mutualismo
mutüalismo s. m. [dal fr. mutualisme, der. di mutuel «mutuale, mutuo1»]. – 1. In biologia, associazione tra individui di specie differenti (detta anche simbiosi mutualistica), che comporta [...] un vantaggio reciproco per gli individui associati, senza che tale rapporto sia obbligato, potendo le due specie vivere anche indipendentemente l’una dall’altra. In alcuni autori il termine è usato con sign. anche più ampio, come sinon. di simbiosi. ...
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purezza
purézza s. f. [der. di puro]. – 1. a. Qualità di una sostanza che sia pura, che non contenga cioè elementi estranei: p. d’un minerale, d’un cristallo, d’una gemma; la p. di un diamante. In chimica, [...] . In agraria, p. della semente, la percentuale in peso di semi privi di sostanze estranee e appartenenti tutti alla medesima specie o varietà. b. estens. Limpidezza: p. dell’acqua d’un fiume; p. del cielo. Correttezza, eleganza: p. di lingua, di ...
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papaveracee
papaveràcee s. f. pl. [lat. scient. Papaveraceae, dal nome del genere Papaver: v. papavero]. – Famiglia di piante dicotiledoni dell’ordine papaverali; comprende circa 200 specie, in prevalenza [...] due sepali, e corolla con 4, 6 o più petali; il frutto tipico è una capsula, ma può anche essere una nucula. La famiglia è suddivisa in circa 25 generi, tra i quali Papaver è il più ricco di specie; numerose sono le piante di interesse ornamentale. ...
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papavero
papàvero s. m. [lat. papāver -ĕris]. – 1. a. Genere di piante papaveracee (lat. scient. Papaver) comprendente un centinaio di specie dell’emisfero boreale, alcune delle quali sono coltivate [...] senza stilo formato da una ventina di carpelli; il frutto è una capsula poricida. Particolarmente nota è la specie Papaver somniferum, detta papavero da oppio o p. domestico, probabilmente originaria della regione mediterranea centro-occid., alta ...
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cervo
cèrvo s. m. (f. -a) [lat. cĕrvus, f. cĕrva]. – 1. a. Genere di ruminanti (lat. scient. Cervus) della famiglia cervidi, che vive con 15 specie (di cui la più nota è Cervus elaphus, in ital. c. nobile) [...] «pugnali», mantello di colore uniforme nell’adulto, macchiato nel giovane. b. Nome comune di altri generi e specie di cervidi: c. americani, denominazione comprensiva di più generi (odocelo o cariaco, blastocero, ippocamelo, mazama), caratterizzati ...
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plurivoltinismo
s. m. [der. di plurivoltino]. – In zoologia, la proprietà di alcune specie animali (dette plurivoltine) di riprodursi più volte durante l’anno, a differenza delle specie uni- o monovoltine [...] che hanno una sola riproduzione annuale ...
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papiglionacee
papiglionàcee (o papilionàcee) s. f. pl. [lat. scient. Papilionaceae, der. del lat. class. papilio -onis «farfalla», con riferimento alla morfologia della corolla]. – In botanica, famiglia [...] di leguminose comprendenti specie per lo più erbacee, soprattutto nelle regioni extratropicali, ma anche arbustive o arboree, poacee, comprendono alcune centinaia di generi (Astragalus, Medicago, Phaseolus, Trifolium, ecc.) con circa 12.000 specie. ...
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tariffa
s. f. [dall’arabo ta῾rīfa, propr. «notificazione, informazione»]. – 1. a. Serie di prezzi di beni e soprattutto di servizî, qualitativamente o quantitativamente differenziati, che non si formano [...] forma di accordo (per es., t. d’incasso di titoli e documenti per conto terzi e t. di riporto per le varie specie di titoli, praticate dalle banche; t. di noli, per tipo e unità di merce trasportata, ecc.), da un contratto collettivo (t. salariali ...
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cesalpinia
ceṡalpìnia s. f. [lat. scient. Caesalpinia, dal nome del botanico A. Cesalpino (1519-1603)]. – Genere di piante leguminose, con più di 100 specie delle regioni calde: sono alberi o arbusti, [...] spesso aculeati, con foglie bipennate, fiori gialli o rossi, in racemi semplici o composti e legumi indeiscenti. Alcune specie forniscono legni tintorî (per es. il legno di Pernambuco); altre (Caesalpinia coriaria e C. tinctoria) dànno legumi ricchi ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] di stelle al carbonio). In biologia, n è sigla che indica il numero aploide dei cromosomi di una specie animale o vegetale; per le specie diploidi (2n) a riproduzione sessuale, n è il numero di cromosomi presenti nelle cellule germinali mature (uova ...
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specie biologia Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema di classificazione. S. sistematica S. comprendente diverse sottospecie (dette anche s. elementari o, in botanica, giordanoni), cioè...
specie (spezie; spece, per ragioni di rima)
Alfonso Maierù
Il termine designa ciò che vale a caratterizzare una classe d'individui che partecipa della stessa essenza, e quindi sia gl'individui considerati come insieme, sia la forma che è il...