patire1
patire1 v. tr. e intr. [lat. pop. *patire per il lat. class. pati «sopportare, permettere, soffrire»] (io patisco, tu patisci, ant. io pato, tu pati, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Ricevere [...] incuria dell’affittuario. b. Usato intransitivamente, e seguito dalla prep. di, essere afflitto da un male, abituale o continuo: patisce di stomaco, di mal di fegato; patisci ancora d’insonnia?; fig., p. d’invidia, di gelosia, e sim. c. Con uso assol ...
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patire2
patire2 v. tr. [adattam. tosc. di un ant. padire, paidire (di etimo incerto), largamente rappresentato ancor oggi nei varî dialetti] (io patisco, tu patisci, ecc.), ant. – Digerire: prendano [...] la mia vivanda col pane, che la farà loro e gustare e patire (Dante); è grazia a Dio d’avere sì fatto stomaco, che ogni cosa patisca (Sacchetti). ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] . pron., di cibo che rimanga indigesto: è stato un piatto troppo pesante per me, e mi s’è piantato sullo stomaco. Con sign. astratto, come sinon. (meno com.) di ficcarsi, di un pensiero, sentimento, ricordo, piantarsi nella mente, nella memoria, nel ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] fin la vecchiezza, L’abborrita vecchiezza, avrei sofferto Con riposato cor (Leopardi); non posso s. la luce così violenta; ho lo stomaco delicato e non soffro l’aglio; amore e signoria non soffron compagnia (prov.). In partic., di persona o cosa che ...
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consolare2
consolare2 v. tr. [lat. consōlare e consōlari, comp. di con- e solari «confortare»] (io consólo, ecc.). – 1. Confortare una persona, recarle sollievo in una pena morale, lenirne il dolore: [...] ceneri di molli ombre consoli (Foscolo); un profumo, Che il deserto consola (Leopardi); fam., un vinello che consola lo stomaco. 3. intr. pron. a. Trovare conforto, sentire alleviamento della pena: si consolò alle mie parole; darsi pace, rassegnarsi ...
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scoprire
(ant. o poet. o region. scovrire) v. tr. [comp. di s- (nel sign. 1) e coprire] (coniug. come coprire). – 1. a. Togliere ciò che serve a coprire, a riparare, a nascondere alla vista: s. una pentola; [...] e l’avversario ha approfittato per colpirlo con un deciso montante; più com. con la particella pron.: scoprirsi il fianco, lo stomaco; e assol., nel rifl.: aspettava che l’avversario si scoprisse; bada a non scoprirti; Né mai, qualunque volta si ...
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anoressia
anoressìa s. f. [dal lat. tardo e mediev. anorexia, gr. ἀνορεξία, comp. di ἀν- priv. e ὄρεξις «appetito»]. – 1. Mancanza d’appetito, che può giungere fino al disgusto per il cibo; è di solito [...] e in malattie infettive acute come il tifo, o tenace, in affezioni del tubo digerente (gastriti, tumori dello stomaco) o in malattie generali croniche tossinfettive (tubercolosi). 2. In psichiatria, a. mentale, forma di nevrosi caratterizzata da ...
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sarcina2
sàrcina2 s. f. [lat. scient. Sarcina, dal lat. class. sarcĭna «fardello» (v. la voce prec.)]. – Genere di batterî della famiglia micrococcacee, di norma saprofiti, eccezionalmente patogeni, [...] le cui cellule si dividono molto regolarmente nelle tre direzioni dello spazio, originando ammassi cubici di 8 o più individui; la specie Sarcina ventriculi è reperibile nello stomaco umano, per lo più in soggetti sofferenti di achilia. ...
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magone
magóne s. m. [dal germ. mago], region. – 1. Il ventriglio del pollo. 2. Accoramento, dispiacere (come di peso che resti sullo stomaco): avere il m.; provare un magone; E già premedito l’inevitabile [...] m. di cui Potrò dirmi che è la mia parte migliore (Maurizio Cucchi) ...
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stretta
strétta s. f. [der. di stretto1]. – 1. a. Il fatto di stringere, o di venire stretto, premendo fortemente: tagliai il fil di ferro con una s. di pinze; la volpe tentava di liberarsi dalla s. [...] più rigida. e. Senso di costrizione e dolore acuto e improvviso: avere, sentire, provare una s. al cuore, allo stomaco, alla gola, com. soprattutto in senso fig., per indicare l’effetto di una profonda e improvvisa emozione: quando ho visto ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia comparata
Nei pesci, in generale, non vi...
stomaco
Ricorre solo al principio del Convivio, col significato usuale, nell'invito che D. rivolge al settatore di vizii a non accostarsi alla mensa apparecchiata perché lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda...