dare [lat. dare] (pres. do /dɔ/ o dò [radd. sint.], dai, dà, diamo, date, danno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] [...] indicano un dare in modo largo ma, talora, anche con degnazione: se Dio vi concede figlioli, abbiate in mira d’allevarli per Lui (A. Manzoni); in quel punto Stefano, che era riuscito a svincolarsi dall’amico, corse urtando dame e impettiti uffiziali ...
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Fabio Rossi
dare. Finestra di approfondimento
Modi di dare - Il concetto di «far avere ad altri qualcosa» è espresso da d. e da numerosi sinon. con diverse sfumature: fornire, passare, porgere, rifornire. [...] indicano un dare in modo largo ma, talora, anche con degnazione: se Dio vi concede figlioli, abbiate in mira d’allevarli per Lui (A. Manzoni); in quel punto Stefano, che era riuscito a svincolarsi dall’amico, corse urtando dame e impettiti uffiziali ...
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Romano (m. 897); eletto vescovo di Anagni da Formoso, successe a Bonifacio VI (pontefice per 15 giorni) nel maggio dell'896, con elezione irregolare, essendo vietato allora il mutamento di sede vescovile. Accettò, piegandosi ad Agiltrude, madre...