rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] e nel commiato; un caso particolare è la r. equivoca, tra due parole diverse ma omofone (per es., porta verbo e porta sostantivo). Con riguardo al modo con cui le rime si corrispondono si danno: r. baciata o accoppiata, tra due versi consecutivi; r ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] non si ripete: il mio intervento è meno desiderato del suo. Con sign. particolari in frasi e locuz. in cui si sottintende un sostantivo più o meno determinato: i suoi, i genitori, i parenti (ha ricevuto notizie dai suoi; i suoi di casa lo aspettano ...
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montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto [...] sentiero monta più ripido; o a qualsiasi elemento che abbia sviluppo verticale (spec. il part. pres. montante, con valore di sostantivo). Seguito dall’indicazione di un mezzo di trasporto o sim.: m. a cavallo, m. in sella (anche assolutam.: Monti chi ...
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la2
la2 pron. pers. e dimostr. f. sing. [lat. ĭlla, accus. ĭllam]. – 1. Forma debole della declinazione dei pron. pers. ella, lei, essa, che si usa con funzione di compl. oggetto riferito a persona o [...] anche come soggetto in posizione proclitica, con funzione di solito pleonastica (potendo anzi il soggetto essere esplicitamente espresso da un sostantivo), riferito a persona o cosa di genere femminile: la c’è la Provvidenza! (Manzoni); e la c’è, e ...
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la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), [...] grido d’incitamento a bestie da soma; passa là!, a un cane o altro animale mandandolo via. Talora si unisce a un sostantivo preceduto da quello, o a quello pronome, indicando dove una persona o un oggetto si trova: quella signora là, quel giornale là ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con [...] e quindi i complementi di specificazione, di termine, di luogo, di tempo, ecc.), i quali di solito si uniscono al sostantivo o al verbo reggente mediante una preposizione; discorso i. (o costruzione i.), v. discorso2; proposizione interrogativa i., v ...
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dove
dóve avv. [lat. de ŭbi; v. ove] (radd. sint.). – Serve a domandare o a determinare un luogo. Introduce in genere prop. interrogative dirette o indirette, oppure prop. relative, unendosi con verbi [...] d. è successa la disgrazia; in qualche caso «nel qual luogo»: mi sono fermato al bar, dove ho preso un caffè. Dopo un sostantivo sostituisce il pron. relativo in cui, a cui: questa è la città d. sono nato; riprendiamo dal punto d. eravamo rimasti; è ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] genericam., in grammatica e nel lessico: aggettivo con funzione o con funzioni di avverbio; participio con funzione di sostantivo, ecc.). Si distingue talora tra f. significativa, quella che svolge l’elemento significante della parola in seno alla ...
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niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, [...] preceduto da un altro elemento negativo (non, nessuno, senza, ecc.), tranne quando abbia senso positivo di qualcosa o valore di sostantivo. 1. Come pron.: a. Nessuna cosa: n. può fermarlo; secondo me lo scrittore si mette a scrivere e pensa che ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] il nemico (D’Annunzio). Per la locuz. prepositiva fuori che o fuor che, v. fuorché. 2. Come prep. si unisce al sostantivo direttamente (soprattutto in locuz. particolari) o mediante la prep. di (meno spesso da): f. d’Italia, f. della stanza, f. città ...
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In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica greco-latina, il s. non formava una...