grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: [...] appartenenza (ad esse si contrappongono, per es., le questioni metriche, che implicano cioè misure); spazio g., tipo particolare di spazio nella definizione del quale intervengono soltanto i postulati di appartenenza (o postulati grafici). c. Nella ...
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tridimensionale
agg. [comp. di tri- e dimensione]. – Che ha tre dimensioni: spazio t., in matematica e fisica, lo spazio ordinario. In informatica, grafica t. o in 3D, l’insieme delle procedure per il [...] trattamento delle immagini in grado di lavorare direttamente su oggetti tridimensionali, per esempio permettendo la rotazione dell’immagine di un oggetto o effettuando automaticamente la rimozione delle ...
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rachianestesia
rachianesteṡìa s. f. [comp. di rachi- e anestesia]. – Nel linguaggio medico, tipo di anestesia spinale, attuata iniettando l’anestetico nello spazio subaracnoideo (r. subaracnoidea), dove [...] si mescola al liquor, o nello spazio peridurale. In partic., l’anestesia peridurale, largamente usata, consente di ottenere l’effetto anestetico con grande prontezza (4-5 minuti) e con piccole quantità di sostanza per la durata di circa 1 ora, esteso ...
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immensita
immensità s. f. [dal lat. immensĭtas -atis]. – 1. a. L’essere immenso; estensione smisurata, infinita grandezza: l’i. dello spazio, del creato; l’i. del suo genio; l’i. della misericordia divina. [...] b. Spazio immenso: contemplare l’i. del cielo; così tra questa Immensità s’annega il pensier mio (Leopardi). 2. Per iperbole, grandissima quantità (si dice di solito di cose che, oltre ad essere numerose, siano anche per sé stesse grandi, oppure non ...
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autopoiesi
autopoièṡi s. f. [comp. di auto-1 e -poiesi]. – In biologia, la capacità di riprodurre sé stessi che caratterizza i sistemi viventi in quanto dotati di un particolare tipo di organizzazione, [...] stessi e, soprattutto, a conservare invariata l’organizzazione del sistema (spec. di fronte a mutamenti che possono intervenire nello spazio fisico in cui esso opera). Più in generale, il termine è riferito a ogni sistema la cui organizzazione si ...
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stipare
v. tr. [lat. stīpare: v. stivare]. – 1. Ammassare cose e persone in uno spazio molto ristretto: non s. così le camicie, si sgualciranno tutte; i soldati stiparono i fermati in una cella del carcere. [...] : furono costretti a stiparsi in otto nello stesso furgone. ◆ Part. pass. stipato, anche come agg., ammassato in uno spazio ristretto: viaggiare stipati in autobus; e riferito al luogo stesso in cui la gente si accalca: la piattaforma anteriore era ...
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ortogonale
agg. [der. del lat. tardo orthogonus «angolo retto», che è dal gr. ὀρϑογώνιος «ad angolo retto», comp. di ὀρϑός «retto» e γωνία «angolo»]. – In geometria elementare, detto di ciascuno dei [...] sinon. di normale e, talvolta, di perpendicolare): rette o., rette le cui direzioni formano un angolo retto (due rette dello spazio possono essere ortogonali e sghembe, e quindi non perpendicolari); retta o. a un piano, la retta ortogonale a tutte le ...
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settore
settóre s. m. [dal lat. sector -oris, propr. «chi, o che, taglia», der. di secare «tagliare», part. pass. sectus; nel sign. 2 a già in Boezio]. – 1. (f. -trice) Nel linguaggio medico, chi taglia, [...] nave. S. morto, quello in cui, per un motivo o per l’altro, un’arma da fuoco non può sparare. d. Suddivisione di uno spazio o di una struttura in forma di settore circolare: i s. del Senato, della Camera dei deputati, le sezioni in cui è diviso l ...
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iperuranio
iperurànio agg. e s. m. [dal gr. ὑπερουράνιος, comp. di ὑπέρ «sopra» e οὐράνιος «celeste»]. – Che sta sopra i cieli: mondo, spazio i. o, come s. m., con iniziale maiusc., l’Iperuranio, lo [...] spazio al di là delle sfere celesti che, secondo un passo di Platone (Fedro, 247), sarebbe sede delle realtà assolute, e a cui tenderebbe la parte migliore dell’anima umana. In senso fig., letter., che supera i limiti della realtà materiale e della ...
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relativita
relatività s. f. [der. di relativo]. – 1. La condizione, la natura e il carattere di ciò che è relativo: r. di un giudizio, di una valutazione, o di un valore, di un’esperienza; r. della conoscenza [...] e i campi gravitazionali, il che porta a considerare il campo gravitazionale come una deformazione (curvatura) della geometria dello spazio-tempo (definita dal tensore metrico o metrica: v. metrica, n. 2 a), che non va quindi considerata una ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, psicologico, geometrico, fisico, astronomico,...
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, fondano Stati e città, e in ogni caso...