uccidere
uccìdere (ant. occìdere) v. tr. [lat. occīdĕre, comp. di ob- e caedĕre «tagliare, uccidere»] (pass. rem. ucciṡi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciṡo). – 1. Privare della vita, causare la morte, [...] è dovuta, o che affretta, che provoca lentamente la morte: l’eccessivo lavoro l’ha ucciso; ne uccide più la gola che la spada (prov.); troppi giovani muoiono ogni giorno uccisi dalla droga; con i dolori che le dà tutti i giorni, finirà per u. quella ...
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invendicato
agg. [dal lat. tardo invendicatus]. – Non vendicato, senza essere vendicato: la sorte ... Non farà già che senza oprar la spada Inglorïoso e i. io cada (T. Tasso); o di cui non s’è fatta [...] vendetta: la sua morte rimase i.; lasciare i. un’offesa ...
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uccisione
ucciṡióne (ant. occiṡióne) s. f. [dal lat. occisio -onis, der. di occidĕre «uccidere»]. – L’azione di uccidere, il fatto di venire ucciso: è lui che ha deciso e attuato l’u. del delatore; vendicare [...] di uccisioni connesse con il traffico della droga; riferito ad animali: l’u. del cinghiale, dell’orso, di cinque starne; ant., mettere a u., mettere a fil di spada, fare strage: un traditore che tutta una città avesse messa a uccisione (Boccaccio). ...
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battuta
s. f. [da battuto, part. pass. di battere]. – 1. a. Atto del battere, colpo, percossa: ha dato una bella b. in terra; anche segno di un colpo ricevuto battendo contro qualche cosa: guarda che [...] nuoto, movimento degli arti inferiori in qualsiasi stile. d. Nella scherma, la botta che nelle armi di punta (fioretto o spada) appoggia nel bersaglio, anziché toccarlo con la punta. e. Nel tennis, il colpo, chiamato anche servizio, con il quale si ...
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schiavone
schiavóne s. m. e agg. (f. -a) [accr. di schiavo], ant. – 1. Slavo delle coste e del retroterra adriatico orientale: andò a trovare un mago s. che aveva fama d’incantare i Venti (D’Annunzio). [...] del generale Bonaparte. Il nome sopravvive nella toponomastica: Riva degli Schiavoni, a Venezia. 2. Come s. f., schiavona, spada portata, al principio del sec. 17°, a Venezia, dalle guardie dei dogi (dette anch’esse schiavoni): era lunga 84 ...
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sorcotto
sorcòtto s. m. [dal fr. ant. sourcot o sorcot, propr. «sopra la cotta»]. – Sopravveste lunga fino a mezza coscia, di stoffa preziosa (sciamito o broccato), senza maniche, attillata, imbottita [...] sul petto e stretta alla cintola, usata nel sec. 13° dagli uomini d’arme per ricoprire l’usbergo; su di essa si affibbiava la cintura della spada. ...
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mislea
mislèa s. f. [dal fr. ant. meslee (mod. mêlée), der. di mesler (mod. mêler), che è il lat. volg. *miscŭlare: v. mescolare e mischiare], ant. – Mischia, e per estens. combattimento, anche a corpo [...] a corpo: onde si cominciò una grande zuffa e m. (G. Villani); tosto ten farò dolente Con la mia spada alla prima m. (Boccaccio). ...
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orbare
v. tr. [dal lat. orbare, der. di orbus «privo»] (io òrbo, ecc.), letter. – Privare per sempre, soprattutto d’un familiare o d’altra persona cara: una crudele disgrazia lo aveva orbato del padre; [...] madre orbata dei figli; orbate Spose dal brando (Manzoni), private cioè del marito dalla spada nemica. Meno com., privare degli occhi, della vista, anche con uso assol.: o. qualcuno, accecarlo. ...
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duello
düèllo s. m. [dal lat. mediev. duellum, che riprende una forma arcaica del lat. bellum «guerra» ma sentito come connesso con duo «due»]. – 1. Combattimento ad armi pari fra due contendenti, sia, [...] ): sfidare a d.; fare un d., battersi in d., accettare un d., morire in d.; d. alla pistola, alla sciabola, alla spada; d. all’ultimo sangue; d. rusticano, fatto senza testimoni, di solito col coltello, per motivi d’amore o d’onore. Per estens ...
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lanzichenecca
lanzichenécca s. f. [der. di lanzichenecco]. – Spada (detta anche lanzighinetto) a lama larga, lunga circa 80 cm, con elsa a rami ritorti a spirale e piegati ad S e impugnatura di legno; [...] era usata dai lanzichenecchi ...
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spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza.
La s. vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero un allungamento delle lame dei pugnali...
Famiglia nobile originaria di Gubbio. Trapiantatasi in Romagna verso il 1200, vi possedette notevoli signorie. Tommaso nel 1458 fu senatore di Roma. Nel 1625 Gregorio ottenne per sé e per i suoi figli la nobiltà senatoria di Bologna. Bernardino...