postema
postèma s. f. (ant. apostèma m. o f.) [lat. apostema, dal gr. ἀπόστημα, der. del tema di ἀϕίστημι nel senso di «andar via» (quindi, propr., «ciò che se ne va dal corpo»)]. – 1. Raccolta di pus [...] , rimane talvolta nell’uso pop., dove indica anche l’otite: una p. per orecchio e un’unghia incarnita disturbano ... la convalescenza (Manzoni). 2. In senso fig., pop., dispiacere, grossa preoccupazione, grave fastidio: avere una p. sullo stomaco. ...
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micidiale
agg. [der. di micidio, aferesi ant. di omicidio; cfr. l’ant. omicidiale]. – Che dà la morte. Anticam. riferito a persona (anche come sost., sinon. quindi di omicida, uccisore, assassino): i [...] le mosche, per le zanzare. Spesso iperb., di cosa assai nociva o che comunque rechi grave molestia: cibi m. per lo stomaco; esalazioni m.; un fetore m.; letture m. per lo spirito; anche, che deprime, che stanca grandemente, che riesce impossibile da ...
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dumping
‹dḁ′mpiṅ› s. ingl. [der. di (to) dump, propr. «buttar giù»], usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio econ., la vendita all’estero di una merce a prezzi inferiori a quelli praticati sul mercato [...] morbosi (disturbi digestivi, circolatorî e del sensorio) osservabili dopo il pasto in alcuni soggetti gastrectomizzati, e riferibili a uno svuotamento troppo rapido dello stomaco; in ital. l’espressione è talora tradotta con sindrome da svuotamento. ...
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duodenale
agg. [der. di duodeno]. – Del duodeno, che si riferisce al duodeno: mucosa d.; ulcera d.; sondaggio d., introduzione, a scopo diagnostico o terapeutico, di una sottile sonda attraverso la bocca, [...] l’esofago e lo stomaco fino al duodeno. ...
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duodenectomia
duodenectomìa s. f. [comp. di duodeno e ectomia]. – Intervento chirurgico consistente nella resezione del duodeno, o di una sua parte, generalmente associata a resezione di una parte dello [...] stomaco. ...
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duodeno
duodèno s. m. [dal lat. duodeni, distributivo di duodĕcim «dodici», perché lungo nell’uomo dodici pollici circa: calco del gr. tardo δωδεκα-δάκτυλος]. – In anatomia, il primo tratto dell’intestino [...] tenue situato profondamente sulla parete posteriore dell’addome, tra lo stomaco e il digiuno: lungo circa 25 cm, a forma di anello incompleto e di ansa che abbraccia nella sua concavità la testa del pancreas, riceve lo sbocco del dótto coledoco e ...
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svuotamento
svuotaménto (o svotaménto) s. m. [der. di svuotare (o svotare)]. – 1. L’azione e l’operazione di svuotare, il fatto di svuotarsi e di venire svuotato: s. di un serbatoio, di una vasca; per [...] di una raccolta ascessuale, del contenuto di una cisti, ecc. b. In radiologia, nel corso dello studio di organi cavi (stomaco, cistifellea, intestino, ureteri, ecc.), tempo di s., la velocità con la quale il mezzo di contrasto abbandona l’organo, che ...
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duodenostomia
duodenostomìa s. f. [comp. di duodeno e -stomia]. – In chirurgia, creazione di una comunicazione tra il duodeno e l’esterno attraverso la parete addominale, che ha lo scopo di poter provvedere [...] all’alimentazione del paziente, in caso di ostacolo al transito del cibo nello stomaco (tumori). ...
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anadenia
anadenìa s. f. [comp. di an- priv. e del gr. ἀδήν -ένος «ghiandola»]. – In medicina, mancanza, o insufficienza funzionale, di un tessuto ghiandolare, soprattutto con riferimento alla mucosa [...] dello stomaco in corso di gastrite atrofica. ...
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raccomodare
v. tr. [comp. di r- e accomodare] (io raccòmodo, ecc.). – 1. a. Mettere di nuovo in buono stato una cosa guasta o sciupata (ha senso più generico e comprensivo di aggiustare, riparare, racconciare, [...] : raccomodarsi la cravatta, la sciarpa, il colletto. 2. fig., non com. Rimettere in sesto: questo brodo ti raccomoderà lo stomaco. Con senso più generico, rimediare a qualche cosa: si direbbe che la peste avesse preso l’impegno di raccomodar tutte le ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia comparata
Nei pesci, in generale, non vi...
stomaco
Ricorre solo al principio del Convivio, col significato usuale, nell'invito che D. rivolge al settatore di vizii a non accostarsi alla mensa apparecchiata perché lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda...