raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] , sulla vocale terminale (ciò fatto 〈čo ffàtto〉, già detto 〈ǧa ddétto〉, sentì suonare 〈sentì ssuonàre〉), quando è formata da sostantivi, pronomi forti e aggettivi monosillabi (per es., blu notte 〈blu nnòtte〉, a me pare 〈a mmé ppàre〉, tre case 〈tré ...
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-osi
-òṡi [dal gr. -ωσις]. – Suffisso (tonico, solo in poche parole atono o di pronuncia oscillante) di numerosi sostantivi, derivati dal greco o formati modernamente, indicanti in genere condizione, [...] stato, processo e sim. Il suffisso interessa soprattutto la terminologia medica, nella quale ora compare con sign. generico (per es., anchilosi, ipnosi, necrosi, stenosi, ecc.), ora indica condizione, ...
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q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri [...] ...). Alcune di queste sigle sono talora usate, dai radioamatori, con sign. più preciso, come equivalenti cioè di sostantivi o locuzioni determinate; per es., QSO significa «collegamento»: fare un QSO; QSL «ricevuta di un messaggio»: ricevere ...
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-aio
-àio [lat. -arius]. – Suffisso nominale in derivati che indicano luoghi in cui abbonda o è contenuto o si ripone ciò che è designato dal nome che funge da base: ginestraio, granaio, letamaio, pagliaio, [...] , marinaro sia in voci successivamente diffusesi soprattutto da Roma: borgataro, cinematografaro, palazzinaro, nelle quali può assumere una coloritura iron. o spreg. La variante dotta è -ario, presente soltanto in un numero limitato di sostantivi. ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] protezione, averlo favorevole; aver bene o ben avere (v. benavere). Altre locuz. si possono trovare sotto i singoli sostantivi. b. Con compl. oggetto la indeterminato: averla vinta, spuntare in un impegno, riuscir vittorioso; averla, avercela con uno ...
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angolare1
angolare1 agg. e s. m. [dal lat. angularis]. – 1. agg. a. Che è in rapporto con un angolo, fatto ad angolo, o che presenta angoli: misure a.; forma a.; diametro a., di un astro, la misura dell’angolo [...] dal punto di osservazione vanno ai due punti. Per accelerazione a., spostamento a., velocità a., v. i singoli sostantivi. b. In anatomia comparata, osso a. (anche ellitticamente angolare, come s. m.), nello splancnocranio, osso di rivestimento della ...
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quanto1
quanto1 agg., pron., avv. e s. m. [lat. quantus agg., quantum avv.]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, la quantità, come grandezza o misura (numero), estensione o durata, di singoli [...] frequente con pron. pers., q. a me (anche in q. a me), q. a te, q. a noi, q. a voi, ecc. (e analogam., con sostantivi: q. a lor signori, q. ai nostri avversarî, ecc.): q. a me, sono disposto a rischiare; q. a voi altri, ne riparleremo dopo; per la 1a ...
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-ario
-àrio [dal lat. -arius]. – Suffisso derivativo presente in agg., per lo più d’origine lat., esprimenti una relazione con il nome che funge da base: ferroviario, leggendario, necessario, ordinario, [...] con una controparte (affittuario, beneficiario, destinatario, firmatario, locatario), in nomi di strumenti (lampadario, macchinario), in sostantivi derivati da numerali (settenario, ottonario, centenario). La variante di tradizione popolare è -aio. ...
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stra-
[lat. extra «fuori», extra-; in alcuni casi, incrociato con trans- «oltre» (v. tras-)]. – Prefisso di numerose parole composte, qualcuna derivata dal latino (come straordinario) o dal lat. mediev. [...] all’aggettivo valore di superlativo: stracarico, stragrande, strapieno, straricco, stravecchio (valore simile ha in alcuni sostantivi nati nel 1° dopoguerra, come stracittà, strapaese). In alcuni verbi indica più particolarm. stravolgimento o sim ...
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cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo [...] dal s. m. cazzo con l'aggiunta del suffisso -imma (it. -ime, dal lat. -īmen, impiegati nella formazione di sostantivi con valore collettivo).
Già attestato nella Repubblica del 15 maggio 1990, p. 22, Cronaca (Marina Cavalleri), il vocabolo fa anche ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri,...
REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ e in seguito, in senso traslato, ‘norma,...