transetto1
transètto1 s. m. [comp. del lat. trans- «trans-» e saeptum «recinto» (der. di saepire «recingere, recintare» part. pass. saeptus), per il tramite dell’ingl. e fr. transept]. – 1. La navata [...] , chiamato crociera, sormontato spesso da una cupola. 2. In paletnologia, tomba a galleria con transetto, tipo di tomba megalitica della Francia, della Gran Bretagna e dell’Irlanda, in cui ai lati della stanza funeraria centrale si aprono altre ...
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uomo morto
uòmo mòrto locuz. usata come s. m. – 1. region. Attaccapanni formato da un sostegno centrale verticale, munito di base, attorno al quale sono disposte una o più corone di attaccagnoli per [...] . Si dà lo stesso nome anche a un altro tipo di attaccapanni, che si usa tenere per lo più nella stanza da letto, alto circa un metro, munito inferiormente di rotelle per facilitarne gli spostamenti e superiormente di spalliera per l’appoggio ...
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sproporzionare
v. tr. [der. di sproporzione] (io sproporzióno, ecc.), non com. – Rendere sproporzionato: la bugìa sul comodino illuminava un angolo della stanza, ... sproporzionava gli oggetti riflettendone [...] ombre enormi sulle pareti (Pratolini). ◆ Part. pass. sproporzionato, anche come agg. (v. la voce) ...
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mantenere
mantenére v. tr. [lat. manu tenere «tenere con la mano»] (coniug. come tenere). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, rimanga in essere e in efficienza; è quindi spesso sinon. di [...] credevano che tutto il mondo fosse fatto e mantenuto per loro soli (Leopardi); chiudere le finestre per m. il calore nella stanza; m. la salute, l’agilità, la freschezza giovanile; m. durante la corsa una velocità costante; le truppe incaricate di m ...
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porcile
s. m. [der. di porco, sul modello di ovile; in lat. il porcile era chiamato suile (der. di sus «porco»)]. – Fabbricato per il ricovero e l’allevamento dei maiali, contenente generalm. una o due [...] rustica di legno o altri materiali, usata per l’allevamento domestico di pochi suini. Frequente l’uso fig., per indicare un luogo particolarmente sporco, disordinato, trasandato: questa stanza è un p.; hanno ridotto l’appartamento a un porcile. ...
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comecche
comecché (o 'cóme che'; meno corretto comeché) cong., ant. o letter. – Benché, quantunque, seppure: Tenendo l’altra sotto gravi pesi, Come che di ciò pianga (Dante); entrai nello spedale, nel [...] quale, comech’ogni stanza ch’io vidi mi paresse degna di lode, la cucina nondimeno mi parve meravigliosa (T. Tasso); in qualunque modo, comunque: come che il fatto s’andasse (Boccaccio); ant., dovunque, in qualsiasi parte: Novi tormenti e novi ...
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pronao
prònao s. m. [dal gr. πρόναος, comp. di προ- «avanti» e ναός «tempio» (propr. «posto davanti al tempio»); lat. pronāus]. – Nei templi antichi, lo spazio compreso tra la cella del tempio e le colonne [...] antistanti e, in alcuni particolari edifici di culto, come i mitrei, la stanza che precede il santuario; nei templi greci ha in genere profondità uguale o poco maggiore all’ampiezza di un intercolumnio, in quelli romani è assai vasto e talvolta ...
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pronto
prónto agg. [lat. prōmptus, part. pass. di promĕre «trar fuori», quindi propr. «posto davanti agli occhi, messo alla portata»]. – 1. Di cosa, che è già preparata, apparecchiata, o comunque nelle [...] condizioni opportune per essere adoperata subito, per servire senza ritardo al suo scopo: è p. la stanza?; se vuoi coricarti, il letto è p.; è p. il pranzo?; mettiamoci a tavola, che la cena è quasi p.; il suo caffè è p., signore!; posto di p. ...
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giuncare
v. tr. [der. di giunco1] (io giunco, tu giunchi, ecc.), letter. – Spargere di fronde o fiori di giunco, o di fiori e fronde in genere: mi ha giuncata la stanza come si fa per le feste (D’Annunzio); [...] riferito anche, come soggetto, ai fiori stessi o alle fronde: E giuncava le vie fior di ginestra (Pascoli) ...
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STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...