corridoio
corridóio (ant. corritóio, corritóre, ant. o region. corridóre) s. m. [der. di correre, propr. «luogo dove si corre»]. – 1. a. Ambiente, generalmente stretto e lungo, che serve di passaggio, [...] c. (da parte della difesa). 3. fig. a. In diritto internazionale, striscia di terra che collega il territorio di uno stato con un suo sbocco, attraversando il territorio di un altro stato. In partic., c. polacco, espressione con cui, nel periodo tra ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] uno statodi tenebra); risplendere di vivissima l., brillare di fulgida l., di alta fama, di gloria di apertura attraverso cui passa la luce, o di apertura in genere. In partic.: a. Finestra, in rapporto con l’ambiente che illumina; in diritto ...
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circostanza
(ant. circonstanza e circostànzia) s. f. [dal lat. circumstantia, der. di circumstare, per calco del gr. περίστασις]. – 1. ant. Luogo vicino, vicinanza; di solito al plur.: nelle circostanze [...] in una triste c.; date le circostanze ... c. Stato particolare, spec. di natura finanziaria, in cui una persona si trova in stesse circostanze. 3. In diritto penale, circostanze del reato, elementi di fatto, di carattere oggettivo o soggettivo, che ...
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motuproprio
motupròprio (meno com. motopròprio) s. m. [uso sostantivato della locuz. lat. motu proprio «per moto proprio, di propria iniziativa», formula introduttiva, e spesso anche finale, frequente [...] oggi in avanti ogn’impiegato ... ari diritto (Giusti). Con sign. più generico nella locuz. avv. di m., di propria iniziativa, nell’uso fam. anche riferita all’agire di persona qualsiasi: l’ha fatto di m., spontaneamente, senza che altri l’obbligasse ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] nella Roma repubblicana, alcune città alleate e colonie cui era stato concesso lo ius Latii, che le rendeva partecipi del diritto latino, trasformato poi da Cesare (49 a. C.) nel pieno dirittodi cittadinanza romana. 3. a. La lingua e la letteratura ...
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risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto [...] ., dissolvimento, fine: si vedrà due cose essere state cagione della r. di quella Repubblica (Machiavelli). In partic.: a. In diritto privato, r. del contratto, scioglimento con effetto immediato di un contratto valido ed efficace: si distingue in ...
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vassallo
s. m. e agg. [dal lat. mediev. vassallus o vasallus, voce di origine celtica]. – 1. Nella società feudale, uomo libero che si assoggettava a un signore promettendogli fedeltà in cambio di protezione. [...] e dipendente rispetto a un altro: un v., i v. di un potente uomo politico; non sono mica il suo v., io! Frequente anche come agg.: stato v. (per la particolare accezione in diritto internazionale, v. vassallaggio); il Lusso Oggi sol puote dal ferace ...
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erastiano
agg. e s. m. – Relativo alle dottrine di Tommaso Erasto, teologo svizzero che, in lotta contro i calvinisti, contestò al clero il dirittodi scomunica, sostenendo che ogni giurisdizione coercitiva, [...] in uno stato in cui è autorizzata una sola forma di cristianesimo, spetta al potere civile; seguace dell’erastianismo. ...
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censo
cènso s. m. [dal lat. census -us, der. di censere: v. censire]. – 1. In Roma antica, la compilazione delle liste dei cittadini e la registrazione dei loro averi, operazioni affidate a magistrati [...] e per censo; conservare il c. avito; classi di cittadini distinte in base al c.; pagare il c. allo stato. Nel sec. 19° significò più in partic. la quota d’imposta annua il cui pagamento dava diritto ad essere elettori o eleggibili; nel regno sardo e ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più [...] correntemente, atteggiamento o comportamento autoritario, soprattutto se associato all’esercizio di fatto o didirittodi un potere all’interno di una istituzione (famiglia, scuola, stato). ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
In dottrina, la nozione internazionalistica di Stato è stata variamente ricostruita, dalla...
L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili.
Nel diritto internazionale...