paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] ostacola la deglutizione dei liquidi e non dei solidi; iscuria p. (v. iscuria); ma anche, più genericam., stanchezza p., sonno p., e sim.; per effetto p., o paradossale, in biologia, v. paradossale. 2. s. m. Affermazione, proposizione, tesi, opinione ...
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dormicchiare
v. intr. [der. di dormire] (io dormìcchio, ecc.; aus. avere). – Dormire d’un sonno leggero e breve o a più riprese; sonnecchiare. Anche fig., detto dell’ingegno o di scrittore, artista, [...] ecc. che, in brevi momenti di stanchezza, renda meno di quanto suole: or qual v’è stato tra’ filosofi sì vegghiante, sì desto, che non abbia ancor egli dormicchiato talvolta? (D. Bartoli); per l’origine ...
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dormita
s. f. [der. di dormire]. – 1. Il dormire di un sonno lungo e continuo: ho fatto una bella dormita. 2. In bachicoltura, ciascuno dei periodi in cui i bachi da seta dormono, durante il periodo [...] della muta: fare la prima, la seconda dormita. ◆ Dim. dormitina; accr. dormitóna; pegg. dormitàccia ...
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dormitivo
agg. [der. di dormire; cfr. fr. dormitif], ant. e raro. – Che concilia, o ha la capacità di conciliare, il sonno: nell’oppio v’è la virtù assoporativa e d. (P. Verri). ...
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dormiveglia
dormivéglia s. m. [comp. dei temi di dormire e vegliare], invar. – Stato fra il sonno e la veglia: nel d. m’è parso di sentire un rumore; trascorsi alcune ore nel mio letto, in un inquieto [...] d. (Paola Capriolo) ...
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nictinastia
nictinastìa s. f. [comp. di nicti- e -nastia]. – In botanica, movimento periodico che varî organi di natura fogliare eseguono in rapporto all’alternarsi del giorno e della notte, in dipendenza [...] della luce (prevalentemente), del calore e dell’umidità: per es., le foglioline delle foglie composte di molte piante, come le leguminose e le ossalidacee, assumono di giorno una posizione (detta di veglia) diversa da quella notturna (di sonno). ...
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dormizione
dormizióne s. f. [dal lat. dormitio -onis]. – 1. ant. Il dormire, riposo nel sonno. 2. Nella Chiesa orientale, il passaggio di Maria Vergine dalla vita terrena a quella celeste, corrispondente [...] all’Assunzione nella Chiesa occidentale, e la sua figurazione nell’arte bizantina, nella quale la Vergine è in genere rappresentata sul letto di morte, circondata dagli apostoli, mentre Cristo reca fra ...
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rate
raté agg. e s. m., fr. [propr., part. pass. del verbo rater «far cilecca» in senso fig.; v. rattare]. – 1. Riferito a persona, fallito nella vita, nella carriera, vinto dalle avversità e dallo scoraggiamento: [...] , tentativi, mancato, fallito, non realizzato. 2. s. m. Il rumore caratteristico di un’arma da fuoco che fa cilecca, o di un motore che perde colpi: il motore [del monoplano] tossiva, ansimava come un uomo nel sonno, aveva dei ratés (C. Augias). ...
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cimmerio
cimmèrio (raro cimmèrico; ant. e raro chimmèrio) agg. e s. m. [dal lat. Cimmerius, Cimmerĭcus], letter. – Appartenente o relativo ai Cimmerî, antica popolazione stanziata nella Crimea, ma anche, [...] di oscuro, caliginoso: Tacita uscia dalle c. grotte La nemica del dì (V. Monti); Poi con l’indice ... Sopra gli occhi scorrendo, indi dilegua Quel che riman de la cimmeria nebbia (Parini, con allusione al sonno che grava ancora gli occhi la mattina). ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] ), rimettere, produrre nuovi germogli o polloni: il susino sta rimettendo, ha rimesso (v. rimessiticcio). d. Ricuperare: r. il sonno perduto, dormendo di più; r. il tempo perduto, le ore perse, lavorando di più o impegnandosi maggiormente. 2. Mettere ...
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Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà.
Fisiologia del sonno
Il s. è una condizione temporanea e periodica di sospensione della coscienza, che ha un momento...
sonno
Lucia Onder
In senso proprio, per l'atto di dormire e il riposo e la quiete che ne derivano: Pg XXX 104 Voi vigilate ne l'etterno die, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia il secol per sue vie; XXXII 72 Però trascorro...