ritirare
v. tr. [comp. di ri- e tirare]. – 1. Tirare di nuovo, tirare un’altra volta, nei varî sign. del verbo semplice: r. la corda del campanello, la briglia; r. i dadi, la palla, il giavellotto; r. [...] : sono state ritirate le truppe dal confine orientale; la potenza occupante non ha voluto r. il contingente di stanza nel nostro territorio; per protesta il governo italiano ha ritirato il suo ambasciatore; i rappresentanti inviati alla conferenza ...
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ritirata
s. f. [der. di ritirare]. – 1. a. Il fatto, l’operazione di ritirarsi. In partic., il movimento di arretramento eseguito da forze combattenti allo scopo di sottrarsi alla temporanea o locale [...] . Il fatto di ritirarsi in un luogo appartato, e il luogo o l’ambiente stesso in cui ci si ritira: de la Stanza regal le r. interne (T. Tasso). b. Latrina, soprattutto di caserme e vetture ferroviarie: è proibito servirsi della r. durante le fermate ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] (n. 2); per i campi di l., v. campo (n. 3 c). h. Locuzioni (con lavoro al sing.): giorno di l., giorno feriale; stanza, tavolo e tavolino da l., dove si lavora; posto o luogo di l., dove si svolge la propria attività lavorativa; legname da l., che si ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un [...] soggiornarvi per più di una notte o due; clienti di p., non abituali; luogo, strada di p., per cui passa molta gente; stanza di p., che mette in comunicazione con altri ambienti; terre di p., che costituiscono un’area di transito (per es., in flussi ...
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tornata
s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. [...] (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza. ...
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oscurita
oscurità s. f. [dal lat. obscurĭtas -atis]. – 1. Condizione di ciò che è oscuro, per mancanza o scarsezza di luce: l’o. della notte, della foresta, delle strade, d’una stanza. Con uso assol., [...] buio, tenebra: abituare gli occhi a distinguere gli oggetti nell’o.; in partic., le tenebre della notte: fitta, profonda o.; scomparire nell’o.; fuggì approfittando dell’o.; Vedea per l’ampia o. scintille ...
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oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] buia); una valle o.; Nel mezzo del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva o. (Dante); Occhi soavi e più chiari che il sole Da far giorno seren la notte o. (Bembo). Camera o., locale degli studî ...
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ritoccare
v. tr. [comp. di ri- e toccare] (io ritócco, tu ritócchi, ecc.; part. pass. ritoccato e, nell’uso ant. e tosc., anche ritócco). – 1. a. Toccare di nuovo: toccatolo con più forza e sentendo [...] ) prodottisi su una parete, sulla superficie di un mobile o di altri oggetti: bisogna r. un po’ la verniciatura di questa stanza; r. l’intonaco di una facciata. Con riferimento a operazioni di cosmetica: ritoccarsi le labbra, le ciglia, ecc., darsi o ...
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crematorio
crematòrio agg. e s. m. [der. di cremare]. – 1. agg. Relativo alla cremazione: forno c., forno a riverbero, alimentato a legna in modo che le fiamme avvolgano la salma e la consumino senza [...] del corpo. Come termine di riferimento e in usi fig., di luogo in cui vi sia eccessivo calore: sembrava d’essere in un forno c.; questa stanza è un forno crematorio. 2. s. m. Edificio annesso ai cimiteri, nel quale avviene la cremazione dei cadaveri. ...
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pulito
agg. [part. pass. di pulire]. – 1. Privo di ogni sorta di sudiciume, di sporcizia: strada, piazza p.; camera, stanza, p.; tenere p. il pavimento, la casa, l’appartamento; biancheria p., lenzuola [...] p., di bucato; mettersi una maglia, una camicia p.; avere le scarpe p.; tenere, mandare i bambini p.; una persona p., che ama la pulizia; un cane, un gatto p., che non sporca in casa; faccia p., viso p. ...
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STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...