peri-
pèri- [dal gr. περί, περι- «intorno»]. – Prefisso frequente in parole composte derivate dal greco (periegetico, perifrasi, periodo), o formate modernamente nel linguaggio scient. ital. e latino, [...] ; peribranchiale, periesofageo, che circonda le branchie, l’esofago, ecc. 2. In biologia, serve talvolta a formare sostantivi indicanti l’involucro esterno della struttura precisata dal secondo elemento: per es., pericardio, l’organo membranoso che ...
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-litico2
-lìtico2 [dal gr. λυτικός, -λυτικός, der. di λυτός «solubile, sciolto», da λύω «sciogliere»]. – Secondo elemento di aggettivi composti, derivati dal greco o formati modernamente, che significa [...] «che scioglie, che dissolve» o «che opera una lisi» (per es., lipolitico; cfr. per quest’ultimo sign. litico2); la maggior parte sono però in relazione con i sostantivi in -lisi da cui sono tratti (per es., elettrolitico, idrolitico, ecc.). ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] , ne è restata qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano antico e in romeno, anche nella flessione di pochi sostantivi e aggettivi (ital. ant. fòcora, romeno ant. focure, romeno mod. focuri, che sono plurali sul tipo -ŏra di tempus ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] , ecc. 1. prep. Ha fondamentalmente valore locale e si usa, in dipendenza da verbi di quiete o di moto (e anche da sostantivi), per indicare che un oggetto ha, rispetto a un altro, posizione più elevata. a. Di cose che sono a contatto e delle quali ...
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indeclinabile
indeclinàbile agg. [dal lat. indeclinabĭlis «immutabile, inflessibile», e nel lat. tardo «invariabile» (nel senso grammaticale), comp. di in-2 e declinabĭlis «declinabile»]. – 1. Nella [...] alle lingue flessive, di parola che ha un’unica forma o che non muta desinenza nei varî casi e numeri: sostantivi, aggettivi i. (per es., lat. fas «fato, sorte», e nequam «inetto, malvagio»); per estens., nelle lingue che hanno la declinazione ...
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attante
s. m. [dal fr. actant, der. del lat. actus, part. pass. di agĕre «agire» (per distinzione da agent «agente», lat. agens -entis, formato direttamente sul tema di agĕre)]. – 1. In linguistica strutturale, [...] della prop. attiva. Secondo altre formulazioni, ciascuna delle unità (persone o cose, generalmente indicate da sostantivi o equivalenti del sostantivo) che partecipano in maniera attiva o passiva al processo espresso dal verbo; per es., piovere non ...
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-termico
-tèrmico [der. di -termo] (pl. m. -ci). – Secondo elemento di aggettivi composti del linguaggio scient., per lo più in relazione con i sostantivi astratti formati col secondo elemento -termia: [...] ipotermico, isotermico, ecc ...
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onomatopea
onomatopèa (meno com. onomatopèia) s. f. [dal lat. tardo onomatopoeia, gr. ὀνοματοποιία, der. di ὀνοματοποιέω, comp. di ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω «fare»]. – In linguistica, modo di arricchimento [...] un completo adattamento grammaticale, con l’aggiunta di desinenze e suffissi che le rendono elementi stabili (soprattutto sostantivi e verbi) del lessico della lingua (così bisbigliare, chioccolare e chioccolìo, tentennare, ecc.); per questi, non si ...
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terminazione
terminazióne s. f. [dal lat. terminatio -onis, der. di terminare «terminare»]. – 1. L’azione e il fatto di terminare, in alcune accezioni: a. non com. Ultimazione, completamento: fino alla [...] , costituita dalla desinenza, dagli elementi tematici, e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1a coniugazione, ecc.). d. In tipografia, per lo più al plur ...
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dopo
dópo (ant. anche dóppo) avv. e prep. [lat. de post; cfr. dipoi]. – 1. Con valore temporale, indica tempo successivo, in modo indeterminato o precisando la distanza nel tempo da un altro fatto: a. [...] della casa. ◆ Nella sua funzione prepositiva, dopo è usato anche come primo elemento di parole composte, e in partic. di sostantivi, usati al masch. anche se il secondo componente è un femm. (il dopopranzo, il dopocena), che indicano in genere il ...
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In linguistica, derivati di sostantivi e anche di aggettivi, talora di verbi, intesi a dare connotazione affettiva alla parola originaria; sono formati con gli stessi suffissi dei diminutivi, soprattutto -ino, -etto, -uccio. Per i nomi propri,...
REGOLA O REGOLO?
Sono due sostantivi di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo.
• Il femminile regola (dal latino regulam) significò dapprima ‘assicella di legno, regolo’ e in seguito, in senso traslato, ‘norma,...