pescatore
pescatóre s. m. (f. -trice; pop. -tóra) [lat. piscator -oris, der. di piscari «pescare»]. – 1. a. Chi esercita l’attività della pesca per mestiere o per diletto: fare il p.; una famiglia, un [...] antonomasia, letter., il p., l’apostolo Pietro: tu drizzasti Poscia di retro al pescator le vele (Dante, parlando a Stazio che, secondo la leggenda, si era convertito al cristianesimo). Quindi, anello del p. (o anello piscatorio), anello recante l ...
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falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, [...] . gliconei e ferecratei, in Alcmane, in Saffo, nei tragici e nei comici greci; nella poesia latina, compare in Catullo, Stazio, Marziale, Petronio, Prudenzio. Ecco come esempio tre versi, tra i più famosi, di Catullo: «Passer mortuus est meae puellae ...
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Parnaso
Parnaṡo (raro Parnasso) s. m. – Propriam., nome (lat. Parnasus o Parnassus, dal gr. Παρνασός o Παρνασσός) di un massiccio montuoso della Grecia centrale, a nord del golfo di Corinto (nelle vicinanze [...] autore: tu prima m’inviasti Verso Parnaso a ber ne le sue grotte (Dante), mi avviasti verso la poesia (sono parole che Stazio rivolge a Virgilio); Sai che là corre il mondo, ove più versi Di sue dolcezze il lusinghier Parnaso (T. Tasso), corre verso ...
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STAZIO
Augusto MANCINI
Salvatore BATTAGLIA
. Dei tre maggiori poeti epici dell'età dei Flavî (69-96 d. C.), Valerio Flacco, Silio Italico e Publio Papinio Stazio, quest'ultimo ebbe più di tutti ricchezza di vena, ma troppo indulse all'artificio,...
Poeta latino, gallo insubre di origine, forse di Milano (n. 230 a. C. circa - m. 166 a. C. circa). Prima schiavo e poi liberato da un Cecilio, visse, secondo notizie non ben chiare, in contubernio con Ennio. Scrisse palliate imitando Menandro,...