chiamare [lat. clamare "gridare, proclamare"]. - ■ v. tr. 1. [chiedere a qualcuno di avvicinarsi, intervenire, accorrere, ecc., pronunciandone il nome o con altri mezzi o segnali: perché non vieni quando [...] ; chiamare in giudizio [invitare a comparire davanti a un giudice] ≈ citare in giudizio. 2. (estens.) a. [interrompere il sonno di qualcuno: chiamami per tempo domattina] ≈ dare la sveglia (a), (lett.) destare, svegliare. b. [attivare un contatto con ...
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fra¹ prep. [lat. infra] (radd. sint.) - 1. [per indicare ciò che si trova entro il percorso che unisce due luoghi o entro la durata che unisce due momenti: abito f. Roma e Viterbo; partirà f. tre giorni] [...] sim.: pensare, ragionare f. sé (e sé)] ≈ dentro di, tra. 6. (non com.) [per indicare il lasso di tempo o un evento durevole entro cui accade qualcosa: f. il giorno, f. la settimana; Pianger sentii f. 'l sonno i miei figliuoli (Dante)] ≈ durante, tra. ...
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addio /a'd:io/ [dalla locuz. a Dio, sottint. "ti raccomando" o sim.] (con la prep. a o assol.). - ■ interiez. 1. [forma di congedo, spec. quando il distacco è definitivo] ≈ ‖ arrivederci, ciao. ● Espressioni: [...] ., dire addio (a qualcuno o qualcosa) → □. 2. [esprime disappunto per una perdita: se bevo anche solo un caffè dopo cena, a. sonno] ≈ (fam.) arrivederci, buonanotte (a). ■ s. m. (pl. addii) [il salutarsi, spesso per sempre: l'a. non fu molto cordiale ...
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addormentato agg. [part. pass. di addormentare]. - 1. a. [che dorme] ≈ (lett.) dormiente. ↔ (lett.) desto, (fam.) in piedi, sveglio. b. [che ha sonno o non si è ancora svegliato completamente] ≈ assonnato, [...] insonnolito, intorpidito, sonnacchioso, sonnolento. ↔ desto, sveglio, vigile. 2. (fig.) [privo di vivacità, di ingegno] ≈ fiacco, lento, ottuso, pigro, sciocco, stolido, svogliato, tardo, (fam.) tonto. ...
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cispa s. f. [etimo incerto]. - (fisiol.) [prodotto di condensazione del secreto lacrimale, che si deposita tra le palpebre, spec. durante il sonno] ≈ cisposità. ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] è un vero e proprio sinon. di dimenticanza, giacché non indica uno stato né ciò che si è dimenticato, bensì un processo: e ’l sonno, ozio de l’alme, oblio de’ mali, / lusingando sopia le cure e i sensi (T. Tasso). I contr. sono memoria e ricordo, il ...
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materasso s. m. (region. materassa s. f.) [dall'arabo maṭraḥ]. - (arred.) [specie di grosso sacco di tela imbottito che si stende sopra la rete del letto per dare un morbido appoggio al corpo nel riposo [...] o nel sonno: m. di lana, a molle, ortopedico] ≈ ‖ (ant.) pagliaccio, pagliericcio, (region.) paglione, (region.) stramazzo. ...
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profondamente /profonda'mente/ avv. [der. di profondo, col suff. -mente]. - 1. [in modo da raggiungere la parte più profonda: scavare p.] ≈ in profondità. ↔ in superficie, superficialmente. 2. (fig.) a. [...] [con un sonno profondo, solo nell'espressione dormire p.] ≈ pesantemente, sodo. b. [in modo particolarmente intenso: sono p. turbato] ≈ assai, grandemente, intimamente, molto, oltremodo. ↔ poco, scarsamente. ...
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profondo /pro'fondo/ [lat. profundus, der. del sost. fundus "fondo²", col pref. pro-¹]. - ■ agg. 1. a. [di massa d'acqua o cavità, che presenta una notevole altezza: cratere p.] ≈ alto, fondo. ↔ basso, [...] , che ha raggiunto la pienezza della sua condizione: notte p.] ≈ fondo, inoltrato, pieno. ↔ incipiente. ‖ giovane. d. [del sonno e sim., che può essere difficilmente interrotto] ≈ intenso, pesante, sodo. ↔ leggero. e. [di dimensioni oltre il normale ...
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Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà.
Fisiologia del sonno
Il s. è una condizione temporanea e periodica di sospensione della coscienza, che ha un momento...
sonno
Lucia Onder
In senso proprio, per l'atto di dormire e il riposo e la quiete che ne derivano: Pg XXX 104 Voi vigilate ne l'etterno die, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia il secol per sue vie; XXXII 72 Però trascorro...