materialita
materialità s. f. [der. di materiale]. – 1. Qualità di ciò che è materiale, che è formato cioè di materia fisica: la m. degli oggetti, delle cose corporee; la scultura a tutto tondo riproduce [...] conseguenze comunque valutabili, a prescindere dalle intenzioni e dalle circostanze di fatto o morali in cui è stato compiuto. Spesso in contrapp. a spiritualità, o a ciò che ha natura spirituale: gli angeli sono concepiti come puri spiriti, privi ...
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mistero
mistèro (ant. o poet. mistèrio) s. m. [dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (v. miste); nel medioevo mysterium ha assunto anche il sign. di «servizio, ufficio, cerimonia» per confusione [...] per questo attrae o esercita un certo fascino: i m. della natura; il m. della vita; i m. dell’animo umano; il di una persona, indica per lo più un atteggiamento di voluta segretezza: aveva un’aria di m.; gli piace circondarsi di m.; tutto era stato ...
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tifoso
tifóso agg. [der. di tifo]. – 1. In medicina: a. Di tifo, che ha i caratteri del tifo: febbre alta a tipo tifoso. In partic., stato t., quadro clinico osservabile in diverse sindromi morbose per [...] lo più dinatura infettiva, caratterizzato da febbre elevata, offuscamento della coscienza, sempre più o meno profondo, adinamia, prostrazione, delirio, disturbi sensoriali. b. Ammalato di tifo, anche come sost.: la sintomatologia caratteristica dei ...
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mummificazione
mummificazióne s. f. [der. di mummificare]. – 1. L’operazione di mummificare o il processo di mummificarsi. In senso stretto, l’imbalsamazione del cadavere, quale fu praticata dagli antichi [...] processi putrefattivi. 2. In patologia, forma di necrosi che colpisce punti ben determinati quali tratti di cute, un dito, il padiglione auricolare, ecc., provocata da fenomeni dinatura ischemica e caratterizzata dalla disidratazione dei tessuti ...
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flagranza differita
loc. s.le f. Istituto giuridico che, sulla base di documentazione video-fotografica o di altri evidenti elementi indiziari dinatura oggettiva, permette di considerare in statodi [...] della retata in corso -- resa possibile anche grazie ai video girati dalle forze dell’ordine durante le azioni di guerriglia urbana scatenate dai facinorosi -- l’aveva dato lo stesso ministro dell’Interno durante la sua informativa alla Camera ...
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fondativo
agg. Che rappresenta la fondazione di qualcosa; che ne costituisce il fondamento, la base. ◆ L’esodo, la frattura culturale, col suo «morire per rinascere», è un tratto fondamentale del cristianesimo. [...] di tuo padre» (Gen 12,1). L’esodo di Israele dall’Egitto, il vero e proprio evento fondativo del popolo di Israele, è anticipato nell’esodo di Abram, che come tale è stato sono solo di programmi o di prospettive ideali, ma sono dinatura fondativa. ( ...
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creare
(ant. crïare) v. tr. [lat. crĕare] (io crèo ..., noi creiamo, voi create, e nel cong. creiamo, creiate). – 1. Trarre, far nascere dal nulla, riferito spec. a Dio: Iddio creò il cielo e la terra; [...] siamo stati creati a immagine e somiglianza della divinità; Ell’è [la volontà di Dio] quel mare al qual tutto si move Ciò ch’ella cria o che natura face (Dante). 2. estens. a. Riferito all’uomo, produrre, costruire, fondare, comporre, o inventare, ...
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nativo
agg. [lat. natīvus, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»; v. anche natìo]. – 1. a. Detto del luogo nel quale uno è nato: paese n.; terra n.; città n.; e di ciò che ad esso si riferisce: [...] : fierezza, dignità n., schiettezza n.; quindi anche naturale, spontaneo, non artificioso: vi era in lei una grazia n., una gentilezza nativa. 2. In mineralogia, di elemento chimico che si trova in natura allo stato semplice: zolfo n., rame n. o allo ...
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ermafrodito
agg. e s. m. [dal nome proprio Ermafrodito, gr. ῾Ερμαϕρόδιτος, lat. Hermaphroditus, personaggio della mitologia greca, figlio di Ermete e di Afrodite, che già nel suo aspetto congiungeva [...] essere ibrido partecipe della natura maschile e femminile]. – 1. agg. e s. m. In biologia, di individuo animale che letter., e ormai raro), di omosessuale. 2. agg. Riferito non a persona ma a comportamento, il termine è stato usato da Dante (Purg ...
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lisbonizzato
p. pass. e agg. Aggiornato secondo i criteri elaborati nella sessione straordinaria del Consiglio europeo tenuta a Lisbona nei giorni 23 e 24 marzo 2000. ◆ Perché l’Europa fatica tanto a [...] di Lisbona? «Il trattato di Maastricht ha natura cogente, perché è nato per impedire il contagio dei paesi virtuosi a opera di quelli che non lo erano. L’agenda di c’è stato rapporto tra Maastricht e Lisbona, ma un nuovo Patto di Stabilità “ ...
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natura, stato di
Primo elemento del modello concettuale giusnaturalistico (➔ giusnaturalismo): è la condizione antecedente la fondazione delle grandi istituzioni giuridico-politiche e la codificazione di un sistema di leggi scritte e coattive;...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...