senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] soldo»; è rimasto s. impiego equivale a «non ha più il suo impiego, ha perso l’impiego», e così via. 1. a. Con sostantivi: gente s. nome, s. casa (v. anche senzacasa, in grafia unita, e il più com. senzatetto); s. lavoro, con funzione di complemento ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, [...] a considerare i qualificativi, che formano del resto la parte numericamente più notevole. Per la morfologia, che è analoga a quella del sostantivo, si hanno due paradigmi: 1°) sing. m. -o, f. -a; plur. m. -i, f. -e (per es. alto, alta, alti, alte); 2 ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] motivato (= immotivato); i presenti e i non presenti; i non addetti ai lavori; concorso per non laureati (e analogam., con sostantivi: posti per non fumatori; non sono ammessi i non militari); in un notevole numero di casi, tali locuz. possono essere ...
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-ale. – Suffisso usato per formare aggettivi che segnalano una relazione (condizione, appartenenza, ecc.): annuale, domenicale, formale, gergale, legale, musicale, navale, postale, universale, vitale; [...] , come criminale, finale, industriale; altre sono quasi esclusivamente sostantivi, come bracciale, ditale, giornale, pugnale, schienale, segnale. | In particolare, nella terminologia chimica, il suffisso è usato per indicare la presenza, in un ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] di rango superiore alla specie e inferiore alla famiglia (secondo le regole della nomenclatura, i generi si indicano con un sostantivo latino, o considerato latino, che si scrive con l’iniziale maiuscola). c. In matematica, g. di una curva algebrica ...
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-tomia
-tomìa [dal gr. -τομία, affine a τέμνω «tagliare»]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, che significa «taglio, sezione, divisione» (come anatomia, [...] , gastrotomia, laparotomia, laringotomia, neurotomia, osteotomia, ecc. Differisce da -ectomia, che indica invece l’asportazione chirurgica. Dai sostantivi in -tomia possono derivare aggettivi in -tòmico (per es. laparotomico) e in qualche caso ...
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in-1
in-1 [lat. ĭn-]. – 1. Prefisso verbale di molte parole derivate dal latino o formate in epoca posteriore. Ha in genere funzione derivativa, serve cioè alla formazione di verbi tratti da aggettivi [...] prep. lat. in «dentro» (indurre, influire, infondere, ecc.), significato che può avere anche in alcuni derivati da sostantivi (incarcerare, inalveare, incassare, ingabbiare, ecc.). La n del prefisso si assimila quando questo è premesso a parole che ...
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in-2
in-2 [lat. ĭn-, corrispondente al gr. ἀ- privativo (v. a-2), ambedue da un originario *n̥-, forma alternante, a grado zero, della negazione ne]. – Prefisso negativo presente in molte parole derivate [...] a un tema verbale (inconsutile, lat. inconsutĭlis, comp. di in- e tema di consuĕre «cucire»), più raramente a sostantivi (incoloro, inodoro, insaporo, da colore, odore, sapore). Come nel prefisso precedente, davanti a parole che cominciano con l ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] in lettere, laureato in medicina, che possono considerarsi complementi di luogo figurati). 4. a. Si premette a sostantivi o aggettivi sostantivati per formare locuz. avverbiali: in realtà, in apparenza, in conclusione, in concreto, in astratto ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] a quella della chimica: a. In linguistica (nell’ambito della grammatica cosiddetta valenziale), la possibilità che verbi, aggettivi e sostantivi hanno, in varia misura, di legare a sé un certo numero di complementi, i quali ne completano insieme la ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri,...
REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ e in seguito, in senso traslato, ‘norma,...