convitato
s. m. (f. -a) [part. pass. di convitare]. – Chi è invitato a un banchetto e vi prende parte: tra l’allegria dei c.; gran numero di convitati. Anche, più genericam., che prende parte a un pranzo, [...] in una marmorea statua sepolcrale: la commedia El burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuita allo scrittore spagnolo Tirso de Molina, per prima ne divulgò l’immagine (insieme a quella di Don Giovanni del quale il convitato di ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche [...] ha prevalso sul catalano, la lingua della Catalogna. 2. s. m. a. (f. -a) Abitante o nativo della Castiglia. b. Moneta d’oro del regno di Castiglia; i doppî castigliani presero il nome di dobloni ...
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paco
s. m. [voce di origine quechua (affine a alpaca), attrav. lo spagnolo] (pl. -chi). – Altro nome dell’alpaca, mammifero ungulato della famiglia camelidi. ...
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xeres
xères s. m. [dallo spagn. Xeres, grafia arcaica del nome della città di Jerez 〈kħerètħ〉 de la Frontera]. – Vino liquoroso spagnolo, più noto in commercio con la forma ingl. sherry (v.). ...
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adozianismo
(o adozionismo) s. m. [der. del lat. mediev. adoptiani: v. adoziano.]. – Termine che designa varî indirizzi teologici cristiani eterodossi, aventi in comune il chiamare o considerare Gesù [...] Cristo figlio «adottivo» di Dio; in partic., l’a. spagnolo (sec. 8°), i cui seguaci sostenevano che Cristo, rispetto alla sua natura divina, era veramente figlio di Dio, ma come uomo era soltanto stato adottato ad essere figlio primogenito di Dio. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] , pur senza ricevere mai un riconoscimento ufficiale, oltre al latino medievale, e in età più recente il latino umanistico e scientifico, lo spagnolo nel sec. 16°, il francese nel 18° e 19°, l’inglese nel 19° e 20°), sia una lingua artificiale (v ...
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eufuismo
eufüismo s. m. [dall’ingl. euphuism, fr. euphuisme]. – Stile letterario, prezioso e manierato, di moda soprattutto nell’Inghilterra elisabettiana, considerato un particolare aspetto del secentismo [...] , interrogazioni retoriche, ecc. È la manifestazione inglese del concettismo secentistico analoga al marinismo italiano e al gongorismo spagnolo, ed è stato così chiamato dal romanzo Euphues, or the anatomy of wit (1579) dello scrittore inglese ...
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tercio
〈tèrtħio〉 s. m., spagn. [dal lat. tertius, propr. «terzo»]. – Nome con cui in Spagna è indicato il reggimento (prob. perché terza parte di più grande unità), spec. se formato da milizie costituite [...] da elementi stranieri: t. internacional (o t. extranjero), la legione straniera costituita nel 1934 da F. Franco nel Marocco spagnolo, primo nucleo delle forze ribelli al governo repubblicano. ...
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maxisanatoria
(maxi-sanatoria), s. f. Sanatoria generalizzata, che riguarda un numero molto ampio di casi. ◆ Immigrati: il governo decide una maxi-sanatoria per gli stranieri che lavorino e dimostrino [...] . L’economia ne risentì favorevolmente: si calcola che gli immigrati abbiano contribuito per il 20% alla crescita del Pil spagnolo. Rappresentano una forza lavoro giovane e a basso costo che finanzia per il 15% il sistema di previdenza sociale ...
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SAHARA SPAGNOLO (sp. Sahara español)
Elio Migliorini
Possedimento spagnolo dell'Africa nord-occidentale, sull'Atlantico, comprendente: 1) il Río de Oro, che si estende fino al Capo Bianco (20° 46′ N); 2) la regione Hamra, tra 26° N e Capo...
ABATI (degli Abati, Abatis), Spagnolo
Guido Rossi
Figlio di Bencivenne, mercante e cambiatore bolognese, praticò l'attività paterna con i fratelli Iacobo, Antonio e Bolognino. Dottore sul finire del 1263, esercitò anche la professione forense...