su tela, su linoleum, p. su vasi o vascolare, p. murale; p. a olio, a encausto, a fresco, a guazzo, a acquerello, a tempera; p. eseguita con tecnica mista, in relazione al materiale su cui si dipinge e ai mezzi ...
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bolo
bòlo s. m. [dal lat. tardo bolus, gr. βῶλος f. «zolla, cumulo»]. – 1. a. In fisiologia, il cibo che, essendo stato triturato dai movimenti masticatori e intriso di saliva, è pronto per la deglutizione [...] ferro, detto anche bolo d’Armenia o bolo armeno (bolarmeno, bolarmenico); di colore rossastro, untuoso al tatto, viene usato come strato adesivo per applicare la doratura su oggetti non metallici (legno, fondi di dipinti sutavola o su tela, ecc.). ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] guardare negli occhi. Più raramente col valore di «su»: portare in tavola; salire in cima. In frasi fig.: mettersi avverbiali forma anche in unione con avverbî di luogo: in qua, in là, in su, in giù, in alto, in basso, in fuori, in dentro, in avanti, ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] un s. nitido, chiaro, profondo, superficiale, ecc.; la tavola è piena di s. lasciati dai bicchieri; il banco è rovinato macchia o altro che risalti per diversità d’aspetto e di colore su uno sfondo: i s. scuri lasciati dall’incendio erano ancora ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] un cappotto in lavanderia, i quadri dal corniciaio; p. in tavola, servire le vivande, le varie portate; farsi p. la colazione e si ha solo quella del reggere, del sostenere, o dell’avere su di sé: lo stelo porta il fiore; l’asta che porta la bandiera ...
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fondo2
fóndo2 s. m. [lat. fŭndus]. – 1. a. La parte inferiore di una cosa, e spec. di un recipiente o d’altra cavità: il f. della bottiglia, della botte, di un bicchiere; bere, vuotare un fiasco fino [...] . Negli strumenti a corde con manico, la tavola inferiore della cassa armonica; nelle armi da fuoco il dipinto (spec. dei sec. 13°-15°) in cui le immagini campeggiano su fondo dorato, ottenuto in genere con una foglia d’oro applicata sul legno ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] portato: cameriere, viene questa bistecca?; quando venne in tavola il dolce, i bambini batterono le mani; o essere e germogliare: sono climi in cui il grano non viene. Seguito da su o da qualche altro avv. o agg., crescere, svilupparsi: mi pare che ...
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Dipinto su tavola o rilievo in marmo o legno, di soggetto religioso, collocato sull’altare, generalmente entro un’inquadratura architettonica (pala d’altare); il termine è riferito in particolare a opere del Gotico e del primo Rinascimento.
Pittore olandese (Assendelft 1597 - Haarlem 1665), figlio di Jan, fu allievo (1612-22) di F. P. de Grebber. Molto importante per la sua formazione fu l'amicizia con l'architetto e pittore J. van Campen. Fece numerosi viaggi di studio, documentati...