paramano1
paramano1 s. m. [comp. di para-1 e mano]. – Nella spada o sciabola, lo stesso, ma meno com., che guardamano. Nella lancia, sinon., meno com., di padiglione. ...
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fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. [...] corpi che sibilano rompendo l’aria rapidamente: fischia il vento tra i cipressi; fischiavano i proiettili sulle loro teste; La spada che fischiando cala d’alto (Ariosto); Artemide ... fea terror di cervi Lungi fischiar d’arco cidonio i nervi (Foscolo ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica [...] b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano. Come sost., seguace o imitatore del Borromini. ...
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afferrare
v. tr. [der. di ferro; propr. «impugnare un ferro»; nel sign. 3, da ferro nel sign. di «àncora»] (io affèrro, ecc.). – 1. Prendere e tener forte: a. qualcuno per le mani, per le vesti, per [...] il collo; a. un coltello, una spada; fig., a. l’occasione, a. il destro, cogliere il momento opportuno. Rifl., attaccarsi, sostenersi con forza: si afferrò disperatamente allo scoglio; fig., afferrarsi a ogni appiglio, al più piccolo pretesto. 2. fig ...
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affettare2
affettare2 v. tr. [der. di fetta] (io affétto, ecc.). – Tagliare a fette: a. la carne, il pane, il salame; a. la polenta col filo. Iperb., ammazzare a colpi di spada: lo affettò come un salame; [...] tagliare: attento a non affettarti un dito col coltello; fig., un buio, una nebbia che si affetta, molto densa. Nella tecnica microscopica biologica, sinon. di sezionare ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] fucilato, impiccato; Gesù Cristo morì sulla croce (o crocifisso); m. per le ferite riportate; m. per mano altrui; m. di ferro, di spada, d’arma da fuoco; m. in seguito a una caduta, a un incidente stradale; m. ammazzato (roman., va’ a morì ammazzato ...
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acque pulite
(Acque pulite, Acque Pulite), loc. s.le f. pl. Scandalo legato alle modalità di espletamento di gare pubbliche per la costruzione di depuratori delle acque. ◆ Della settimana scorsa è il [...] locali, vicini alle preoccupazioni dei cittadini, per il bene vitale che è l’acqua. Lo faccia di suo, per scelta, senza la spada di Damocle di un’inchiesta «Acque Pulite». (Corriere della sera, 2 giugno 2003, p. 47, Cronaca di Milano).
Composto dal s ...
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logogrifo
(meno corretto logògrifo) s. m. [dal fr. logogriphe, comp. del gr. λογο- (v. logo-) e γρῖϕος «rete; discorso intricato; enigma»]. – Gioco enigmistico consistente nel formare da una parola madre [...] es., dall’intero crostaceo le parole sacco, ostro, estro, astro, sarto, ecc.; da paradiso le parole diaspro, sapori, spada, raso, ecc., che costituiscono un l. decrescente, in quanto le varie combinazioni diminuiscono successivamente di una lettera ...
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cameriere
camerière (ant. camerièro) s. m. (f. -a) [der. di camera; cfr. lat. tardo camerarius]. – 1. Lavoratore che presso esercizî pubblici o in abitazioni private (in genere case ricche o signorili) [...] Paolo VI, che abolì nel 1968 tutte queste cariche onorifiche) varî dignitarî laici o ecclesiastici: C. segreti (e C. segreti partecipanti, C. segreti soprannumerarî), C. di cappa e spada, C. d’onore in abito paonazzo, ecc. ◆ Dim. e vezz. camerierino. ...
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cingolo
cìngolo s. m. [dal lat. cingŭlum, der. di cingĕre «cingere»]. – 1. Cintura di cuoio o di stoffa, annodata o chiusa con fibbia sul davanti, che gli ufficiali e i soldati romani portavano sempre, [...] , e in partic. indicò il cordone dei frati, o la fascia di cuoio che veniva allacciata sopra le vesti per sostenere la spada; di qui le locuz. prendere, deporre il c. della milizia, intraprendere, smettere la vita militare; e come insegna dell’ordine ...
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spada Arma bianca, a lama per lo più lunga, diritta e appuntita, con uno o due tagli o anche senza.
La s. vera e propria (lat. gladius, spatha) si ebbe quando i progressi tecnici della metallurgia permisero un allungamento delle lame dei pugnali...
Famiglia nobile originaria di Gubbio. Trapiantatasi in Romagna verso il 1200, vi possedette notevoli signorie. Tommaso nel 1458 fu senatore di Roma. Nel 1625 Gregorio ottenne per sé e per i suoi figli la nobiltà senatoria di Bologna. Bernardino...