eccedere
eccèdere v. tr. e intr. [dal lat. excedĕre «andar fuori, andare oltre», comp. di ex- e cedĕre «andare, ritirarsi»]. – 1. tr. Superare una misura, un peso, una quantità, un determinato limite: [...] 2. intr. (aus. avere) Oltrepassare i termini della convenienza, trasmodare, trascendere; il complemento è rappresentato di norma da un sostantivo o da un infinito introdotti dalla prep. in o con: e. nel mangiare, nel bere, nelle spese; e. in severità ...
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aggettivale
agg. [der. di aggettivo]. – D’aggettivo: funzione a.; uso a. di un participio, di un sostantivo; locuzione a. (v. locuzione). ...
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aggettivamente
aggettivaménte avv. [der. di aggettivo]. – Con valore e funzione d’aggettivo: sostantivo, participio usato aggettivamente. ...
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aggettivazione
aggettivazióne s. f. [der. di aggettivare]. – L’uso degli aggettivi, e il modo di usarli, nello scrivere: a. ricca, abbondante; ha un’a. troppo disordinata. Meno com. con il sign. 1 di [...] aggettivare (a. di un sostantivo, di un participio). ...
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vacare
v. intr. [dal lat. vacare «essere privo di; essere vacante; avere tempo libero per ...», e quindi «dedicarsi a»] (io vaco, tu vachi, ecc.; aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2), ant. – 1. [...] possessori, per la loro morte, e perciò si estinguevano. 2. a. Usato assol., o con la prep. da seguita da un sostantivo o dall’infinito di un verbo, cessare da un’attività, riposare, essere libero da incombenze e compiti (cfr. il der. vacanza). b ...
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nominalizzare
nominaliżżare v. tr. [der. di nominale]. – 1. Trasformare in sostantivo un verbo o un aggettivo mediante l’aggiunta di un suffisso o per derivazione diretta (per es.: importazione da importare; [...] noleggio da noleggiare). 2. Trasformare una frase in un sintagma nominale (per es.: da gli invitati sono arrivati a l’arrivo degli invitati) ...
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bello
bèllo agg. [lat. bĕllus «carino, grazioso», da *due-
nŭlus, dim. di duenos, forma ant. di bonus] (sing. m. bèl, pl. m. bèi, davanti a consonante seguita da vocale, e davanti a f, p, t, c, v, b, [...] d, g seguite da l o r; bèllo, bègli negli altri casi; il pl. bèlli oggi è usato soltanto quand’è posposto al sostantivo o non lo precede immediatamente; il femm. è regolare). – 1. Che desta nell’animo, per lo più attraverso i sensi della vista o dell ...
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parisillabo
parisìllabo agg. [comp. di pari1 e sillaba]. – 1. Di sostantivo o aggettivo che, nella flessione, ha ugual numero di sillabe nel nominativo e nel genitivo, soprattutto con riferimento alla [...] declinazione latina (per es.: canis canis; pater patris; silvester silvestris, ecc.); anche come s. m.: i p. della terza declinazione. 2. Nella metrica, di verso che ha numero di sillabe pari (come, per ...
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sviluppismo
s. m. (spreg.) Atteggiamento proprio di chi si compiace di una situazione di sviluppo solo apparente, effimero, inconcludente. ◆ Tra «non vedente» e «sordopreverbale» (sta per sordomuto), [...] è spuntato il nuovo termine «sviluppismo»; un sostantivo che dovrebbe squalificare le scelte di governo basate sullo sviluppo quale falso contraltare del non meno deprecato «declino». Siamo in Piemonte, patria della grande industria italiana, e la ...
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stesso
stésso agg. [lat. iste ĭpse, accus. istum ĭpsum]. – 1. Sinon. più frequente di medesimo per esprimere identità; quindi: a. Che è proprio quello, che non è diverso o altro da quello di cui si parlava [...] fatto con sacrificio di sé s.; non può che prendersela con sé s. (ant. anche seco stesso). c. Riferito a un sostantivo astratto, nel sign. di «personificato, fatto persona»: quella donna era la gentilezza s., la bontà s.; un uomo che è la prudenza ...
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In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica greco-latina, il s. non formava una...