grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] ); avere gli occhi più grandi del ventre (modo prov.), desiderare o chiedere di cibo o bevanda più che non possa contenere lo stomaco; a o di gran passo, a passo frettoloso, accelerato; fig., dare grande sviluppo (a un’industria, a un commercio e sim ...
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lavanda1
lavanda1 s. f. [lat. lavanda, femm. (o neutro pl.) di lavandus gerundivo di lavare «lavare»]. – 1. a. non com. L’operazione del lavare, soprattutto parti del corpo, o di lavarsi: avresti bisogno [...] o nei doppî fondi. 2. In medicina: l. gastrica, intervento d’urgenza mediante apposita sonda per svuotare lo stomaco di sostanze tossiche attraverso ripetuti lavaggi con acqua calda; l. rettale, trattamento eseguito con soluzioni disinfettanti per la ...
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berlingare
v. intr. [affine a berlengo] (io berlingo, tu berlinghi, ecc.; aus. avere), ant. – Ciarlare, spec. a stomaco pieno, dopo avere abbondantemente mangiato e bevuto: lasciamo stare l’alte e grandi [...] millanterie ch’ella fa, quando berlinga coll’altre femmine (Boccaccio) ...
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ptosi
ptòṡi s. f. [dal gr. πτῶσις «caduta»]. – In medicina, abbassamento di un organo dalla sua sede normale, e in particolare degli organi addominali (rene, stomaco, intestino, ecc.) che si spostano [...] in basso, per rilasciamento o allungamento dei mezzi fissatori legamentosi. P. palpebrale, la caduta o abbassamento della palpebra superiore, per paralisi del nervo elevatore o come sintomo di miastenia ...
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ristorare
v. tr. [lat. restaurare; cfr. restaurare] (io ristòro, ecc.). – 1. ant. Restaurare: r. una città, una chiesa rovinata. Fig.: r. l’ordine, la disciplina. 2. letter. Di danni, ripararli, compensarli, [...] 3. Far tornare forti, vigorose le forze del corpo indebolite o ammalate: r. le forze col riposo; r. lo stomaco con un pranzo abbondante; riferito alla persona stessa: quando fu passato il pericolo della febbre vulneraria, cominciarono gradatamente a ...
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capata
s. f. [der. di capo]. – 1. Colpo dato con il capo: dare, battere una c.; dando calci e capate nello stomaco agli assalitori (Malaparte); fig., fare alle c. con qualcuno, venire a contrasto. 2. [...] Fare o dare una c. e, più com. il dim., una capatina in un luogo, farvi una breve apparizione, una rapida visita. ◆ Dim. capatina (v. ...
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centopelle
centopèlle (o centopèlli) s. m. [rifacimento del lat. centipellio -onis, comp. di centum «cento» e pellis «pelle»]. – Lo stesso che omaso, parte dello stomaco dei ruminanti. In veterinaria, [...] indigestione del c. (o indigestione cronica, o ostruzione del foglietto), arresto e intasamento dei materiali alimentari nell’omaso dei ruminanti, spec. dei bovini ...
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stomacosostomacóso agg. [der. di stomaco; cfr. il lat. stomachosus «facile ad adirarsi»]. – Che stomaca; è voce più pop. che stomachevole, riferita soprattutto a cosa che produce nausea al vederla o [...] al sentirla: l’avvertì che usasse più riguardo nel far tante carezze a que’ ragazzi, perché eran troppo sudici e s. (Manzoni); in senso fig.: stomacose calunnie son queste o inventate o spacciate (Muratori). ◆ Avv. stomacosaménte, non com., in modo ...
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gastralgia
gastralgìa s. f. [comp. di gastro- e -algia (v. algia)]. – Genericam., dolore di stomaco, che costituisce spesso un sintomo di affezioni gastriche. ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia comparata
Nei pesci, in generale, non vi...
stomaco
Ricorre solo al principio del Convivio, col significato usuale, nell'invito che D. rivolge al settatore di vizii a non accostarsi alla mensa apparecchiata perché lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda...