globulare
agg. [der. di globulo]. – 1. Che si riferisce a un globo, o che ha forma di globulo: ammassi g. di stelle; ghisa a struttura g. (o sferoidale). 2. In medicina, relativo ai globuli rossi del [...] sangue: resistenza g., quella dei globuli rossi alla loro dissoluzione (emolisi); valore g., la quantità di emoglobina presente in media nelle singole emazie ...
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globulo
glòbulo s. m. [dal lat. globŭlus, dim. di globus «globo»]. – 1. letter. Piccolo corpo sferico, globetto: un g. di vetro, di cristallo. 2. In biologia: a. Elemento corpuscolato del sangue, appartenente [...] che si presentano come macchie oscure, soprattutto nelle grandi nebulose luminose; hanno dimensioni comprese fra 0,2 e 2 anni-luce e si ritiene siano ammassi di materiale cosmico in via di condensazione per formare nuove stelle. ◆ Dim. globulétto. ...
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stalla
s. f. [dal germ. *stall «sosta, dimora»]. – 1. a. Ambiente o fabbricato rurale nel quale sono tenuti chiusi per una parte del giorno, e soprattutto durante la notte, animali domestici da allevamento, [...] di un lavoro quando se ne intravede la fine, con allusione al comportamento dell’asino quando sente vicina la stalla; dalle stelle alle s., con riferimento a chi decade improvvisamente da una condizione elevata, o perde la stima di cui godeva, o ...
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nientemeno
nienteméno (o 'niènte méno') avv. – 1. In misura non inferiore, allo stesso modo; con questa accezione (in cui è più com. la grafia staccata niente meno) è generalm. seguito da che o di: stelle [...] che qui ci sembravano appena scintille, e colà son mondi di luce e niente meno che altrettanti soli (D. Bartoli); era ben naturale che s’interessasse per quella cara Gertrude, niente meno de’ suoi parenti ...
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stamani
(letter. stamane) avv. [lat. ista mane; v. sta e mane]. – Questa mattina; è forma diffusa soprattutto in Toscana (dove si usa anche stamani mattina; altrove, più com. stamattina): le quattro [...] chiare stelle Che vedevi staman son di là basse (Dante); stamane, all’ora che io v’ho detta, egli entrò in un mio giardino (Boccaccio). Anticam. anche istamane, che riproduce invariata la forma originaria latina: io son veramente colui che quello ...
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piovere
piòvere v. intr. [lat. pop. plŏvĕre (class. plŭĕre)] (pass. rem. piòvve; aus. essere, oppure avere quando si vuole indicare più lunga durata). – 1. a. Cadere, detto della pioggia: sta per p., [...] e sfumato, e pioveva un calore morto e pesante (Manzoni); gli olmi piovevano i loro fiori innumerevoli (D’Annunzio); le stelle piovevano un barlume latteo sul cortile (Deledda). 4. Come locuz. avv., in piovere, di strutture disposte obliquamente, con ...
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decasillabo
decasìllabo agg. e s. m. [dal lat. tardo decasyllăbus, gr. δεκασύλλαβος, comp. di δέκα «dieci» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso composto di dieci sillabe (o, più propriam., di dieci «posizioni [...] non obbligatorio, sulla 6a o 7a (come in questa quartina del Pascoli: Udii tra il sónno le ciaramèlle, / ho udito un suòno di nìnne nànne. / Ci sono in cièlo tùtte le stélle, / ci sono i lùmi nelle capànne); più rari i decasillabi con ritmo diverso. ...
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camaleonte
camaleónte s. m. [dal lat. chamaeleon -ontis, gr. χαμαιλέων -οντος, comp. di χαμαί «in basso, a terra» e λέων «leone» propr. «leone (che striscia) sulla terra», o «leone nano»]. – 1. Nome [...] usato talora per indicare un tipo di tessuto cangiante. 5. Piccola costellazione del cielo australe, presso il polo sud celeste, composta di stelle di splendore assai modesto. 6. Pianta erbacea, più nota nella variante camaleone. ◆ Dim. camaleontino. ...
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dragone
dragóne s. m. [lat. draco -ōnis (v. drago); nel sign. 6, prob. dall’ingl. dragon boat, sinon. di drake ed equivalente allo sved. drakar (v.)]. – 1. Mostro favoloso, detto anche drago, spesso [...] imbarcazione a vela da regata, armata di randa e fiocco. 7. Costellazione del cielo boreale, costituita da una lunga fila di stelle di modesto splendore che si snoda tra l’Orsa maggiore e l’Orsa minore. ◆ Dim. dragoncèllo, anche con accezioni partic ...
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sic itur ad astra
(lat. «così si sale alle stelle»). – Espressione usata da Virgilio (Aen. IX, 641), che la fa rivolgere da Apollo al figlio di Enea, Iulo, mentre quest’ultimo fa le sue prime prove di [...] valore, per incoraggiarlo a persistere e conquistare, in tal modo, l’immortalità; si ripete nel linguaggio com., spesso in tono ironico o sarcastico, con allusione a successi ottenuti con mezzi o meriti ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta dal Sole o da un’altra stella. La distinzione...