vomitevole
vomitévole agg. [der. di vomitare]. – Che eccita il vomito, che fa vomitare; per lo più in usi fig. (cfr. la frase «che rivolta lo stomaco»): uno spettacolo, una recitazione v.; frasi, espressioni [...] vomitevoli ...
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saccofaringidi
saccofarìngidi s. m. pl. [lat. scient. Saccopharyngidae, dal nome del genere Saccopharynx, comp. del lat. saccus «sacco» e gr. ϕάρυγξ «faringe»]. – Famiglia di pesci teleostei comprendente [...] il solo genere Saccopharynx, dell’oceano Atlantico: sono pesci abissali, simili alle anguille, con bocca, faringe e stomaco capaci di enorme distensione, così che possono ingerire prede di dimensioni superiori a quella del loro corpo. ...
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traguggiare
v. tr. – Variante (o alterazione) ant. di trangugiare: ogni mattina a buona ora, a stomaco vòto, traguggiava uno grandissimo bicchiero di quello fumoso vino bianco (Bandello). ...
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empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, [...] le profonde Fosse del sangue empir del popol mio (T. Tasso); empirsi le tasche di soldi; empirsi di cibo la bocca, lo stomaco; empirsi la pancia, il ventre, fam., mangiare a sazietà. Raro, e. di regali, di beneficî qualcuno (per colmare, coprire). b ...
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curvatura
s. f. [dal lat. curvatura]. – 1. L’operazione del curvare: la c. delle doghe per le botti; dare una leggera c. a una sbarra; in arboricoltura, ripiegamento dei rami di piante da frutto, spec. [...] lunghezza della corda. c. In anatomia, ripiegamento o curva formata da un organo o sua parte; in partic., nello stomaco, grande e piccola c., i margini rispettivamente sinistro e destro dell’organo. d. In cristallografia, c. delle facce, imperfezione ...
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pancione
pancióne (dial. panzóne) s. m. [accr. di pancia]. – 1. Grossa pancia, ventre molto prominente: un p. smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia piegate (Manzoni). Anche, il ventre [...] il p., essere incinta. 2. (f. -a) scherz. o spreg. Persona che ha una gran pancia. 3. In zoologia (anche nella variante panzone), lo stesso che rumine, una delle quattro cavità o compartimenti, il più ampio, dello stomaco concamerato dei ruminanti. ...
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asteria2
astèria2 s. f. [lat. scient. Asterias, dal gr. ἀστερίας «stellato»]. – Genere di stelle di mare, cui appartengono specie piuttosto comuni lungo le coste, di colore variabile, che estroflettono [...] lo stomaco per avvolgere e digerire la preda. ...
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pepsina
s. f. [der. del gr. πέψις «digestione»]. – In biochimica, enzima proteolitico del succo gastrico che deriva, per azione dell’acido cloridrico, dal pepsinogeno secreto dalle ghiandole dello stomaco: [...] in ambiente acido, determina la trasformazione delle sostanze proteiche in peptoni, solubili in acqua; la pepsina estratta a fresco (generalmente dalla mucosa gastrica del maiale) viene somministrata, ...
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pepsinogeno
pepsinògeno s. m. [comp. di pepsina e -geno]. – In biochimica, sostanza di natura proteica, elaborata dalle ghiandole piloriche e dalle cellule principali delle ghiandole del corpo e del [...] fondo dello stomaco: dà origine a pepsina attiva in presenza di acido cloridrico. ...
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riempire
(non com. rïémpiere, ant. o poet. rémpiere) v. tr. [comp. di ri- e empire (o empiere)] (io rïémpio, ecc.; coniug. come empire). – 1. Far pieno; è in genere lo stesso che empire, ma è più com. [...] lana, una fossa di terra, una valigia di indumenti; enfatico o iperb.: mi riempì le tasche di soldi; si è riempito lo stomaco di cibo; era così alto e grosso che riempiva con la sua persona il vano della porta. Spesso fig., di sentimenti e pensieri ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia comparata
Nei pesci, in generale, non vi...
stomaco
Ricorre solo al principio del Convivio, col significato usuale, nell'invito che D. rivolge al settatore di vizii a non accostarsi alla mensa apparecchiata perché lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda...