nicchio
nìcchio s. m. [lat. mītŭlus o mȳtŭlus o mȳtĭlus (v. mitilo), con passaggio non bene spiegato di m- a n- (per cui v. nespola)]. – 1. a. La conchiglia dei molluschi (in genere, con riferimento [...] alla conchiglia univalve): spiaggia morbida Sparsa di nicchi come il ciel di stelle (Moretti). Per estens., e con sign. specifico, in zoologia, l’involucro gelatinoso dei tunicati larvacei, detto anche casa, e l’involucro chitinoso che riveste i ...
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monostellato
s. m. e agg. Ristorante che ha una stella in una guida gastronomica; segnalato con una stella. ◆ Gli ispettori della guida più celebre e diffusa del mondo hanno deciso di confermare i quattro [...] ’anno scorso […] e di concentrare le promozioni sui due livelli inferiori, facendo salire di tre unità il numero dei «due stelle» e di ben 14 – tra nuovi ingressi e bocciature – i locali monostellati. (Licia Granello, Repubblica, 26 novembre 2004, p ...
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fulgere
fùlgere v. intr. [dal lat. fulgēre] (io fulgo, tu fulgi, ecc.; pass. rem. fulsi, fulgésti, ecc.; manca il part. pass. e quindi i tempi comp.), poet. – Risplendere; è molto meno com. di rifulgere: [...] Fulgeami già in fronte la corona (Dante); onde fulse A gli ozi barbari luce e vita (Carducci). ◆ Part. pres. fulgènte, anche come agg.: occhi fulgenti; astri, stelle fulgenti; trasse fuori una fulgente spada (Pulci). ...
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cigno
s. m. [dal lat. cycnus e cygnus, gr. κύκνος]. – 1. Uccello di grande statura, dal piumaggio generalmente bianco, appartenente al genere Cygnus (della famiglia anatidi) che comprende specie viventi [...] cigno, prima della morte, il canto più bello. 3. In astronomia, Cigno, nome di una costellazione del cielo boreale che si estende in piena Via Lattea tra l’Aquila e la Lira, distinguibile a occhio nudo per 5 stelle disposte a forma di croce latina. ...
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montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto [...] nel linguaggio marin., salire in alto sull’alberatura. b. Di astri, salire sull’orizzonte: E ’l sol montava ’n sù con quelle stelle Ch’eran con lui ... (Dante). c. Di liquidi, crescere raggiungendo un livello più alto: l’acqua monta nella stiva; col ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] e quindi «ciechi») per le altre due. h. Per altre locuz., come d. croce, d. fondo, partita d., passo d., scacco d., sonetto d., stelle d., d. verità, ecc., v. i singoli sostantivi. 4. Con uso di s. m.: a. Nel gergo teatrale, lo stesso che doppione. b ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] ha fatto una carriera brillante perché era portato dal direttore. Con sign. analoghi, ma con traslati diversi: p. qualcuno alle stelle, esaltarlo con parole di grande ammirazione; p. in palma di mano, tenere in alta considerazione. 3. Per l’ampiezza ...
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zirlare
żirlare (o zirlare) v. intr. [voce onomatopeica: cfr. lat. tardo zinzilulare] (aus. avere). – Mandare uno zirlo o degli zirli, detto dei tordi, ma anche dei cacciatori che ne imitano il verso [...] per richiamo, e, per estens., di altri animali, come grilli, topi, ecc. Con uso trans., letter., riempire di zirli: Oh, stelle splendenti di quella notte zirlata dai grilli! (Rosso di San Secondo). ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] seguita da consonante della stessa sillaba, per es. lo ’ngegno, tra ’l sì e ’l no, «E ’l sol montava ’n sù con quelle stelle» (Dante); 3) le abbreviazioni dei millesimi, per es. il ’48 (il 1848), nel ’29 (nel 1929), la guerra del ’15-’18, il ’400 (il ...
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pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie [...] . e poet.: Francesca, i tuoi martìri A lagrimar mi fanno tristo e pio (Dante); i rai [= raggi] di che son pie le stelle Alle obblïate sepolture (Foscolo); ancora è pio Dunque all’Italia il cielo (Leopardi). 3. letter. Placido, mansueto: T’amo, o pio ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta dal Sole o da un’altra stella. La distinzione...