castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per [...] castelli di Spagna; un c. di menzogne, un seguito di bugie. b. scherz. Mettere in castello, mangiare, mettere nello stomaco: qualcosa alla buona da mettere in castello mi basta (Manzoni). 4. estens. Nome generico di impalcature, ossature di legno o ...
Leggi Tutto
lambliasi
lamblìaṡi s. f. [dal nome del genere lamblia]. – Malattia parassitaria diffusa in quasi tutto il mondo, causata da una specie di protozoi (Lamblia, o Giardia, intestinalis), che si localizzano [...] nell’intestino o, più raramente, nello stomaco e nelle vie biliari, dove penetrano, in forma cistica, per mezzo di bevande e cibi contaminati con feci infette. ...
Leggi Tutto
dolciume
s. m. [der. di dolce1]. – 1. Sapore dolce piuttosto stucchevole: non mi piace il d. di questi frutti. 2. Al plur., quantità di cose dolci, e, in genere, i prodotti dell’industria dolciaria: [...] mangia troppi d.; questi d. ti rovinano lo stomaco; negozio di dolciumi. ...
Leggi Tutto
digerente
digerènte agg. [part. pres. di digerire]. – Che digerisce, che serve alla digestione: apparato d. (detto anche tubo d., e talora, nell’uso medico, soltanto il digerente s. m.), complesso di [...] chimiche (digestione), e al loro assorbimento; nell’uomo comincia dall’orifizio orale e prosegue con la faringe, l’esofago, lo stomaco, il duodeno, l’intestino tenue, il crasso e l’ano, comprendendo inoltre le ghiandole salivari, il fegato e il ...
Leggi Tutto
sondare
v. tr. [dal fr. sonder, che prob. è il lat. *sŭbŭndare «immergere» (der. di ŭnda «onda» con sŭb «sotto»)] (io sóndo, ecc.). – 1. Esaminare, rilevare, esplorare con una sonda. In partic.: a. Nel [...] nell’uso marinaresco. b. Nella clinica medica e chirurgica, esaminare con la sonda una cavità interna del corpo: s. lo stomaco, l’uretra, ecc.; anche assol., introdurre la sonda in una cavità. c. Nella tecnica mineraria, s. il terreno, il suolo ...
Leggi Tutto
intestino2
intestino2 s. m. [dal lat. intestinum, neutro sostantivato dall’agg. intestinus: v. la voce prec.] (pl. -i; ant. le intestina e anche le intestine). – 1. In anatomia, tratto del tubo digerente [...] che, nei vertebrati (specie umana compresa), segue allo stomaco e sbocca all’esterno con l’orifizio anale; ha la funzione di completare la digestione del cibo, di assorbire le sostanze nutritive e di eliminare quelle di rifiuto. Si divide ...
Leggi Tutto
perforare
v. tr. [dal lat. perforare, comp. di per-1 e forare «forare»] (io perfóro, ecc.). – Forare penetrando in profondità o anche passando da parte a parte, con riferimento sia all’oggetto che produce, [...] una galleria; p. il lobo dell’orecchio, per potervi appendere l’orecchino; l’ulcera gli aveva perforato la parete dello stomaco. In usi fig.: un urlo lacerante perforò l’aria; la Carmela continuava a guardarlo con quegli occhi che perforavano (Tobino ...
Leggi Tutto
perforazione
perforazióne s. f. [dal lat. tardo perforatio -onis (riferito alla trapanazione del cranio), der. di perforare «perforare»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il modo di perforare, di produrre [...] di un organo, o di formazioni anatomiche sovrapposte, per varie cause; in partic., p. degli organi cavi addominali (stomaco, intestino), connessa a eventi traumatici quali ferite da punta, colpi d’arma da fuoco, ecc., oppure a lesioni patologiche ...
Leggi Tutto
intimpanire
v. intr. [der. di timpano] (io intimpanisco, tu intimpanisci, ecc.; aus. essere), tosc. – Dell’addome, diventare duro e teso come la membrana di un timpano o tamburo, per troppo cibo ingerito [...] o per altro motivo: come ... si sforzava di contenere la ... ilarità, il suo stomaco ne pareva intimpanito (D’Annunzio). Con uso trans. (o assol.) e con valore causativo, rendere l’addome teso e duro: i legumi intimpaniscono. ...
Leggi Tutto
digiuno1
digiuno1 agg. [lat. ieiūnus]. – 1. Che non ha mangiato da tempo più o meno lungo: essere d. dalla mezzanotte, dal giorno avanti, da due giorni; senza determinazione del tempo, in frasi come [...] sono ancora d. e sim., s’intende in genere che non si è ancora mangiato nella giornata; estens., essere a stomaco d., a ventre d., vuoto di cibo. 2. fig. a. Privo, sprovvisto di cosa che si vorrebbe o dovrebbe avere, e soprattutto di nozioni ...
Leggi Tutto
stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia comparata
Nei pesci, in generale, non vi...
stomaco
Ricorre solo al principio del Convivio, col significato usuale, nell'invito che D. rivolge al settatore di vizii a non accostarsi alla mensa apparecchiata perché lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda...