nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente [...] e passato, e in latino il gerundivo, che ha anche i varî casi); predicato n., quello consistente in un aggettivo o sostantivo (talvolta un pronome) e una copula o verbo copulativo; frase n., frase in cui manca il predicato verbale (per es.: tutti ...
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nominativo
agg. e s. m. [dal lat. nominativus, der. di nominare «nominare»]. – 1. agg. a. Che vale a nominare, che ha l’effetto di nominare; è com. soprattutto nell’espressione caso n. o, assol., nominativo [...] La forma del nominativo è, in genere, quella con cui vengono citati e registrati in dizionarî e altre opere di studio i sostantivi, aggettivi e pronomi soggetti a flessione, nella loro natura di lemmi. b. Che contiene un nome: marchio n., quello che ...
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-cele1
-cèle1 [dal gr. κήλη «tumore, ernia»]. – Secondo elemento di sostantivi composti della terminologia scientifica, derivati dal greco o formati modernamente (come idrocele, varicocele, cardiocele, [...] ecc.), col sign. di «tumefazione, dilatazione» e sim. I termini composti con questo suffissoide sono generalmente usati in ital. al masch., nonostante che le voci greche e latine da cui derivano (enterocele, ...
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flessione
flessióne s. f. [dal lat. flexio -onis, der. di flectĕre «piegare», part. pass. flexus]. – 1. L’atto di flettere, di piegare; con questo sign. attivo, quasi esclusivam. con riferimento agli [...] mutamenti morfologici che subiscono le parole variabili per esprimere valori e rapporti grammaticali diversi: f. nominale, declinazione dei sostantivi e degli aggettivi; f. pronominale, declinazione dei pronomi; f. verbale, coniugazione dei verbi. ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] convinto più che mai della sua sincerità. Talvolta come equivalente di piuttosto, quando il confronto avviene tra due sostantivi, due aggettivi, due verbi: più che coraggioso mi sembra incosciente; il successo più che rallegrarlo lo stupì. Preceduto ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] ), qui però con alcune eccezioni (es. presule, bisestile, desinenza); 2) la s è sorda, fatte pochissime eccezioni, nei sostantivi e aggettivi in -ése (es. berlinese, calabrese), negli aggettivi in -óso (es. curioso, pietoso), nei participî passati e ...
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vapore
vapóre s. m. [lat. vapor -ōris «esalazione»]. – 1. a. Lo stato gassoso di una sostanza; più propriam., si parla di vapore quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla [...] in energia elettrica); per singoli componenti di tali impianti, quali caldaia a v., generatore di v., si vedano i rispettivi sostantivi. In partic., macchina a v., motore termico ideato dall’inventore scozz. J. Watt nella seconda metà del 18° secolo ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] ’alimentazione, sc. delle costruzioni, sc. delle finanze, sc. dei metalli, sc. della vegetazione, ecc. (v. ai singoli sostantivi); sc. dell’educazione, espressione con cui si tende a sostituire il tradizionale termine di pedagogia quando si voglia ...
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vario
vàrio agg. [dal lat. varius, di etimo sconosciuto]. – 1. Che ha una più o meno notevole diversità sia negli elementi che lo compongono, sia in successive fasi o manifestazioni (e quindi non uniforme), [...] (anche nella reggenza): una oppinione strana e v. da tutte quelle degli altri filosofi (Boccaccio). 2. a. Con sostantivi plur., unisce in genere all’idea della diversità quella della pluralità. Talora predomina l’idea della diversità: un pranzo con ...
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pre-
〈pré〉 [dal lat. prae, prae-]. – Prefisso che compare in numerosi composti derivati dal latino o formati modernamente, spesso in contrapp. a post-. 1. Con valore temporale, che è il più frequente, [...] , predeismo, prelogica, ecc. In alcuni casi, più moderni, l’unione del prefisso con il sostantivo dà luogo non a un nuovo sostantivo (come è, per es., preallarme, preadolescenza, prepensionamento) ma a una locuz. aggettivale invariabile: per ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri,...
REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ e in seguito, in senso traslato, ‘norma,...