allitterazione
allitterazióne s. f. [dal lat. uman. allitteratio -onis, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Ripetizione, spontanea o ricercata (per finalità stilistiche o come aiuto mnemonico), di un suono [...] o di una serie di suoni, acusticamente uguali o simili, all’inizio (più raram. all’interno) di due o più vocaboli successivi; è un fenomeno che non interessa soltanto l’arte retorica ma appartiene anche ...
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liaison
‹lie∫õ′› s. f., fr. [lat. tardo ligatio -onis, der. di ligare «legare»]. – 1. Termine corrispondente all’ital. legamento e anche a legame, con le varie accezioni, concrete e astratte, di questi [...] ›; tale legamento, che in alcuni casi è automatico e obbligatorio e in altri è facoltativo (in relazione anche a scelte stilistiche), determina per alcune consonanti una variazione di pronuncia: per es., in grand homme la d è pronunciata t, in moyen ...
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allofono
allòfono s. m. [comp. di allo- e -fono]. – In linguistica, variante di realizzazione di un fonema determinata dalla natura dei fonemi antecedenti e seguenti; è più comunem. detta variante fonematica [...] individualità lessicale e funzionale, differiscono per singoli fonemi, in dipendenza da diversificazioni diacroniche, da preferenze regionali, da scelte stilistiche: così duecento, ducento e dugento; lacrima e lagrima; recuperare e ricuperare, ecc. ...
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scarabocchiare
v. tr. [der. di scarabocchio] (io scarabòcchio, ecc.). – 1. Segnare, coprire con scarabocchi: s. il foglio, il quaderno, le pagine di un libro; il bambino mi ha scarabocchiato tutta l’agenda; [...] : sto scarabocchiando un resoconto del convegno di ieri; spreg., scrivere male, senza sufficienti capacità espressive e stilistiche: s. un romanzo, una novella; questi moderni goffi e sciagurati, che vanno tuttodì scarabocchiando commedie impure ...
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incastonare
v. tr. [der. di castone] (io incastóno, ecc.). – Incastrare, legare nel castone: i. una gemma in un anello; brillante incastonato in un cerchio di platino; anche fig.: i. in un discorso frasi [...] ricercate; un panegirico incastonato di lambiccate eleganze stilistiche. ...
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raffinatezza
raffinatézza s. f. [der. di raffinato]. – L’essere raffinato, sempre in senso fig.: r. di gusto, di modi, di costumi; la r. della sua sensibilità è quasi morbosa; vestire, trattarsi con [...] mille r., di oggetti scelti con gusto raffinato; è attenta a tutte le r. della moda, ai più squisiti e sottili ritrovamenti; r. stilistiche, espressioni ricercate, volutamente squisite; più genericam.: è una r.; che raffinatezze!; sono raffinatezze. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] di i vocale e di i semiconsonante non è peraltro così netta in italiano come in altre lingue, e ragioni stilistiche o d’altra natura possono spesso intervenire a dar suono vocalico anche alla semiconsonante; c) di segno diacritico, nei gruppi ...
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ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto [...] a., insieme di canti, salmodici e innodici, proprî della liturgia cattolica latina di rito ambrosiano, con impronte stilistiche orientali, specialmente nei lunghissimi vocalizzi; chiesa a., la chiesa che è sotto la giurisdizione dell’arcivescovo di ...
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metanarrazione
metanarrazióne s. f. [comp. di meta- e narrazione]. – Opera letteraria nella quale sono evidenziate, per ragioni stilistiche, le strutture compositive della narrazione. ...
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calcolatore
calcolatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. calculator -oris «computista, maestro di calcolo»; nel sign. 3, è un calco dell’ingl. computer (v.)]. – 1. a. In senso generico, chi, o che, [...] alfanumerici (e non soltanto numerici) e capace di compiere operazioni e funzioni molto complesse; ma questa distinzione è raramente mantenuta, e i due termini sono stati per lo più usati indifferentemente, con preferenze spesso soltanto stilistiche. ...
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Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. La produzione comica dei primi quindici...