rimettere /ri'met:ere/ [dal lat. remittĕre "rimandare", "rallentare, scemare", "concedere, perdonare", der. di mittĕre "mettere" col pref. re-; quando ha valore iterativo, è der. di mettere, col pref. [...] lo stesso ordine che aveva in precedenza: prima di uscire rimetti a posto] ≈ rimettere in ordine, riordinare. □ rimettere in libertà [concedere la libertà a chi sia stato tratto in arresto: la polizia ha rimesso in libertà tutti i fermati] ≈ liberare ...
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testa /'tɛsta/ s. f. [dal lat. tardo testa "cranio, testa", in origine "guscio, vaso"]. - 1. [parte del corpo animale e umano in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico: [...] testa come un pallone (a qualcuno) [provocare in qualcuno uno statodi istupidimento, spec. tramite il troppo parlare: con le sue chiacchiere smemorato, svanito. □ teste di cuoio [forze dell'esercito e della polizia addestrate e destinate alla ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] dalle nostre parti si usa mangiare molto tardi la sera. In questo senso, parte può essere sinon. di paese (nel senso distato) o, più genericam., di zona (specie per luoghi più piccoli): nel mio paese è vietato fumare nei luoghi pubblici; questa è ...
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usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] lo più un uso estremo, vale a dire l’impiego di una cosa sentita come ultima risorsa: per farmi pagare sono dovuto ricorrere alla polizia. Fare uso può essere un sinon. più formale (o talora burocr.) di u., anche se si incontra per lo più, spec. nel ...
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soprintendente /soprinten'dɛnte/ (anche sopraintendente, sovrintendente, sovraintendente) s. m. e f. [dal lat. mediev. superintendens -entis, part. pres. di superintendĕre "sorvegliare"]. - 1. [chi è alla [...] ] ≈ capo (di), direttore (di), dirigente (di), (region.) sopracciò, (non com.) soprastante (di), superiore (di), supervisore. ↔ dipendente (di), subordinato (di). 2. (amministr.) [nell'attuale ordinamento della poliziadistato, grado corrispondente ...
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ricercato [part. pass. di ricercare]. - ■ agg. 1. [di persona che è oggetto di ricerca da parte della polizia: è stato arrestato un criminale r.] ≈ latitante. 2. [di cosa o persona che è oggetto di grande [...] r.; una merce assai r. sul mercato] ≈ ambìto, apprezzato, (fam.) gettonato, pregiato, richiesto, stimato. ↔ ignorato, trascurato. 3. a. [di persona, comportamento e sim., che denota cura particolare, con la prep. in o assol.: una donna r. nel vestire ...
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riferimento /riferi'mento/ s. m. [der. di riferire; nel sign. 3, per calco dell'ingl. reference]. - 1. [l'accennare a qualcosa o a qualcuno, anche con la prep. a: un manuale di fisica in cui vi sono continui [...] , per trovare una soluzione a un problema e sim.: la polizia non ha alcun punto di r.] ≈ punto d'appoggio. ‖ indizio, pista, traccia. , opere e sim.: il pensiero aristotelico è stato il punto di r. della filosofia medievale] ≈ esempio, modello ...
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uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] sicario o esecutore materiale, ovvero chi esegue un omicidio su commissione di uno o più mandanti: sono stati catturati i sicari, ora la polizia sta cercando il mandante. Chi procura la morte legalmente (mediante l’esecuzione della pena capitale) è ...
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estraneo /e'straneo/ [dal lat. extraneus, der. di extra "fuori"]. - ■ agg. 1. [non conosciuto, non familiare: un paese e., una società e.] ≈ ignoto, sconosciuto. ↔ conosciuto, familiare, noto. 2. [che [...] c’erano degli infiltrati della polizia. Imbucato, di analogo sign., è un estraneo che si presenta a una festa alla quale non è stato invitato. L’estraneo, il forestiero, per eccellenza è chi proviene (o è reputato provenire) da altri pianeti ...
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noia /'nɔja/ s. f. [prob. dal provenz. noja, enoia]. - 1. a. [senso di insoddisfazione che proviene dal sentirsi occupato in una cosa monotona, dall'incapacità di decidere e di agire, ecc.: n. profonda, [...] .) scocciatura, seccatura. 3. (ant.) [condizione dolorosa, stato d'animo di profonda tristezza e sim.: ma tu perché ritorni a tanta rogna, scocciatura, seccatura: ho avuto delle grane con la polizia; ah, non voglio più grattacapi, niente più lavoro! ...
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Stato di polizia
Tipo di Stato che nell’Europa del sec. 18° rappresenta la più compiuta forma evolutiva dei regimi assolutistici – e in questo senso contrapposto a Stato di diritto – nel quale il benessere dei sudditi, la prosperità dello...
Uomo di stato prussiano (Osnabrück 1777 - Wiesbaden 1820), fu a capo della polizia di Berlino (1809) e quindi di tutta la polizia di stato. Avverso a Napoleone, partigiano di H. F. K. Stein e di A. W. Gneisenau e fautore di una rivolta pantedesca...