minacciare
v. tr. [der. di minaccia] (io minàccio, ecc.). – 1. Annunciare, far temere a qualcuno un danno, un male, un castigo, una vendetta, con l’intenzione di mettere in atto il proprio proposito [...] col compl. di termine (come il lat. minari): Or l’orso uccide, or al lion minaccia (Poliziano); E gli minaccia ... Di palesare a tutta pericolo: discordie intestine che minacciano l’esistenza dello stato; litigi che minacciano la pace familiare. b. ...
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rivendicare
v. tr. [comp. di ri- e vendicare; nel sign. giur. è tratto da rivendicazione] (io rivéndico, tu rivéndichi, ecc.). – 1. Come intr. pron., rivendicarsi, vendicarsi di nuovo: dopo essersi vendicato [...] . c. fig. Attribuire a sé, assumersi la responsabilità di un atto, soprattutto terroristico: l’attentato al treno (o il sabotaggio della centrale telefonica, o il rapimento del capo della polizia) è stato rivendicato con una telefonata anonima da un ...
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favorire
v. tr. [der. di favore] (io favorisco, tu favorisci, ecc.). – 1. a. Dimostrare il proprio favore a una persona, accordandole aiuto e protezione e agendo in modo da spianarle la via per una buona [...] . Talora, spec. se con l’infinito espresso, può essere modo brusco di dare un ordine: favorisca tacere!; soprattutto da parte di agenti della PoliziadiStato: favorisca seguirmi al Commissariato!, favorisca in questura!; e con uso trans.: favorisca ...
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carosello
caroṡèllo s. m. [dal napol. carusiello «palla di creta; salvadanaio» (per la somiglianza con una testa di ragazzo: v. caruso)]. – 1. Specie di gioco, introdotto a Napoli dagli Spagnoli nel [...] stato dato il titolo di Carosello a una trasmissione televisiva protrattasi per varî anni (1957-1977), fatta di una serie di della polizia per sciogliere assembramenti di dimostranti. c. fig. Di cose, anche astratte, che diano l’impressione di un ...
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sospettare
v. tr. e intr. [lat. suspĕctare, forma intens. di suspicĕre (part. pass. suspectus), «guardare dal di sotto, sospettare»] (io sospètto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Ritenere una persona [...] ma a indizî più o meno fondati: la polizia, per questo furto di gioielli, sospetta la cameriera; era sospettato come mandante dell’assassinio; seguito da prop. oggettiva: qualcuno sospetta che sia stato il marito a ucciderla. Con costruzione intr ...
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massiccio
massìccio agg. e s. m. [der. di massa]. – 1. agg. (pl. f. -ce) a. Di oggetto costituito da una massa compatta di materia solida (per lo più di alta densità), senza vuoti interni: sbarra d’oro [...] di mezzi: un bombardamento m.; un m. intervento della polizia; una m. campagna pubblicitaria. 2. s. m. Struttura che presenta caratteri di m. continentali, zone che, dopo essere state intensamente corrugate, furono sottoposte per lunghi periodi ...
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torbido
tórbido agg. [lat. tŭrbĭdus, der. di turba «confusione, disordine»]. – 1. Di un liquido, privo di limpidità, di trasparenza, per avere in sospensione sostanze che ne diminuiscono l’originaria [...] ; non com., riferito a persona: l’ammazzato era sempre stato un uomo t. (Manzoni), turbolento, violento; sostantivato con torbidi, movimenti di sommossa, di rivoluzione, tumulti: ci furono dei t. in quell’anno e la polizia arrestò molti patrioti ...
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H24
(H 24, h24) Sigla, composta da H (‘ora’), iniziale del latino hōra, e dal numero 24, indicante l’arco completo delle ventiquattro ore; usata sempre posposta, in funzione avv.le significa ventiquattr’ore [...] anche a noi». Donato Capece, vice questore della Polizia penitenziaria e segretario generale del sindacato autonomo Sappe, pensa Asl 3, dalla Croce Rossa da Aeroporti di Roma, il presidio è stato collocato non lontano dall'aeroporto, nel parcheggio ...
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ravanare
v. tr. Negli usi colloquiali, rovistare, rimestare creando disordine; usato anche in senso fig. ♦ Tra tutti i Bunnymen ci sembrano i più bravi e giustamente i più rinomati. I più svelti a ravanare [...] Malagnini, Unità, 24 marzo 1983, p. 15, Libri) • «Nimmons è stato pestato con una mazza da baseball mentre ravanava tra l'immondizia in cerca di stracci – afferma il capo della polizia Raymond Kelly –. Durante l'assalto l'hanno insultato con epiteti ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] ancora v., è morto durante il trasporto all’ospedale; la polizia ha l’ordine di catturare i due feroci assassini vivi o morti; i nati impiegati nella produzione stessa e di eventuali apporti di terzi che non siano stati compensati in denaro. Nell’uso ...
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Stato di polizia
Tipo di Stato che nell’Europa del sec. 18° rappresenta la più compiuta forma evolutiva dei regimi assolutistici – e in questo senso contrapposto a Stato di diritto – nel quale il benessere dei sudditi, la prosperità dello...
Uomo di stato prussiano (Osnabrück 1777 - Wiesbaden 1820), fu a capo della polizia di Berlino (1809) e quindi di tutta la polizia di stato. Avverso a Napoleone, partigiano di H. F. K. Stein e di A. W. Gneisenau e fautore di una rivolta pantedesca...