esofago /e'zofago/ s. m. [dal gr. oisophágos, comp. dei temi ois- "portare" e phag- "mangiare"] (pl. -gi o -ghi). - (anat.) [tratto del canale alimentare interposto tra la faringe e lo stomaco] ≈ Ⓖ canna [...] (della gola), Ⓖ gola ...
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languidezza /langwi'dets:a/ s. f. [der. di languido]. - 1. a. (non com.) [l'essere privo di forze] ≈ debolezza, estenuazione, fiacchezza, illanguidimento, languore, mollezza, prostrazione, sfinimento, [...] spossatezza, stanchezza. ↔ energia, forza, gagliardìa, robustezza, vigore. b. (estens.) [sensazione di vuotezza che si avverte allo stomaco per bisogno di cibo] ≈ [→ LANGUORE (1. b)]. c. (estens.) [di luce, fuoco o suono, l'essere privo di forza] ≈ ...
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trippa s. f. [etimo incerto]. - 1. (fam., scherz.) [parte del tronco tra il torace e il bacino, contenente gli organi viscerali] ≈ (ant., lett.) epa, (fam.) pancia, (pop.) panza, ventre, (non com.) zirbo. [...] abbuffarsi, ingozzarsi, (pop.) intripparsi, riempirsi la pancia, rimpinzarsi, satollarsi, (fam.) strafogarsi, (fam.) stripparsi. 2. (gastron.) [stomaco dei ruminanti, spec. bovini, che viene tagliato a strisce e cotto in maniere diverse] ≈ (settentr ...
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lavorare [lat. laborare, der. di labor -oris "fatica, lavoro"] (io lavóro, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [impiegare le forze fisiche e della mente nell'esercizio di un mestiere, di una professione [...] ] ≈ essere (ø), (fam.) fare (ø). 4. a. (mecc., tecn.) [riferito a macchine o parti del corpo, essere in azione: lo stomaco non lavora più bene] ≈ funzionare. b. (estens.) [assol., di una bottega, uno studio e sim., avere molti clienti: è un bar che ...
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pittima /'pit:ima/ s. f. [lat. tardo epithĕma, dal gr. epíthema "ciò che è posto sopra"]. - 1. (farm.) [decotto di aromi un tempo applicato, a scopo terapeutico, sulla regione del cuore, del fegato o dello [...] stomaco] ≈ cataplasma, impiastro. 2. (fig.) a. [persona uggiosa, fastidiosa e sim.: non fare la p.!] ≈ cataplasma, impiastro, (non com.) lappola, mignatta, piaga, (pop.) rompiballe, (volg.) rompicazzo, (volg.) rompicoglioni. b. (estens., non com.) [ ...
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caricare (ant. e poet. carcare) [lat. tardo carrĭcare, der. di carrus "carro"] (io càrico, tu càrichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [mettere su un veicolo un peso da trasportare: c. un camion; c. rena] ≈ ↑ [...] colmare, riempire. ↔ svuotare. b. [riempire oltre il bisogno o l'ordinario: c. uno scaffale di libri, lo stomaco di cibi] ≈ appesantire, gravare, stipare. ↑ sovraccaricare. ↔ alleggerire. c. (fig.) [gravare eccessivamente: c. qualcuno di botte; c. i ...
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facoltà s. f. [dal lat. facultas -atis, dal tema di facĭlis "facile"]. - 1. [ciascuna delle proprietà che mettono l'uomo in grado di fare qualcosa, anche con la prep. di: f. mentali; f. di sentire] ≈ abilità, [...] .) potestà, privilegio. ‖ arbitrio. ↔ divieto, proibizione. b. (non com.) [di cose, possibilità di provocare certi effetti: lo stomaco ha f. di convertire il cibo in nutrimento] ≈ capacità, caratteristica, prerogativa, proprietà. 3. [al plur., cose ...
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scombussolare [der. di bussolo, coi pref. s- e con-] (io scombùssolo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [mettere in uno stato di completo disordine un ambiente e sim.] ≈ e ↔ [→ SCOMBINARE (1)]. 2. (estens.) [causare [...] , sbalestrare, sconcertare, turbare. ‖ sbalordire, sbigottire. ↔ calmare, rasserenare, rassicurare, tranquillizzare. ■ scombussolarsi v. intr. pron. 1. [di stomaco e sim., essere in uno stato di grave malessere: mi si è scombussolato l'intestino ...
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ungere /'undʒere/ (lett. o pop. ugnere) [lat. ungĕre]. - ■ v. tr. 1. a. [passare una materia grassa su un oggetto: u. la teglia di burro] ≈ spalmare, (region.) untare, [con burro] imburrare, [con olio] [...] : fig., fam., ungere i denti [nutrirsi] ≈ alimentarsi, cibarsi, mangiare, (fam.) mettere qualcosa sotto i denti (o nello stomaco), (fam.) riempire la pancia. ↔ digiunare, (fam.) fare la fame, restare a denti asciutti. b. [passare sostanze grasse ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia comparata
Nei pesci, in generale, non vi...
stomaco
Ricorre solo al principio del Convivio, col significato usuale, nell'invito che D. rivolge al settatore di vizii a non accostarsi alla mensa apparecchiata perché lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda...