neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] neutri, come le dita, le frutta, le risa, ecc., fenomeno diffuso con frequenza maggiore in alcuni dialetti). Nella terminologia grammaticale, l’aggettivo è stato usato nel passato (oggi raramente) come equivalente di intransitivo, riferito a verbi; e ...
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repubblicano
agg. [der. di repubblica]. – 1. a. Retto a repubblica: paese, stato repubblicano. b. Che appartiene a un paese retto a repubblica: governo, esercito r.; magistratura repubblicana. 2. Che [...] dopo la proclamazione della Repubblica nel 1946, e il Partito r. degli Stati Uniti d’America, caratterizzato, nel bipolarismo lì esistente, da un maggiore conservatorismo rispetto al Partito democratico). Come s. m. (f. -a), aderente, sostenitore ...
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aeriforme
aerifórme agg. e s. m. [comp. di aeri- e -form]. – 1. agg. a. Che ha proprietà analoghe a quelle dell’aria: sostanze a.; in fisica e chimica, stato a., uno degli stati di aggregazione della [...] , vane, a. (Leopardi); il cielo s’incurva azzurro calmo e sereno, e non ricorda e non teme più l’assalto dei mostri a. (I. Nievo). 2. s. m. Sostanza allo stato aeriforme; prende il nome di gas o di vapore, a seconda che si trovi a temperatura ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] rinvio del dibattimento a una data successiva (non maggiore di 5 giorni secondo il Codice di procedura penale (spesso in senso iperbolico). 4. fig. a. Punto, grado o anche stato, condizione a cui si giunge o si è giunti: volendo conoscere la virtù d ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] che è bene da ciò che è male, ritenuta presente in misura maggiore o minore in ogni uomo, innata oppure acquisita con l’educazione e rigida, m. rilassata; doppia m., espressione che è stata usata a designare l’atteggiamento e il comportamento di ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] estate); nel passato la vigenza di questa ora estiva è stata piuttosto varia, e attualmente essa entra in vigore, contemporaneamente Vaticano II le parti erano otto, distinte in: o. maggiori (mattutino, lodi e vespro), così dette perché di sviluppo ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento [...] concetto, di un argomento, di un tema narrativo; dare maggiore s. alle premesse o alle conclusioni di una ricerca scientifica, serie dei cambiamenti che si verificano in un organismo da uno stato semplice a uno più complesso; in partic., s. embrionale ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] detta provincia magmatica o petrografica; in partic. sono state individuate la s. alcalino-sodica o atlantica (cui la riduzione dei costi unitarî, tanto più sensibile quanto maggiore è l’uso di procedimenti automatizzati; essa inoltre, garantendo ...
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io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) [...] nessuna colpa). Spesso si pospone al verbo, e acquista allora maggiore rilievo: ci vado io; gl’insegnerò io come deve da quel giorno, non sono stato più io, volendo alludere a mutamenti (per lo più negativi) nello stato di salute, nelle condizioni di ...
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sostenere
sostenére v. tr. [lat. sustĭnēre, comp. di sus-, variante di sub- «sotto», e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere sollevata una cosa o una persona sopportandone il peso dal di [...] autorità preposte alla politica economica) offrendo sul mercato una maggiore quantità di moneta e sostituendo così al risparmio l’ sosteneva col bastone. Fig., mantenersi in forze, in stato di vitalità: devo sostenermi con cibi nutrienti; durante le ...
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Stato Maggiore Nelle forze armate il complesso e il ruolo degli ufficiali che collaborano con il governo, il ministro della Difesa o il comandante di una grande unità o di un reparto, per fornirgli tutte le informazioni e le notizie necessarie...
Generale (Biella 1800 - Torino 1882). Sottocapo di stato maggiore, si distinse nelle campagne del 1848-49; con il ministro C. Cadorna fu incaricato nel 1849, dopo Novara, delle trattative per l'armistizio col Radetzky; da quest'anno al 1857...