orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] non ha orecchi; mettere una pulce in un o., fam., mettere qualcuno in uno stato di dubbio, di sospetto. 2. a. Per estens., l’udito stesso, in relazione alla sua maggiore o minore sensibilità: avere gli o. buoni, sentirci bene (ma avere buon o., anche ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] ristorante c’è sempre un gran m.; oggi sull’autostrada c’è stato poco movimento. Con opportune determinazioni: m. migratorî; m. di forestieri; differenzia dal partito per il suo carattere di maggiore spontaneità e di minore livello di organizzazione, ...
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eco
èco (ant. ècco) s. f. o m. [dal lat. echo, gr. ἠχώ] (pl. echi, unicamente masch.). – 1. a. Fenomeno acustico per il quale un suono, riflettendosi contro un ostacolo, torna a essere udito nel punto [...] di effettuare le stesse prove, che, con maggiore difficoltà, potrebbero effettuarsi disponendo a distanza opportuna opinione pubblica; anche, strascico di commenti, dicerie, pettegolezzi: è stato un matrimonio, o un divorzio, che ha destato molta eco ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] fig. a. Ciascuno degli stadî intermedî che conducono successivamente da uno stato a un altro, spec. nelle locuz. avv. a gradi (ant. analogam., il grado complessivo di un polinomio è il maggiore tra i gradi complessivi dei monomî che lo compongono. ...
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particolarismo
s. m. [der. di particolare]. – 1. Nel linguaggio storico e politico, l’atteggiamento e il comportamento di chi cura prevalentemente i proprî particolari interessi, esercitando, coscientemente [...] agli aspetti e costumi tipici di una determinata regione. b. In uno stato federativo, la tendenza degli organi confederali a riconoscere ai singoli stati la maggiore autonomia possibile; per estens., ogni tendenza ad attribuire a regioni, gruppi e ...
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severo
sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; [...] della droga; è fatto s. divieto di attraversare i binarî; sono stati impartiti ordini s. alle forze di polizia. 2. fig. a rispetto allo stile arcaico precedente, la conquista di una maggiore organicità di struttura e di un senso più naturalistico: la ...
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sezione
sezióne s. f. [dal lat. sectio -onis «taglio» (der. di sectus, part. pass. di secare «tagliare»), attraverso il fr. section, di cui, in alcune accezioni più recenti (per es. in quella di «reparto, [...] di sezione interessi la dimensione minore, e rispettivam. maggiore, della pianta. Talvolta il termine è usato come sinon 6. Suddivisione, ripartizione; ciascuna delle parti in cui è stato diviso un tutto organico. In partic.: a. Ciascuna delle ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] frequente soprattutto con l’avv. mai, che conferisce maggiore vaghezza all’ipotesi: se mai ti capitasse di raro: Ditel costinci; se non, l’arco tiro, Dante); non può essere stato se non lui (= altri che lui); non ho taciuto se non per evitargli ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] : cambiare lavoro alla sua età è un s. nel buio; quel matrimonio è stato un s. nel buio. Fam., fare due s., quattro s., ballare in si dedica allo sport del pugilato, per acquistare una maggiore elasticità delle gambe (ma praticato anche a scopo di ...
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mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, [...] locuz. particolari: a m. doppî (ormai raro), in numero assai maggiore; farsi di m. colori, per la vergogna, per ira repressa, per il primo, dal 2006 per il secondo) lo Stato italiano, attraverso la scelta dei contribuenti nella propria dichiarazione ...
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Stato Maggiore Nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con il governo, il ministro della Difesa o il comandante di una grande unità o di un reparto, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie...
Generale (Biella 1800 - Torino 1882). Sottocapo di stato maggiore, si distinse nelle campagne del 1848-49; con il ministro C. Cadorna fu incaricato nel 1849, dopo Novara, delle trattative per l'armistizio col Radetzky; da quest'anno al 1857...