anaforico
anafòrico agg. [dal lat. tardo anaphorĭcus, gr. ἀναϕορικός, der. di ἀναϕορά «anafora»] (pl. m. -ci). – 1. Di anafora, come termine della retorica: costrutto a., quello in cui le proposizioni [...] parole uguali (per gli esempî, v. anafora, nel sign. 2); termine a., elemento lessicale (pronome dimostrativo, avverbio, sostantivo, ecc.), che richiama la nozione di una persona o cosa nominata precedentemente, o riassume un concetto precedentemente ...
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circa
prep. e avv. [dal lat. circa «intorno a»]. – 1. prep., ant. Intorno a: Così di quelle sempiterne rose Volgìensi c. noi le due ghirlande (Dante). 2. avv. A un dipresso, quasi, su per giù (preposto [...] c. dieci km; lungo c. venti braccia; una damigiana di c. 25 litri; avrà c. trent’anni. Può anche essere posposto al sostantivo: dieci km c.; di venti braccia c.; di 25 litri c.; tremila abitanti, o circa. Con lo stesso senso, i modi avverbiali in ...
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sostantivita
sostantività s. f. [der. di sostantivo (nel sign. 2)]. – Nella tecnica tintoria, la capacità di un colorante di fissarsi direttamente, senza mordenzatura, su una determinata fibra. ...
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sostanziale
(ant. sustanziale) agg. [dal lat. tardo, eccles., substantialis, der. di substantia «sostanza»]. – Che è relativo alla sostanza: a. In filosofia, specificatamente, detto di ciò che dà sostanza [...] . Come s. m. con valore neutro: badare al s.; preoccuparsi del sostanziale. Nel linguaggio giur., diritto penale s. (o sostantivo) è quello che prevede i reati con le relative pene, e le cause che condizionano, escludono o modificano la punibilità; l ...
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ultra-
[dal lat. ultra «oltre»]. – 1. Primo elemento di parole composte formate modernamente (pochissime quelle esistenti già nel lat. tardo), che significa «oltre, al di là, più che»: ultraterreno, [...] ) o nella terminologia scientifica, che indica qualità o quantità superiore al normale; il secondo elemento può essere un aggettivo: ultramoderno, ultrasensibile, ultraterreno; o un sostantivo: ultranazionalista, ultrafiltrazione, ultrasuono, ecc. ...
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concordanza
s. f. [der. di concordare]. – 1. a. Il concordare, l’essere d’accordo, quindi conformità, esatta corrispondenza: c. di opinioni, di voleri; c’era c. fra le deposizioni dei varî testimoni; [...] ) fra parole che nella frase sono reciprocamente connesse. Così l’attributo deve concordare in genere numero e caso col suo sostantivo; il verbo nel numero (in certe lingue anche nel genere) col soggetto, e se questo è pronome la concordanza si ...
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concordare
v. intr. e tr. [dal lat. concordare «essere concorde», der. di concors -ordis «concorde»] (io concòrdo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Essere o trovarsi d’accordo: il mio carattere non concorda [...] ’aggettivo col nome; il predicato è concordato col soggetto più vicino; come intr., essere accordato: l’attributo concorda con il sostantivo in numero e genere, e in latino anche nel caso. ◆ Part. pres. concordante, anche come agg., che concorda, che ...
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In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica greco-latina, il s. non formava una...