concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che [...] una scienza, di una teoria. Per estens., modo di concepire, concezione: il c. hegeliano di illuminismo; il c. di spazio e di tempo in Einstein. 2. Giudizio, opinione riguardo a persona o cosa, che si forma soprattutto per via d’osservazione: bisogna ...
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svuotamento
svuotaménto (o svotaménto) s. m. [der. di svuotare (o svotare)]. – 1. L’azione e l’operazione di svuotare, il fatto di svuotarsi e di venire svuotato: s. di un serbatoio, di una vasca; per [...] di organi cavi (stomaco, cistifellea, intestino, ureteri, ecc.), tempo di s., la velocità con la quale il mezzo di contrasto di una determinata specie, presenti in una determinata zona dello spazio o di un corpo, abbandonano tale zona, così che la ...
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ripetitivo
agg. [der. di ripetere]. – Nel linguaggio scient. e tecn., di fatto, procedimento, dispositivo che è basato su una ripetizione o è caratterizzato da ripetizione: metodi r., in matematica, [...] lo stesso che metodi iterativi (v. iterativo e iterazione); fenomeno r., che si ripete più o meno esattamente e regolarmente nel tempo o nello spazio: in molti casi lo stesso che fenomeno periodico. Con sign. più ampio, nell’uso com., di ciò che si ...
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uguale
(meno com. eguale, ant. equale) agg. e s. m. e f. [lat. aequalis, der. di aequus «uguale, piano, equo»]. – 1. agg. a. Che nella natura, o nell’aspetto, non differisce, non si discosta sostanzialmente [...] della propria fama, del proprio valore (quindi molto bravo, eccellente). c. Che resta sempre uniforme per tutto il tempo che dura o per tutto lo spazio che occupa: procedere con andatura u.; parlare con voce u. (fig., uno stile u., senza sbalzi, non ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] somministrazione degli anestetici volatili, costituita in un primo tempo da un’armatura metallica rivestita di materiale impermeabile dello schermo la scrittura non è abilitata, e lo spazio è utilizzato per commenti o indicazioni); tale sistema ...
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anti-salotto
antisalotto (anti-salotto) s. m. e agg. Il luogo di elaborazione dell’alternativa culturale; che si oppone ai dettami e alle valutazioni della cultura dominante. ◆ Per il titolo, Parla con [...] lo è ancora di più imparare ad ascoltare gli altri». Così nel Teatro delle Vittorie, tempio del varietà della Rai, è stato ricavato questo salotto con i divanetti, lo spazio per la Banda Osiris, che cura la colonna sonora, e l’anti-salotto di Dario ...
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dedicare
v. tr. [dal lat. dedicare, der. di dicare, intens. di dicĕre «dire»] (io dèdico, tu dèdichi, ecc.). – 1. Consacrare con rito solenne (un tempio, un monumento, ecc.) alla divinità o a persone [...] propria attività, le proprie cure e sim.) a qualche scopo: d. il proprio tempo agli studî; dedicò tutta la sua vita all’assistenza sociale; i giornali hanno dedicato molto spazio alla vicenda. Con senso più generico: tutta la prima parte del volume è ...
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postulabile
postulàbile agg. [der. di postulare], letter. – Che si può postulare, ossia supporre, ammettere e sim.: l’infinità dello spazio e del tempo, inconcepibile e nondimeno postulabile (Soffici). ...
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motivo2
motivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; cfr. movente]. – 1. Stato d’animo, convinzione intellettuale, principio morale e sim. che, influendo sulla volontà, spinge ad agire in un determinato [...] spesso scherz., motivo per cui, perciò, per la qual cosa: il tempo minaccia pioggia, motivo per cui prenderò l’ombrello. 2. a. Nella terminologia quell’unità dalla cui regolare ripetizione nello spazio risulta costituita la materia cristallina. ◆ Dim ...
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archeocibo
(archeo-cibo), s. m. Il cibo dell’antichità. ◆ C’è spazio anche per il cosiddetto «archeocibo», sotto forma di corsi di cucina etrusca e di «banchetti dell’antica Roma». (Cesare Zapperi, Corriere [...] della sera, 6 aprile 2004, p. 55, Tempo libero) • Insomma, gli archeo-cibi che hanno accompagnato la storia dell’uomo, sono vivi e vegeti. E non possono competere con le mega-produzioni alimentari, sono invece fondamentali per preservare culture e ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...