accrescitivo
agg. e s. m. [der. di accrescere]. – 1. agg. Che ha capacità di accrescere, atto ad accrescere, a rendere maggiore: potere accrescitivo. 2. s. m. a. In grammatica, derivazione morfologica [...] l’accrescitivo masch.: stanza - stanzone, testa - testone. Gli accrescitivi degli aggettivi acquistano per lo più funzione di sostantivi: sudicio - un sudicione, grasso - un grassone. b. In enigmistica, falso a., gioco appartenente alla serie dei ...
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verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome [...] personale (v. di me) e spesso anche dimostrativo (v. di quello...). 1. a. In determinazioni di luogo, indica la direzione alla quale è rivolto il moto: andare v. il fiume, incamminarsi v. casa, tornare ...
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bulgaro
bùlgaro agg. e s. m. [dal lat. tardo Bulgărus]. – 1. a. (f. -a) Della Repubblica di Bulgaria (bulg. Bălgarija), stato dell’Europa sud-orient.; abitante o nativo della Bulgaria. b. s. m. La lingua [...] slava parlata dai Bulgari, caratterizzata dalla perdita della declinazione, dall’uso dell’articolo posposto al sostantivo e dall’abbandono dell’infinito. Si chiama inoltre bulgaro-turco, o protobulgaro, una lingua turca, estinta dall’11° secolo, ...
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veruno
agg. [lat. vērē ūnus «veramente uno solo», che acquista il sign. di «nessuno» in contesti negativi], letter. o ant. – Alcuno, nessuno. Ha senso negativo ed è di solito preceduto da altra negazione: [...] accesi, Che ferro più non chiede verun’arte (Dante); senza promettersi verun accrescimento di bene (Leopardi); posposto al sostantivo: non fu egli caldo veruno (Boccaccio); senza altra negazione: in niuno luogo e in veruno modo e’ poteva trovare ...
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inabissare
v. tr. [der. di abisso, col pref. in-1]. – Gettare, sprofondare nell’abisso (nei varî sign., proprî e fig., del sostantivo): Quivi giunto il caval nero Contro il ciel forte springò Annitrendo; [...] e il cavaliero Nel cratere inabissò (Carducci). Come intr. pron., inabissarsi, sprofondare nell’abisso, cioè nella profondità del mare (o d’un lago): vedemmo inabissarsi la nave; fig.: inabissarsi nella ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] di non saperlo»; «imparò presto a fare da solo»). b. Genitivo o., il genitivo che esprime, rispetto al sostantivo reggente, un rapporto di complemento oggetto (per es., in latino, amor patriae = amare patriam; petitio consulatus = petere consulatum ...
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qualifica
qualìfica s. f. [der. di qualificare]. – 1. a. Termine che esprime una singola qualità o, in compendio, le varie qualità, reali o presunte, d’una persona, ovvero ne sintetizza le caratteristiche, [...] categoria, a precisare una funzione; in partic., q. grammaticale, l’attribuzione, a un elemento lessicale, del suo valore di sostantivo, aggettivo, verbo, ecc. (per es., in un vocabolario, o più semplicem. nell’analisi grammaticale di un testo). In ...
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qualificare
v. tr. [dal lat. mediev. qualificare, comp. del lat. qualis «quale» e -ficare; nelle accezioni sport., ricalca il fr. qualifier (e se qualifier) e l’ingl. to qualify] (io qualìfico, tu qualìfichi, [...] abuso di potere, ecc.; un avvenimento straordinario qualificato come miracolo. Con sign. analogo, in grammatica: q. un nome o un sostantivo con un aggettivo, con un attributo (v. qualificativo), e, meno com., q. un verbo, o un’azione, con un avverbio ...
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qualificativo
agg. [der. di qualificare]. – 1. In grammatica, aggettivo q. (di solito contrapp. a determinativo), quello che specifica la qualità (o una qualità), il modo d’essere o un aspetto della [...] persona, dell’oggetto, dell’idea astratta indicati dal sostantivo cui l’aggettivo stesso è riferito (come bello o brutto, buono o cattivo, alto o basso, utile o inutile, verde, rosso, rotondo, fertile, ripido, sereno, spaventoso, ecc.). Per gli ...
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qualificazione
qualificazióne s. f. [dal lat. mediev. qualificatio -onis]. – Il fatto di qualificare, di qualificarsi o di venire qualificato. Raro in usi generici (è una q., quella di «rompiscatole», [...] da enti pubblici (in partic. le regioni) e privati, o anche con il tirocinio. c. In grammatica, q. di un sostantivo, espressa con un aggettivo o un altro elemento qualificativo. d. Nello sport (sul modello del fr. e dell’ingl. qualification), prova ...
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In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica greco-latina, il s. non formava una...