languido
lànguido agg. [dal lat. languĭdus, der. di languēre «languire»]. – 1. Privo di forze, debole, fiacco: era ancora l. ed estenuato per la malattia; sentirsi lo stomaco l. (v. languidezza); polso [...] ). Che riflette l’interna languidezza: occhio l., sguardo l., stanco, privo di vivacità, o anche melanconico, pensoso: allor che ’l sonno chiude I languid’occhi a l’affannata gente (Caro); fare gli occhi l., guardare con occhio l., volendo esprimere ...
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botta1
bòtta1 s. f. [dall’ant. bottare «percuotere», affine a buttare]. – 1. a. Percossa, colpo dato con le mani, con un bastone o altro: dare una b. sulla testa; ha ricevuto una bella b.; fare a botte, [...] al colpo, quindi perseverare, non cedere; a b. calda, lì per lì, quando è ancora viva l’impressione; b. di sonno, di fame, attacco improvviso; a b. sicura, con decisione, senza esitazione, spec. nel linguaggio sport.; b. di culo, volg., colpo ...
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no-fumo
(no fumo), agg. inv. Che esclude sigarette e tabacco in genere. ◆ Non solo di tabacco e sale vivrà l’Eti. La sfida si gioca attraverso tre società promosse con le Poste e la Federazione dei Tabaccai [...] no-fumo. (Mattino, 7 ottobre 2001, p. 33, Campania) • Con il suo rivale il leader Pd ha in comune uno scarso bisogno di sonno (5 massimo 6 ore per notte, senza pennichelle) e le abitudini alimentari morigerate, no alcol e no fumo. (M[aria] G[razia] B ...
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anticoltello
(anti-coltello), agg. Che impedisce la penetrazione di un’arma da taglio, di un coltello. ◆ il Pentagono vorrebbe specificamente un sistema che riconosca, sulla base di spezzoni di 1030 [...] anticoltello. (Maurizio Ricci, Repubblica, 31 ottobre 2001, p. 7, Politica estera) • La sicurezza personale è la questione che leva il sonno ai colombiani. Ed è in questo clima che il sarto [Miguel] Caballero si inventò nel suo atelier in Calle 70 ...
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niveo
nìveo agg. [dal lat. niveus, der. di nix nivis «neve»], letter. – Bianco, candido come la neve: n. collo; Giuno immortale dalle n. braccia (Foscolo); poet., di neve, coperto di neve: Le n. steppe [...] e le assolate arene (Pascoli); Ogni albero che s’è già destato Dal n. bianco sonno (Govoni). ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] , cioè come vox media, s. di salute, che può essere buono o cattivo); s. agonico, s. comatoso; essere in s. di sonno, di narcosi, letargico, di incoscienza, di ubriachezza, in uno s. di debolezza, di prostrazione, ecc. In locuz. come s. settico, s ...
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sorpreso
sorpréso agg. [part. pass. di sorprendere]. – 1. Con valore soprattutto verbale, colto all’improvviso, sul fatto: l’arresto di un pregiudicato s. a rubare; s’è addormentato, s. dal sonno sui [...] libri; in senso fig., malattia s. all’inizio, sul nascere, diagnosticata tempestivamente. 2. Con valore più propriam. di agg., meravigliato, stupito di qualche cosa di inatteso o fuori dell’ordinario: ...
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sorpriso
– Variante ant. e rara di sorpreso, derivata, come priso (v.), dalla poesia siciliana: Ché non si converria, l’occhio sorpriso D’alcuna nebbia, andar dinanzi al primo Ministro, ch’è di quei [...] di paradiso (Dante), non sarebbe cioè conveniente presentarsi davanti all’angelo portiere del purgatorio con l’occhio ancora offuscato dalla nebbia infernale; E dentro al petto sorpriso dal sonno Li spirite’ d’amor posar non ponno (Poliziano). ...
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invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare [...] furore A spiegar l’ugne (Ariosto). d. fig. Indurre, allettare, invogliare: un vinello che invita a bere; un calduccio che invita al sonno; l’estate invita al riposo; c’è un sole che invita a uscire all’aperto; il mare era così calmo che invitava a ...
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gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose [...] il vizio della g.; Per la dannosa colpa de la gola, Come tu vedi, a la pioggia mi fiacco (Dante); La g. e ’l sonno e l’oziose piume Hanno del mondo ogni vertù sbandita (Petrarca); fare un peccato di g., mangiare un alimento non consentito (per motivi ...
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Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà.
Fisiologia del sonno
Il s. è una condizione temporanea e periodica di sospensione della coscienza, che ha un momento...
sonno
Lucia Onder
In senso proprio, per l'atto di dormire e il riposo e la quiete che ne derivano: Pg XXX 104 Voi vigilate ne l'etterno die, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia il secol per sue vie; XXXII 72 Però trascorro...