trasporto
traspòrto s. m. [der. di trasportare]. – 1. a. L’azione e l’operazione di trasportare, il fatto di venire trasportato, e le modalità e i mezzi con cui si esegue: t. di persone, di merci, di [...] , ecc.), sono dette equazioni del t. le relazioni che legano alle altre grandezze in gioco le variazioni nello spazio e nel tempo della distribuzione degli elementi in movimento, e coefficienti di t. i parametri numerici che entrano in tali relazioni ...
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zona
żòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta [...] termine può assumere anche il sign. più generico di territorio, spazio circoscritto); una stoffa a z. bianche e rosse (non effettivamente operazioni di guerra); z. militare, soggetta in tempo di pace a speciali servitù sulla proprietà e restrizioni ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] delle scritture contabili di un’azienda in un dato periodo di tempo (anno, esercizio, ecc.); m. di conto, l’insieme delle caso del piano), dei tetraedri (nel caso dello spazio ordinario); ogni movimento può essere ottenuto come composizione ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] (per es., un elettrone atomico legato) da un livello energetico a un altro in quanto processi discontinui nello spazio e nel tempo. d. Più genericam., sbalzo, cambiamento improvviso: s. di vento, mutamento repentino nella direzione del vento; con ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] si usano anche in senso fig.: a brevi intervalli, a frazioni di tempo successive, e sim. Andare, uscire a fare due p., a fare missione. 6. La lunghezza di un passo, cioè l’intervallo di spazio (circa 70 cm) compreso tra un piede e l’altro nel ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] v. forte, teso, leggero, ecc. A seconda dell’andamento nel tempo, dell’ampiezza areale e di altre caratteristiche, si distinguono tra i tipi percentuale, da nuclei di elio, ed è presente nello spazio interplanetario fino a distanze di circa 30 U.A. ...
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strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine [...] altezza dello strato (è la figura analoga, nella geometria dello spazio, alla striscia in geometria piana). f. In fisica: s. esistito in una data area e per un dato periodo di tempo, soprattutto in rapporto ai tipi precedenti, susseguenti o limitrofi: ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, [...] : certa eleganza di scorci e frasi (Carducci); la forza poetica di quei folgoranti s. lirici (E. Cecchi). 2. a. Breve spazio di tempo alla fine di un periodo cronologico, o precedente all’inizio di una nuova azione o situazione: sullo s. del medioevo ...
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spazializzare
spazialiżżare v. tr. [der. di spaziale], non com. – Attribuire caratteristiche spaziali, considerare collocato nello spazio. In partic., nel pensiero del filosofo fr. H. Bergson (1859-1941), [...] spazializzato, la concezione del tempo attribuita alle scienze positive (in partic. alla fisica), in quanto lo rappresentano nella forma a esso inadeguata dello spazio, in cui il flusso continuo della pura durata (v. durata, n. 2 b) appare come una ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] b. Dittonghi i., digrammi o trigrammi vocalici che hanno perso da tempo (o, in qualche caso, non hanno mai avuto) la pronuncia dello spazio, il luogo dei punti improprî delle rette dello spazio, e quindi delle rette improprie dei piani dello spazio. ...
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In fisica, spazio a quattro dimensioni (le 3 coordinate spaziali, reali, più il tempo, immaginario), introdotto da H. Minkowski (1908), per mettere in luce lo stretto legame fra lo spazio e il tempo, stabilito dalla teoria della relatività.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...