adstrato
(o astrato) s. m. [comp. del lat. ad «presso» e strato, sull’esempio di sostrato e superstrato]. – Nella terminologia linguistica, fenomeno di contatto e di interferenza tra due lingue parlate [...] in zone confinanti, senza prevalenza dell’una sull’altra: l’a. etrusco nei confronti del latino; anche, la lingua parlata in un’area adiacente a quella di un’altra lingua, in un rapporto di influenza reciproca ...
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energia
energìa s. f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής «attivo», da ἔργον «opera»]. – 1. a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell’organismo; con questo [...] le e. (proprie o altrui). In psicologia, e. psichica, espressione con cui viene indicato in modo generico il sostrato degli aspetti dinamici del comportamento umano. Nella teoria psicanalitica, e. d’investimento, il fattore quantitativo di tipo ...
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mentalese
s. m. Il linguaggio della mente, della rappresentazione mentale di oggetti e concetti. ◆ Gli utensili in pietra sono l’archivio della preistoria. Dal modo in cui sono fatti si deducono interessanti [...] e ora trovato anche in Cina. Arrivando a una conclusione imprevista. […] «A monte del linguaggio ci deve essere un sostrato cognitivo, tant’è vero che un autore americano parla in proposito di “mentalese”, intendendo che prima di pronunciare parole ...
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pio
piò (o piòdo o piòvo) s. m. [lat. mediev. plovum o plodium, prob. voce del sostrato retico; cfr. ted. ant. plōh, mod. Pflug]. – Vecchio tipo di aratro ad avantreno, costruito quasi del tutto in legno, [...] molto diffuso nel passato in Lombardia, Veneto ed Emilia ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] una lingua che si è recentemente affermata in una collettività, dal persistere e riaffiorare di usi e caratteristiche proprie della lingua precedentemente parlata in quella collettività e ormai estinta o in via di estinzione (v. anche sostrato). TAV. ...
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galloromanzo
galloromanżo agg. e s. m. [comp. di gallo1 e romanzo1]. – In linguistica, denominazione dei dialetti romanzi della Francia e dell’Italia settentr. (a eccezione del veneto), formatisi nella [...] Gallia Transalpina e Cisalpina, e dei fenomeni fonetici dialettali dovuti a influsso del sostrato linguistico gallico (per es., la palatalizzazione di ca, ga, il passaggio di u latina a ü e di a tonica in sillaba aperta a e, ecc.). ...
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vasculite
s. f. [der. di vasculo, col suff. medico -ite]. – In medicina, termine con cui si designa genericamente un gruppo abbastanza vasto di malattie dei vasi sanguigni, di varia natura (tossica, [...] , ecc., ma soprattutto immunologica) tutte però caratterizzate da lesioni di tipo flogistico che ne costituiscono il comune sostrato istopatologico; possono interressare sia i vasi di calibro maggiore, sia le arteriole, le venule, i capillari: quelle ...
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sottostrato
s. m. [comp. di sotto- e strato], non com. – Strato che sta sotto un altro, anche in senso fig.: l’antica Atene, la cui ... cittadinanza aveva pur sempre il barbaro s. della schiavitù (C. [...] Cattaneo). Non ha gli usi specifici di sostrato e substrato. ...
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tigre
tigrè agg. e s. m. e f. – Denominazione generica di un gruppo di popolazioni, etnicamente non omogenee, che vivono nell’Eritrea nord-orientale, da Massaua a sud fino al confine sudanese verso nord: [...] appartenente al gruppo tigrè: le tradizioni dei Tigrè. In partic., la lingua t., e come s. m. il tigrè, la lingua semitica, con numerosi elementi del sostrato cuscitico e prestiti arabi, parlata dalle popolazioni tigrè e anche da altri gruppi etnici. ...
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In linguistica, lo strato linguistico al quale, in una determinata area, si è sovrapposta e sostituita, in seguito a conquista o a predominio politico-culturale, una lingua diversa.
Il concetto di s., applicato e diffuso nella linguistica, insieme...
SOSTRATO (Σώστρατος, Sostrătus)
Guglielmo De Angelis d'Ossat
Architetto, nativo di Cnido, figlio di Dessifane, fiorito nella prima metà del secolo III a. C. La sua fama è soprattutto legata all'ideazione e costruzione del Faro di Alessandria...