pavone
pavóne (ant. o region. paóne, pagóne) s. m. (f. -a o -éssa) [lat. pavo -ōnis]. – 1. a. Nome di due specie di uccelli galliformi fasianidi appartenenti al genere Pavo, il p. mutico (lat. scient. [...] 5. In astronomia, Pavone (lat. Pavo), nome di una costellazione del cielo australe, fra l’Ottante e il Sagittario, comprendente un’ottantina di stelle, di luminosità assai debole. ◆ Dim. pavoncino (v. anche, con altri sign., pavoncella e pavoncello). ...
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consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia [...] ); è sempre consonante, per es., il verso di mezzo dello stornello rispetto agli altri due: «Fior tricolore, Tramontano le stelle in mezzo al mare, E si spengono i canti entro il mio core» (Carducci); una lieve consonanza, consentita peraltro anche ...
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protomateria
protomatèria s. f. [comp. di proto- e materia]. – In cosmologia, la materia primordiale, costituita da un fluido ad altissima temperatura e densità pressoché uniforme, che, secondo la teoria [...] così luogo alla formazione dell’Universo. Con sign. più ristretto, la materia dell’Universo in una fase successiva al big bang e quindi in uno stato simile a quello attuale, da cui si sarebbero formate le stelle, i loro pianeti e gli altri astri. ...
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eliaco
elìaco agg. [dal lat. tardo heliăcus, gr. ἡλιακός, der. di ἥλιος «sole»] (pl. m. -ci). – Propr., che si riferisce al Sole; adoperato soprattutto nelle locuz. levata eliaca e tramonto eliaco di [...] un astro, per indicare l’epoca in cui le stelle vicine al Sole, a causa del moto apparente annuo di questo sull’eclittica, si liberano dai raggi solari o sono da questi offuscate: prima del nascere e. delle Pleiadi (D’Annunzio). ...
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accrescimento
accresciménto s. m. [der. di accrescere]. – 1. L’accrescere e l’accrescersi; aumento, incremento: a. di gloria, di potenza; l’a. del capitale di un’azienda; l’a. della popolazione. Nel [...] al corpo principale. L’accrescimento ha una funzione molto importante nei processi di formazione di pianeti a partire da grumi materiali primordiali (planetesimi) e di notevoli oggetti stellari e quasi stellari, quali stelle X, pulsar e buchi neri. ...
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offuscare
v. tr. [dal lat. tardo offuscare, der. di fuscus «fosco, nero» col pref. ob-] (io offusco, tu offuschi, ecc.). – 1. Rendere fosco, oscurare, privare della lucentezza o della trasparenza: grosse [...] nuvole offuscavano il cielo; la nebbia ha offuscato l’aria; la luna offusca lo splendore delle stelle vicine; non com., o. un lume, una lampada, attenuarne l’intensità luminosa con qualche riparo. Anche nella forma intr. pron., farsi, diventare fosco ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] ): che cosa guardi?; dove guardi?; g. un fiore, un quadro, una vetrina, un’esposizione; g. la televisione; g. i monti, le stelle; g. nel vuoto; g. la gente che passeggia; fammi g. dentro il cassetto; g. dal finestrino; g. attraverso il buco della ...
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accusare
accuṡare v. tr. [dal lat. accusare, der. di causa «causa» con il pref. ad- (cfr. scusare)]. – 1. Attribuire una colpa, muovere un’accusa: nelle note informative, il direttore lo accusava di [...] triste allargai ’l freno (Petrarca); E l’immonda [upupa] accusar col luttuoso Singulto i rai, di che son pie le stelle Alle obbliate sepolture (Foscolo). 2. a. Manifestare, dichiarare: a. un disturbo, un dolore al piede, ecc.; a. il ricevimento di ...
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ofiuroidi
ofiuròidi (o ofiuroidèi) s. m. pl. [lat. scient. Ophiuroidea, der. del nome del genere Ophiura (v. ofiura), col suff. -oidea (v. -oide)]. – Classe di echinodermi molto simili alle «stelle di [...] mare» ma con la parte centrale del corpo, il disco, assai piccola e le braccia, generalmente cinque, sempre sottili, cilindriche, allungate, spesso rivestite di spine o aculei e dotate di grande mobilità ...
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tenero
tènero agg. [lat. tĕner -a -um]. – 1. Non duro, o meno duro, meno consistente dell’ordinario: a. Riferito a materiali e a prodotti che si lasciano tagliare, tritare e lavorare facilmente: legno [...] : un rosa, un celeste t.; E il verde t. de la novale Sotto gli sprazzi del sol ridea (Carducci); Si devono aprire le stelle Nel cielo sì t. e vivo (Pascoli). c. Vago, delicato: Meraviglia di mie bellezze tenere Non prender già, ch’io nacqui in grembo ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta dal Sole o da un’altra stella. La distinzione...